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Legambiente: Abusivismo in Sicilia I



02 Novembre 2000

ABUSIVISMO EDILIZIO:LEGAMBIENTE DENUNCIA LA GIUNTA SICILIANA 

    "Istigazione a delinquere per aver suggerito e incoraggiato
l'illegalità e la costruzione di nuovi edifici abusivi". E' per questo
reato che Legambiente denuncerà tutta la Giunta regionale siciliana
colpevole di aver approvato la sanatoria che intende salvare 170mila
costruzioni fuorilegge in gran parte realizzate lungo il litorale
dell'isola. "L'approvazione di scellerati provvedimenti di sanatoria ha
come immediata conseguenza l'aumento delle costruzioni abusive - spiega
Ermete Realacci, presidente nazionale di Legambiente - basta guardare cosa
è successo nel 1984/5 quando si discusse il condono Craxi-Nicolazzi o nel
1994 in seguito all'analogo provvedimento firmato da Berlusconi e Radice:
in particolare nell'isola sono state subito costruite non meno di 50mila
case illegali per un valore immobiliare di 7mila miliardi di lire. A nostro
giudizio ci sono dunque tutti gli elementi per una denuncia per istigazione
a delinquere, poiché l'effetto annuncio di questo nuovo condono stimola la
mafia del mattone a costruire quanto più possibile: valuteremo l'incremento
dell'abusivismo edilizio nella Regione e chiederemo conto dei danni". I
dati a livello nazionale confermano l'allarme di Legambiente: tra il 1982 e
il 2000, i due anni horribilis sono stati proprio quelli in cui il Governo
ha discusso e poi approvato i condoni Craxi-Nicolazzi e Berlusconi-Radice.
Nel periodo in cui si discusse il primo condono (approvato nel 1985, ma
delineato nel corso dell'anno precedente) gli abusi hanno toccato la cifra
record di 125mila; e lo stesso si è verificato nel 1994, con un volume di
costruzioni fuorilegge di 83mila, ben 25mila in più rispetto al 1993.
Legambiente ha inoltre annunciato, in vista della discussione in Assemblea
Regionale Siciliana del provvedimento, che monitorerà il comportamento di
ogni singola forza politica e di ogni singolo parlamentare per smascherare
il fronte trasversale dell'illegalità in campo urbanistico. "Ogni singolo
deputato siciliano - tuona Realacci - verrà chiamato a rispondere di un
provvedimento incostituzionale, di una norma che appare come un vero e
proprio regalo all'illegalità e alla speculazione mafiosa in campo
edilizio". Legambiente annuncia inoltre due nuovi importanti fatti che si
sono verificati in Sicilia sempre a proposito di abusivismo edilizio. Il
primo: il commissario di Stato siciliano non ha impugnato l'articolo 18
della legge sulla Valle dei Templi che blocca per due anni le procedure
sanzionatorie amministrative nei confronti degli abusivi. "Perché - chiede
polemicamente Realacci - il commissario non ha ritenuto applicabile la
sentenza della corte costituzionale che stabilisce con precisione che le
Regioni non possono legiferare modificando norme che prevedono sanzioni
penali e amministrative introdotte da leggi dello Stato? E la stessa
domanda la giriamo a tutti i ministri che in questi giorni hanno tuonato
contro l'incostituzionalità del provvedimento: come il Governo nazionale
intende far rispettare le sue leggi nelle Regioni a statuto speciale?".
Legambiente impugnerà comunque davanti al Tar il blocco biennale delle
demolizioni, chiedendo che sia il Tribunale amministrativo di sottoporre la
legge regionale per la Valle dei Templi alla valutazione della Consulta. E
proprio mentre il Commissario di Stato assume un colpevole atteggiamento
pilatesco, nella vicenda condono un altro organo della Repubblica, il Pm
Lucia Brescia, ha aggravato stamane i capi di imputazione a carico del
sindaco Sodano e di altri amministratori agrigentini accogliendo l'istanza
di Legambiente: dovranno rispondere, è stato deciso nell'udienza odierna
del processo, non solo della mancata repressione delle 600 costruzioni
abusive nella Valle dei Templi, ma anche delle migliaia di case fuorilegge
realizzate nel territorio comunale tra il 1994 e il 2000. Il caso Sicilia
sarà lunedì al centro di una manifestazione organizzata da Legambiente e
Libera. Le due associazioni hanno chiamato a Villa Niscemi a Palermo (a
partire dalle 17) parlamentari ed esperti: insieme a Ermete Realacci e a
Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, discuteranno di "legalità,
abusivismo e lotta alla mafia", Giuseppe Lumia, presidente della
commissione parlamentare antimafia, Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, i
deputati regionali Forgione, Piro e Zanna, Michele Figurelli, coordinatore
del comitato riciclaggio, usura e antiracket della commissione parlamentare
antimafia. I NUMERI: in Sicilia circa 1 casa su 2 è abusiva ed in 2 anni,
nel 1998 e nel 1999, sono state costruite 11.600 case illegali, il 35% del
totale delle edificazioni. Sono poi 22 i clan mafiosi che hanno scelto il
ciclo del cemento come terreno privilegiato dei loro affari. L'approvazione
da parte dell'Ars del provvedimento di condono sanerebbe 170mila edificio
fuorilegge. "Questo tentativo di "sacco della Sicilia" - ha concluso
Realacci - è indecente. Rischia di inaugurare una nuova stagione di
abusivismo. Ci batteremo con ogni mezzo a nostra disposizione per bloccare
questo provvedimento". In Italia nel triennio 1996-1998 si sono realizzate
678.000 abitazioni, di queste più di 100.000, il 14,9% sono stimate non
legali. Più di 33.000 abitazioni all'anno, su una produzione complessiva
media annua di 226.000 nel periodo 1996-1998 si possono quindi stimare come
abusive La classifica regionale evidenzia un comportamento profondamente
differenziato: il 54,5% della produzione abusiva è concentrato in tre
regioni del mezzogiorno, Campania, Sicilia e Puglia; se a queste
aggiungiamo Calabria e Sardegna, si tocca il 68% della produzione abusiva
nazionale.