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Legambiente: Punta Perotti



27 Ottobre 2000 

PUNTA PEROTTI. RICORSO CONTRO L'ASSOLUZIONE 

    "Ci costituiremo come Parte Civile anche in Cassazione. Per ribaltare
la sciagurata decisione di giugno della Corte d'Appello di Bari, di
assolvere - in quanto "regolare" - l'enorme ecomostro di Punta Perotti,
metteremo in campo tutte le nostre forze, affinché lo scempio della
Saracinesca sia abbattuto senza compromessi. Si tratta di restituire
dignità paesaggistica e legale ad una città già colpita da molti e gravi
problemi." Questo il commento di Legambiente alla notizia della deposizione
del ricorso della Procura Generale presso la Corte d'Apello contro la
sentenza di assoluzione decisa a giugno. "Si tratta di un provvedimento
sciagurato - ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Ermete
Realacci - una sorta di condono edilizio deciso dalla Corte d'Appello a
beneficio di uno degli ecomostri più grandi d'Italia. Il processo d'altra
parte, è stato caratterizzato da una doppia anomalia: da una violazione
della legge Galasso nonché di altri vincoli urbanistici, ambientali e
paesaggistici". La vicenda di Punta Perotti fa della Puglia la "pecora
nera" nel settore del cemento fuorilegge: mentre in tutta Italia infatti si
demolisce il cemento illegale - dal Fuenti a Pizzo Sella, dalle villette
dell'oasi catanese del Simeto al litorale ebolitano - questa regione è in
controtendenza e si segnala in negativo per una vera e propria deregulation
urbanistica. "Noi siamo in campo con tutte le nostre forze perché casi come
questo non vengano trattati come fenomeni locali ed episodici di malcostume
gestionale o di malaedilizia - ha concluso Realacci - L'abusivismo è una
piaga che ha devastato estesamente il nostro territorio, e di questa piaga
alcuni scempi, alcuni casi macroscopici devono essere considerati
emblematici e come tali combattuti. Punta Perotti, la "saracinesca" di Bari
è un orrore che come il Fuenti, come la "collina del disonore" di Palermo,
come le case abusive della Valle dei templi, grida vendetta. Il nostro
impegno è affinché lo scempio di Punta Perotti sia abbattuto senza
compromessi, e per questo lanciamo un concorso, dedicato al settore
dell'architettura e dell'urbanistica, per rilanciare le coste d'Italia a
partire proprio dal lungomare di Bari. Per riqualificare e valorizzare una
delle zone più pregiate, ma oggi gravemente offese, del Belpaese".