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Legamibente: disastro Ievoli sun II



02 Novembre 2000 

    DISASTRO IEVOLI SUN: APPELLO DI LEGAMBIENTE AD AMATO 

    La Ievoli Sun non era una carretta del mare, il suo equipaggio non era
formato da incompetenti, eppure l'unico fatto certo, in questa vicenda
caratterizzata da polemiche e incertezze, resta uno soltanto: 4000
tonnellate di prodotti altamente tossici giacciono in fondo all'oceano e si
rischia il disastro ambientale. "Un fatto drammatico che dimostra
chiaramente come sia necessario e urgentissimo regolamentare con normative
più severe tutto il sistema dei trasporti marittimi", ha commentato
Sebastiano Venneri responsabile mare di Legambiente. "Per questo la nostra
associazione lancia un appello al presidente del Consiglio Amato e ai
ministri Bersani e Bordon, affinché al prossimo vertice europeo che si
terrà a Nizza dall'8 al 10 dicembre, cui saranno presenti tutti i capo di
Governo dei paesi membri, si inserisca all'ordine del giorno con la massima
urgenza la discussione e la conseguente approvazione della normativa
comunitaria sulla sicurezza del trasporto marittimo di petrolio e altre
sostanze pericolose." La normativa europea si dovrà articolare sui seguenti
punti: consentire la navigazione solo alle navi cisterna dotate di doppio
scafo e mandare al disarmo le navi fuori norma a partire dal 2005 ed entro
il 2015; attuare una seria politica di qualificazione degli equipaggi e
intensificare i controlli delle navi cisterna circolanti; vietare il
lavaggio delle cisterne in mare aperto; stabilire regole comuni più rigide
per tutti i paesi dell'Unione; applicare rigorosamente il principio di "chi
inquina paga" affinché gli armatori e le compagnie petrolifere si facciano
carico completamente dei danni ambientali all'ecosistema. "Porteremo al
vertice di Nizza anche le 50mila cartoline "No al catrame sulle spiagge"",
prosegue Venneri. "La campagna di Legambiente lanciata questa estate con la
quale chiediamo, attraverso l'invio di cartoline, al commissario europeo
dei trasporti Loyola de Palacio leggi più severe per chi trasporta per mare
sostanze pericolose. Ci auguriamo che la riunione dei capi di stato che si
terrà l'8 dicembre sia risolutiva per far sì che l'Unione Europea si attivi
al più presto per adottare delle normative che negli Stati Uniti sono in
vigore da più di dieci anni"