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GreenZine
GreenZine
E-Zine di Ecologia Globale
dell'Altotevere Umbro ed oltre
a cura di Lorenzo L. Colacicchi
10 Novembre 2000 -N° 0
"Mentre ci scagliamo gli uni contro gli altri, il mondo
attorno a noi va avanti, in alcuni casi bene, in altri male.
Superare la chiusura mentale e conoscere ciò che
accade nel resto del pianeta, può essere una via, forse
non l'unica, per ritrovare ragioni di unione, per superare
letali personalismi e competizioni da ultrà fra le
nostre aree interne"
GreenZine è suddiviso in tre parti
1) Introduzione
2) Chiacchiere
3) Creative AudioVideo ( CloneFree )
4) Nozioni tecniche su politiche energetiche da biomasse
GreenZine, iniziative di buona volontà ecologica.
Troverete iniziative di ambientalismo costruttivo e positivo,
di ecologisti, laici, cattolici ecc. iniziative di persone legati fra loro
da un comune sentire, la buona volontà ecologica, quello che penso,
spero, sarà la base del Girasole.
L'estate scorsa abbiamo aperto il dialogo con alcuni tecnici
dell'energia rinnovabile, grazie poi alla sensibilità per queste
tematiche della nostra Presidente Nazionale Grazia Francescato,
e del Ministro Alfonso Pecoraro Scanio, le nostre ricerche hanno
poi portato a risultati concreti, una grande soddisfazione per tutti
gli ecologisti dell'Umbria.
Seguono alcuni estratti di testi per illustrare gli aspetti
caratterizzanti di un percorso, insieme politico e culturale, una
lotta per la tutela del clima terrestre, ma anche per portare a
dialogare mondi fino ad oggi culturalmente distanti tra loro,
ma con obiettivi e sensibilità ecologici convergenti.
Un vecchio amico del mondo verde, scrisse saggiamente
"continuate in ciò che è giusto", parole semplici, profondi e
dolci, ed altrettanto impegnative.
Umilmente, ci proviamo.
Decentralizzare la Produzione Energetica
Per la Sostenibilità nell'Era Digitale
...un recente studio americano effettuato dalla Worldwatch Institute
evidenzia la necessità per lo sviluppo della nuova economia digitalizzata
oltre che per la tutela
dell'atmosfera, di concepire diversamente la distribuzione energetica nel
nuovo millennio,
ovvero favorire la decentralizzazione e la nascita di microcentrali locali.
Questo permetterà
maggiore controllo sulle perdite economiche che scaturiscono dai black-out
temporanei,
caratteristica comune a tutti i sistemi di distribuzione centralizzato
dell'energia elettrica,
problema fatale per un economia digitale. La produzione locale offre
inoltre il vantaggio
di minimizzare le problematiche di trasporto per lunghe distanze di
corrente ad alta
tensione, riducendo così sia i rischi di inquinamento elettromagnetico da
cavi, sia gli
effetti indesiderati di deturpamento del paesaggio a causa di tralicci
invasivi.
In Umbria ci sono diverse sperimentazioni in atto di produzioni locali di
energia
elettrica con fonti rinnovabili, ma dobbiamo passare dalla fase
sperimentale ad una
vera politica energetica regionale fondata sulla decentralizzazione,
favorire le
produzioni di energia locale da fonti rinnovabili solare, eolico, biomasse,
idrico .......
.......... la via delle grandi centrali, sia essi nucleari che a carbone od
altro, oltre alle
ben note problematiche ambientali che comportano, non risponde alle
esigenze dello
sviluppo di una moderna economia digitalizzata; l'Umbria ha la capacità ed
il know-how
per prendere il treno delle nuove opportunità dell'era digitale, non lo
deve perdere.
( tratto da un comunicato congiunto Baldelli/Colacicchi Giugno 2000 )
Un Percorso Bioenergetico
Prima di Tutto Risparmiare
Nel 1998 proponemmo al Comune di Città di Castello attraverso un
nostro esponente nel CdA dell'Agenzia Fiera delle Utopie Concrete
un progetto per il risparmio energetico cittadino. Ciò costo caro, avevamo
infastidito qualcuno, anzi molti, che avevano l'interesse affinché i consumi
fossero alti.
Attraverso un dialogo con un ingegnere locale, peraltro un parente,
un inventore di pompe d'acqua ad energia solare per zone desertiche,
arrivammo a capire che per promuovere un progetto di rinnovabili era
necessario passare prima cosa attraverso una politica di abbattimento
dei consumi, ovvero isolare, aumentare l'efficienza, seguire regole di
razionalizzazione degli usi e consumi degli impianti, modificare i piani
regolatori e chiedere la certificazione energetica degli immobili.
Ci accorgemmo presto che avevamo toccato un tasto vietato, quello
dei consumi energetici, il mercato delle grandi lobby.
Il progetto, che si autofinanziava attraverso la SAVE II ed il risparmio
economico da esso prodotto, non fu accettato; troppi interessi sarebbero
stati disturbati.
Dal risparmio energetico alla produzione
alternativa
Già da anni avevamo iniziato un rapporto in Altotevere di dialogo con un
locale installatore di foto voltaico e termosolare, una coppia di giovani
fratelli appassionati del sole e delle sue opportunità, oltre che animatori
della comunità evangelica locale. Essi oggi hanno una fra le poche
aziende in Italia completamente solarizzate; con l'energia del sole
producono impianti termosolari e sistemi foto voltaici. Un ciclo perfetto,
quasi a livello della industria tedesca Solarfabrik, nota azienda tedesca
che produce pannelli foto voltaici e che alimenta lo stabilimento con
gli stessi suoi KWh foto voltaici.
Da questi rapporti con il mondo del solare, ci siamo poi allargati ai tecnici
degli impianti idroelettrici e a biomasse, ed in particolare dei biocarburanti
prodotti con olio di Colza, di Girasole, e a breve, da olio vegetale riciclato.
Tanti rapporti sono nati sotto i raggi del sole, stimolati dalle sue energie.
Verso Il Girasole Umbro
...... in Umbria la costituente dei Verdi aveva già iniziato ad imbastire
il dialogo
fra ecologisti Umbri, associazioni, comitati, gruppi di Radicali, aree di
laici e
democratici fin dalla partenza della costituente; percorso che ha visto aprirsi
al dialogo importanti categorie dell'economia sostenibile regionale, fra
cui l'agriturismo,
l'agricoltura compatibile e gli operatori dell'energia rinnovabile; dunque
un insieme di
movimenti e categorie della società civile ...........
.........il Girasole, un alleanza forte per promuovere una società
ecologicamente e
socialmente sostenibile che deve portare a far convergere insieme :
associazioni
ambientaliste, animaliste, dei consumatori e dei diritti civili, i
comitati, le categorie
professionali, i piccoli imprenditori, gli agricoltori biologici ed i
produttori di prodotti
tipici, i giovani genitori, lavoratori e dissocupati, movimenti laici e
cattoliche; quelle
realtà significative della società che hanno obiettivi comuni di alta
civiltà, equità
ed ecologia, da ciò vorrei che nascesse il Girasole ..........
( tratto da un comunicato di Simona Baldelli 5 Novembre 2000 )
" I problemi esistono, ma si possono trovare
le soluzioni; una visione ottimistica e positiva
del futuro è il migliore strumento per migliorare
la qualità della vita e del mondo che ci circonda. "
Tratto da un testo di - Fabbrizio De Poli -
Una Parola sul Trasimeno
Giugno 2000
" La mancanza di una gestione intelligente negli anni passati, mirata a
garantire
la conservazione integra di questa risorsa essenziale da parte degli enti
preposti
ha fatto sì che oggi si è costretti a promuovere soluzioni drastiche onde
evitare
che finisca compromesso definitivamente questa riserva di acqua, la sua qualità
e bagnabilità, nonché il prezioso patrimonio ambientale che lo caratterizza.
E' essenziale adottare una politica di programmazione agricola atto a contenere
i consumi e l'inquinamento dell'
<http://www.area7.ch/approf/giornacqua.htm>acqua., disincentivare colture
ad alto consumo
d'acqua quale il Mais e sostituirle con colture più idricamente
sostenibili, promuovere
tecniche agricole che non inquinano e che salvaguardano le caratteristiche
fisiche del
terreno, l'agricoltura biologica. Volere o no, ormai è necessario
compensare l'eccesso
di acqua prelevata negli anni passati, riducendo drasticamente la quantità
di acqua che
verrà prelevata negli anni a venire, almeno finché non si arriva ad una
normalizzazione
dei livelli; alfine di non pesare eccessivamente sull'economia agricola
bisogna assistere
i coltivatori ad individuare colture e tecniche meno bisognose d'acqua che
garantiscono
anche l'economia dei produttori. Vanno inoltre promosse energicamente
tecniche di
irrigazione più efficienti, come l'irrigazione a goccia, così da
ottimizzare il rapporto fra
l'acqua prelevata e le produzioni delle aree limitrofi.
La disattenzione per il Lago è un danno di non poco conto, non solo per
l'agricoltura,
ma per tutte quelle economie legate alla vita del Lago, in primo luogo il
turismo.
Prelevare l'acqua dalla diga di Montedoglio è una soluzione utile per
affrontare
l'emergenza del Lago, e va attuata immediatamente; ma di fatto non risolve il
problema di fondo, che <http://www.unesco.org/science/waterday2000/>l'acqua
va usata con più cura. Continuando così finiremo per
prosciugare presto Montedoglio, e poi ....., andiamo a prendere l'acqua dal
Garda?
Continuiamo a spendere importi incredibili per compensare una gestione poco
oculata?
Cominciamo a prevenire queste situazioni, quando i Verdi parlano di futuro
sostenibile,
il matrimonio fra ecologia ed economia, è proprio questo quello che si deve
intendere,
evitare situazioni del genere che compromettono l'ambiente, e per conseguenza,
anche l'economia di vaste aree."
Tratto da un intervento di
Simona Baldelli-presidente del comitato costituente dei Verdi dell'Umbria
Cosa Succede in Altotevere Umbro ?
Superstrada E/78 Due Mari
Partecipazione a comitato e dibattito con istituzioni e tecnici per
individuare la soluzione a minor impatto ambientale e salvaguardare la
qualità di vita dell'Altotevere Umbro.
Su iniziativa della Baldelli è stato promosso la creazione di un comitato
interregionale per la salvaguardia della Valle del Cerfone dal passaggio
della E/78, in collaborazione con WWF Altotevere Umbro e il comitato
di Monterchi contro la E/78.
Il 21 Novembre incontro interregionale a Sansepolcro ( AR ) fra istituzioni e
forze politiche per discutere cercare di individuare un ipotesi di tracciato
accettabile a tutte le parti
E' solo l'ultima delle battaglie stradali della Baldelli, già uscita vittoriosa
quando impose nel '94, forte di un comitato dietro di 2500 persone la
revisione di un progetto faraonico di una strada con svincoli tipo autostradali
dentro Città di Castello. La nostra Presidente della Costituente Regionale,
( Baldelli ) madre di tre figli, dall'aria, apparentemente, timida e mite,
è forse fra
le persone più temute dai Sindaci e dei dirigenti della Comunità Montana
dell'Altotevere, avendo portato diversi davanti alla sbarra e bloccato più
di un
opera, imponendo così politiche locali molto più attenti in materia ambientale.
Coordinamento comprensoriale Eletrosmog
Altotevere Umbro
Con Italia Nostra di Città di Castello e con il comitato di San Giustino,
comune limitrofo, è stato promosso un coordinamento comprensoriale elettrosmog,
composto da Italia Nostra, WWF e Legambiente, Comitato cittadini di San
Giustino
e comitato Città di Castello. L'iniziativa che è nata grazie all'impegno ed
alla
dedizione di Italia Nostra Altotevere Umbro.
Dal Tabacco al Bio
L'Altotevere, area a coltivazione intensa di tabacco ( le prime coltivazioni di
tabacco in Italia vengono dalle nostre zone ) e con il primato mondiale di
mortalità per tumori allo stomaco sta vivendo un importante rivoluzione
eco-agricola; curiosità vuole che sono proprio i tabacchicoltori a dimostrarsi
fra i più aperti in zona alle prospettive anche del bio alimentare, un
passaggio,
curioso, dal tabacco a coltivazione chimica, a tabacco bio, all'alimentare
bio. Speriamo che tutto proceda bene, per la nostra area, vuol dire molto,
siamo prevalentemente zona agricola.
Amministrative di Città di Castello
Tutto da vedere ancora. L'Ultima volta, su iniziativa della Baldelli , e
dopo con
l'adesione anche di Rifondazione, Popolari, Democratici e Cristiano Sociali,
i Verdi indicarono ed appoggiarono come candidato il segretario di Veltroni
( Verini )
contro il candidato Sindaco DS Orsini ( in carica ), creando un certo
scompiglio, era
l'unico caso nazionale di una contraposione elettorale frontale tra
candidati DS.
Allora si presentarono con una lista Verdi-Cristiano Sociali; a questa
tornata di
primavera, tutto da vedere, l'idea sarebbe quella di presentare una lista
Girasole,
come e con chi, vedremo.
Creative AudioVideo
CloneFree
I link che seguono richiedono <http://www.realvideo.com>RealVideo, potete
scaricare la versione
basic gratuitamente
Kosovo <http://www.freespeech.org/ramfiles/natotargets.ram>Video
Le Immagini ed i Filmati dell'inchiesta di Ramsey Clark,
ex Procuratore Generale degli Stati Uniti su i
bombardamenti in Kosovo, le prime immagini risalgono
a 5 giorni dall'inizio dei bombardamenti.
La Nato ha sistematicamente distrutto e mirato su civili
e le infrastrutture della Jogoslavia?
Inchiesta della International Action Center
Video di Gloria LaRiva.
Seattle WTO
Overview <http://www.freespeech.org/ramfiles/vagromoverview.ram>Video
Meltdown <http://www.freespeech.org/ramfiles/meltdown.ram>Video
Washington 16 Aprile
Resoconto dal fronte
Break The Bank<http://www.freespeech.org/ramfiles/breakthebank1.ram>Video
Lobby Day <http://www.freespeech.org/ramfiles/lobbyday3.ram>Video
MusicAzione
MUMIA RAP <http://www.freespeech.org/ramfiles/mumiarap.ram>Video
Area Tecnica
BioEnergetica
Proposte per DPEF in materia di Energia da
Fonti Rinnovabili di Origine Agricolo
Altotevere Umbro 31 Luglio 2000
Le nostre proposte operative, elaborate da un gruppo di tecnici ed
ingegneri dell' Altotevere Umbro, esperti nelle problematiche della
produzione di energia da fonti rinnovabili.
Per una politica energetica, ecologica, impostata su
<http://www.mybestlife.com/ambiente/Energia/Energia_e_biomassa.htm>uno
degli accumulatori più efficienti di energia solare
PROGRAMMA PER LO SVILUPPO DEI
BIOCARBURANTI
E BIOCOMBUSTIBILI SOLIDI
DERIVANTI DA MATERIE PRIME
AGRICOLE : FILIERA
BIODIESEL / FILIERA BIOMASSE
IL lavoro parte dalle seguenti considerazioni :
DATI:
Le necessità di sviluppare e diffondere le fonti rinnovabili nel contesto
energetico nazionale;
Le necessità di ridurre l'inquinamento ambientale ed in particolare di
avviare un processo di contenimento nell'atmosfera delle emissioni gassose
imputabili alla combustione di oli minerali in linea con gli obbiettivi
stabiliti
dal protocollo di Kyoto accordo sulle politiche energetiche e sulle emissioni
inquinanti, sottoscritto nel 1998;
La Delibera CIPE, del 19/11/98 "Linee guida prevedono la riduzione
del 6,5 % delle emissioni di gas serra entro il 2002(deliberazione n.137/98)
La necessità di generare e consolidare una domanda solvibile di prodotti
d'origine vegetale, sostitutivi di quelli tradizionali di origine minerale,
anche
per ridurre la vulnerabilità del nostro Paese nell'approvvigionamento delle
risorse energetiche;
La necessità di creare nuovi posti di lavoro e di aumentare la competitività e
la crescita dell'industria nazionale;
La necessità di attivare la ricerca e divulgare i risultati allo scopo di
ottenere
prodotti di origine vegetali sostitutivi di quelli di origine minerale nelle
applicazioni industriali;
La necessità di recuperare reddito agricolo nelle aree marginali, anche in
rapporto al problema della desertificazione in atto;
L'inquinamento in atto dovuto all'immissione di CO2-CH4 dalla immissione di
rifiuti organici nell'ambiente, e i relativi costi alternativi di
trattamento delle
acque e dei solidi;
PROBLEMI DA RISOLVERE
Settore Biodiesel: I vantaggi ambientali e alla salute sono ormai noti.
Meno noti sono i
vantaggi occupazionali della filiera che però può essere attivata solo
se vengono create condizioni favorevoli alla commercializzazione del
biodiesel.
A tal fine occorre promuovere azioni per raggiungere i seguenti obiettivi:
Sviluppo di una filiera per la raccolta degli oli vegetali usati di
frittura e conservazione dei cibi, progetto Olieco. [Ministero
Ambiente]. I vantaggi ambientali della filiera sono la sottrazione di un
inquinante stimate stimato in oltre 500.000 t/anno, per la cui
depurazione sono necessari 3 kwh/kg, pari a 1.500.000 kwh/anno. Il
recupero di tali oli e la conseguente produzione di biodisel consente un
risparmio di una pari quantità di gasolio fossile.
Attuazione operativa di un consorzio obbligatorio di raccolta degli oli
vegetali usati [Ministero Ambiente]. E' necessario che venga attivato
tale consorzio per dare una sicurezza di approvvigionamento agli
impianti.
Graduale attuazione della obbligatorietà dell'uso del biodiesel secondo
quanto già previsto dai precedenti decreti e delibera CIPE [Ministeri
Ambiente e Finanze]. Per ottenere un beneficio ambientale reale è
necessario impiegare il biodisel per autotrazione e riscaldamento nei
centri urbani, in quanto la "banalization" al 5% nel gasolio attuata in
Francia, non ottiene un beneficio ambientale e soprattutto sanitaria nei
centri urbani e nelle aree a forte carico antropico.
Estensione graduale del quantitativo contingentato in esenzione di
accise e graduale abolizione del contingente. Al fine di rendere stabile
e in crescita l'effetto ambientale ricercato va data certezza
all'incentivazione della filiera biodisel. Questo richiede interventi
mirati:
Messa a regime di un sistema di defiscalizzazione del biodisel per
riscaldamento ed autotrazione (N.B. i vantaggi fiscali della filiera,
oltre a quelli ambienjtali, giustificano ampiamente tale misura)
programmazione ed incentivazione della produzione agricola di colture
oleaginose
diffusione della informazione e della cultura ambientale
determinazione delle procedure indispensabili per la filiera degli oli
vegetali usati
Disposizioni e delibere operative per l'uso dei proventi della carbon
tax a favore di incentivazioni per la promozione del biodiesel.
Possibilità di miscelazione con il gasolio non solo presso i depositi
fiscali ma anche i depositi commerciali. [ Ministero Finanze ]
Omologazione di motori già in commercio a biodiesel ed azioni per
ottenere procedure semplificate (estensione di omologazione a biodiesel
ai motori già omologati a gasolio [ Ministero Trasporti]
SETTORE BIOMASSE
Che, per raggiungere tale obiettivo , oltre che la razionalizzazione e la
diminuzione dei consumi mediante l'aumento della efficienza
energetica in tutti i settori, è assolutamente necessario e prioritario
ricorrere il più possibile alle fonti energetiche rinnovabili.
La energia da biomassa ha una grande potenzialità da sfruttare, nel
territorio nazionale, dal quale può essere ottenuta una produzione
residuale utilizzabile.
Che tale quantità potrebbe subire un incremento notevole se si
destinassero a culture a breve rotazione le aree incolte.
Che sono necessari interventi urgenti per non perdere opportunità di
sviluppo del settore ed iniziare la diminuzione delle emissioni.
IMPIANTI DI ATTIVAZIONE DELLA FILIERA BIOMASSE LEGNOSE
Incentivazione alla attivazione della filiera biomasse legnose mediante la
realizzazione di impianti di produzione di cippati, pellettizzati,
estrusi da biomasse agro forestali e di recupero dalla industria, dalla
edilizia e dagli imballaggi.
Le proposte dovranno comprendere la organizzazione della fase di raccolta,
la realizzazione di impianti di stoccaggio, lavorazione,
eventuale confezionamento e commercializzazione delle biomasse,
utilizzando le tecnologie più idonee ed a minor consumo energetico.
IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI CALORE DA BIOMASSA
Incentivazione alla la realizzazione di nuove centrali termiche, ad alto
rendimento, automatizzate nella alimentazione e nel funzionamento,
alimentate con biomasse legnose tal quali, cippate o pellettizzate per
la produzione di calore, anche in sostituzione di centrali esistenti
alimentate da fonti fossili.
Il sostegno dello stato è necessario per incentivare tali attività, dato
che la sostituzione di caldaie esistenti alimentate da fonti fossili,
gasolio, gas o metano, o la nuova realizzazione di impianti termici con
caldaie alimentate a biomasse, è più costosa e necessita di sistemi di
stoccaggio più complessi di quelli dei combustibili fossili.
Il contributo pubblico alle iniziative potrà essere del 50 %
dell'importo di spesa ammesso, comprendente opere civili, acquisto e
messa in opera delle caldaie, realizzazione dei sistemi di stoccaggio ed
alimentazione automatica delle biomasse, realizzazione degli impianti
elettrici e di automazione.
REALIZZAZIONE DI RETI DI TELE RISCALDAMENTO
Incentivazione alla realizzazione di reti di tele riscaldamento al servizio
di più utenze industriali e/o civili. Le reti di tele
riscaldamento rendono ancora più positiva la produzione di calore da
biomasse e di più facile ed economica gestione. Il contributo pubblico
alle iniziative potrà essere del 50 % dell'importo di spesa ammesso,
comprendente opere civili, acquisto e messa in opera delle tubazioni
coibentate, la realizzazione dei sistemi ed impianti di erogazione e
contabilizzazione del calore alle utenze.
RACCOLTA ED UTILIZZAZIONE DEGLI OLI VEGETALI USATI
Al fine di recuperare un cospicuo quantitativo di biomassa, rappresentata
dagli oli usati di frittura e conservazione dei cibi
(stimata sul territorio nazionale pari a 5 – 600.000 ton/anno), di
ridurre contemporaneamente l'inquinamento ambientale causato dalla
dispersione nell'ambiente degli oli vegetali e lo spreco di energia
determinato dalla fase di depurazione delle acque inquinate dagli oli
stessi, si prevede la incentivazione del recupero degli oli vegetali
usati mediante il supporto economico alla creazione di strutture a
livello regionale per la loro raccolta, rigenerazione e riutilizzo per
la produzione di biocarburanti, biocombustibili ed oli di
lubrificazione bio degradabili. Realizzazione di impianti e strutture
stoccaggio, l'acquisto di mezzi ed apparecchiature di raccolta e
trasporto degli oli usati
Ogni kg. Di olio recuperato comporta un risparmio energetico nella
depurazione di circa 2,5 kWh, il conseguente risparmio energetico e di
CO2 dovrà essere calcolato tenendo anche conto della energia elettrica
risparmiata.
Ogni kg di olio rigenerato consente la produzione di 0,85 kg di bio
combustibile, con un conseguente risparmio di immissione in atmosfera
di CO2 di circa 3 kg
IMPIANTI PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI INQUINANTI
NEI PROCESSI INDUSTRIALI
Finanziamento per la Incentivazione alla realizzazione di impianti che
riducano tutti i tipi di emissioni in aria sia di gas serra che di
inquinanti, come, ad esempio, i policiclici aromatici, gli ossidi di
zolfo ecc.
Il peso che ciascun settore ha nella diminuzione delle emissioni è
valutabile in funzione dei seguenti parametri:
Per ogni tonnellata di CO2 non emessa in atmosfera rispetto alla
situazione senza la realizzazione proposta (Si tenga come parametro che
ogni TEP equivalente risparmiata evita la immissione in atmosfera di CO2
di 3,125 ton)
Per ogni tonnellata di SOx non emessa in atmosfera rispetto alla
situazione senza la realizzazione proposta
Per ogni tonnellata di Nox non emessa in atmosfera rispetto alla
situazione senza la realizzazione proposta
Per ogni tonnellata di policiclici aromatici non emessa in atmosfera
rispetto alla situazione senza la realizzazione proposta
Soggetti interessati: Ministero Ambiente; Ministero Industria ; Ministero
Finanze; Ministero Politiche Agricole; Ministero dei
Trasporti; ENEA
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GreenZine
E' una news letter autogestita, da me, svincolata e non
controllata da nessuno, non appartiene ad aree o a fazioni,
è garantito assente da elementi geneticamente modificati
e/o clonazioni culturali..
Illustra elementi di un percorso di impegno in ecologia di
una coppia di Verdi, con un percorso di anni di umile
collaborazione con la Federazione Nazionale e con tante
realtà locali.
Se qualcuno lo ha ricevuto erroneamente, e non desidera
più riceverlo è sufficiente rispondere con un email a
ecotrader@caltanet.it indicando "unsubscribe" nell'oggetto.
Grazie, saluti Verdi,
Lorenzo L Colacicchi
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