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Re: SUll'inceneritore per Genova



>Come pensate di risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti, in una
>citta come Genova,senza un'inceneritore,ora che la discarica di Scarpino è
>pressoché alla fine?

Anche se non è chiaro chi siano i soggetti a cui si rivolge il dipendente
AMIU, provo a esprimere la mia opinione.
In ogni caso volevo chiarire la questione di Scarpino, su cui chi voleva il
mega inceneritore sotto la Lanterna ha fatto molta disinformazione.
Un quarto delle tonnellate che si bruciano diventano ceneri, che devono
essere inertizzate, diventano rifiuti speciali e lo studio del mega
inceneritore prevedeva che si mettesse proprio a Scarpino. (un quarto di
1200 tonnellate fanno 300 tonnellate al giorno portate a Scarpino). - ho i
documenti a casaa e se interessa posso fotocopiarli e inviarli.
Pertanto Scarpino non avrebbe per niente chiuso, anzi sarebbe diventata una
discarica per rifiuti speciali.


>Vi rendete conto di quanto costerà,in termini di
>trasporto,e chissà dove si porteranno le tonnellate di spazzatura a
>smaltire.Chi sopporterà l'elevatissimo aumento di costo e non solo in
>denaro,ma anche in termini di inquinamento,perchè si parla,di dover fare >
50 Km in più,per portare i camion in un'altra discarica.
>Probabilmente L'AMIU sarà costretta a licenziare molti operai,e dare in
>appalto lo smaltimento dei rifiuti a qualche altra Ditta.


Le preoccupazioni sono legittime se la dirigenza AMIU lavora a questo
progetto (sarebbe interessante esserne sicuri ed avere i dati), però tutta
l'area ambientalista ha proposto un'altra cosa:

Come in tutta Europa arrivare a una Raccolta differenziata mirata al
recupero che arriva al 50 % (questo è possibile se si trova o si vuol
trovare un'area per la produzione seria di compost, raccolta nelle mense
etc.) il compost prodotto può essere usato per la rinaturalizzazione delle
nostre cave o venduto ai paesi del Sud Italia che ne hanno molto bisogno.
Ci sono i consorzi che garantiscono il ricavo dai rifiuti differenziati e
una raccolta differenziata seria ha bisogno di molta occupazione (certo il
pericolo è che si appalti tutto a ditte esterne a 600.000 lire al mese, ha
mica qualche dato in questo senso?).
il 50 % di 1200 fa 600 tonnellate.
Inoltre c'è da riciclare i rifiuti inerti (che per il decreto Ronchi non
sono rifiuti urbani) e, soprattutto, usarli per la rinaturalizzazione delle
nostre cave.
Poi c'è da separare  da quello che rimane la parte umida (che non avrebbe
senso fare bollire comunque, e abbassa il potere calorifico del prodotto).
Da stime attendibili, la frazione secca rimane 250.000/300.000 tonnellate.

A questo punto nelle aree ambientaliste ci sono due opinioni.

Una sostiene la possibilità di bruciare la frazione secca, magari
trasformata in Combustibile da Rifiuto, per ottenere calore e energia
elettrica. E' necessario comunque uno screening delle aree (una volta che
la Lanterna è definitivamente svanita, era comunque un posto difficile
visto il cono di atterraggio dell'aeroporto che limitava l'altezza del
camino e quindi le dispersioni in ambiente densamente abitato) e sottoporre
a seria Valutazione di Impatto Ambientale il progetto.

L'altra (è la posizione ufficiale nazionale di Rifondazione Comunista) è
contraria tout court agli inceneritori (instabilità del materiale e
possibile disincentivo alla raccolta differenziata) e propone di mettere il
residuo in discarica.
Comunque RIMARREBBERO 300.000 tonnellate tante quante il progetto di
inceneritore sotto la Lanterna prevedeva di stoccare a Scarpino, ma non
sono rifiuti speciali, ma solo urbani.
Questo senza considerare che dovremmo fare politiche di riduzione dei
rifiuti a monte (imballaggi etc.)

Termino segnalando che tutti gli studi scientifici danno un'occupazione
crescente da inceneritore, a discarica, a recupero da raccolta differenziata.
E' intuitivo perchè l'inceneritore è ad alta tecnologia, mentre la racoclta
differenziata fatta seria ha bisogno di porta a porta e di tanta gente che
lavora.

Terminerei chiededno al lavoratore AMIU se ha notizia di camion di raccolta
differenziata portati a Scarpino. E' una voce che gira e spero sia una
leggenda metropolitana, ma nei primi tre mesi dell'anno la raccolta
differenziata a Genova è aumentata, come però è aumantata la quantità di
rifiuti portati a Scarpino!?!
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Antonio Bruno
vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova
Altro Polo - Sinistra Verde
0339 3442011
bruno@aleph.it