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Legambiente: Disastro Ievoli sun I



31 Ottobre 2000

DISASTRO IEVOLI SUN:CRIMINALE METTERSI IN MARE CON UN TEMPO COSI' 

    "E' criminale decidere di mettersi in mare con delle previsioni
meteorologiche così disastrose quando si trasporta un carico di tale
pericolosità. Secondo i meteorologi, una tempesta così violenta non si
registrava nella Manica da più di dieci anni, eppure queste previsioni non
sono bastate a fermare il capitano della Ievoli Sun, il quale,
evidentemente per rispettare tempi di consegna e contratti capestro, ha
fatto salpare lo stesso la sua nave." Questo il secco commento di
Sebastiano Venneri, responsabile mare di Legambiente alla notizia del
naufragio del mercantile italiano. "Quanto accaduto alla Ievoli Sun",
prosegue Venneri, "è la dimostrazione lampante che è tutto il sistema dei
trasporti marittimi che va rimesso in discussione e regolamentato da
normative più severe. E' bene evidenziare che per la nave italiana non si
può parlare di carretta del mare: si tratta di una nave di appena undici
anni, revisionata meno di un anno fa, tecnologicamente molto avanzata, con
doppio scafo e cisterne di acciaio inox, condotta da un equipaggio
prevalentemente italiano. Eppure tutto ciò non è servito a scongiurare il
naufragio e il rischio di un disastro ambientale. Evidentemente un
approccio esclusivamente tecnologico ai problemi di trasporto delle
sostanze pericolose non è sufficiente a evitare i rischi: c'è un problema
altrettanto serio che riguarda tempi di consegna e rotte da seguire.
Risparmiare due o tre giorni di navigazione significa, per un armatore,
risparmiare anche centinaia di milioni, ed è per questo probabilmente che
si sceglie di affrontare la traversata della Manica con mare forza 9. Il
trasporto per mare di sostanze tossiche è estremamente complesso è come
tale va affrontato, ribadiamo perciò con forza la necessità di dotare
l'Unione Europea di normative più severe che prevedano oltre a controlli
maggiori, anche una seria politica di qualificazione degli equipaggi e
l'applicazione rigorosa del principio di "chi inquina paga" e, in questo
caso, paghi molto, per far sì che armatori e compagnie petrolifere si
facciano carico completamente dei danni ambientali all'ecosistema". Quanto
al carico trasportato dalla Ievoli Sun va fatto notare che lo stirene,
presente con oltre 4000 tonnellate nelle stive del mercantile, è tra le
sostanze più tossiche fra quelle utilizzate nell'industria della plastica
ed è già tristemente noto per essere al centro di polemiche e battaglie
ambientaliste. Viene, infatti, utilizzato per la produzione di contenitori
e pellicole alimentari pur essendo riconosciuto come sostanza dannosa per
la salute, secondo lo IARC potenzialmente cancerogena e capace di entrare
nel metabolismo umano, superando la barriera protettiva ematico-cerebrale,
inducendo reazioni chimiche al cervello.