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biotech:test genetici per le polizze assicurative



dal sole 24 ore di domenica 15 ottobre 2000


                               BIOTECNOLOGIE

                               Sì del Governo di Londra
                               ai test genetici per le polizze
                               Via libera della Sanità inglese alle società di
                               assicurazione: potranno controllare il
genoma dei
                               clienti che hanno effettuato l'esame prima
della
                               stipula di contratti-vita

La notizia non mancherà di sollevare il dibattito sulle implicazioni etiche
e                    sociali dello sviluppo delle biotecnologie: il
ministero della Sanità della                    Gran Bretagna ha dato per
la prima volta al mondo il via libera all'uso di un test genetico da parte
delle ompagnie di assicurazione. Secondo quanto deciso dalla
    Commissione per la genetica e le assicurazioni del dicastero di
           Londra, le società del settore potranno usare il risultato dei
                 controlli genetici sul morbo di Huntington nel valutare le
                   implicazioni per le polizze vita . La decisione non
implica che il test                    sarà richiesto prima di ottenere una
polizza, ma la compagnia potrà                    chiedere il risultato
laddove il test è già stato effettuato.                    
La richiesta di utilizzare il test era stata avanzata dall'associazione
degli                    assicuratori britannici. Nei prossimi mesi il
ministero valuterà anche altre                    richieste sull'uso di
test genetici già avanzate dagli assicuratori.                    Le
richieste dell'Associazione delle assicurazioni inglesi
L'Associazione delle imprese di assicurazione britanniche (Abi)
       aveva presentato il 5 luglio scorso la richiesta di nulla osta
all'utilizzo dei                    dati derivanti da test genetici sulla
malattia di Huntington dal Comitato su                    genetica e
assicurazioni (Gaic). Gli assicuratori avevano chiesto al
 Comitato di confermare se due diversi tipi di analisi geniche fossero
              scientificamente accurate per individuare persone portatrici
del gene                    affetto dalla sindrome e se il Comitato fosse
d'accordo nell'associare la                    presenza del gene malato ad
alti tassi di mortalità adulta che riducessero
significativamente l'aspettativa di vita. Il Comitato ha confermato
entrambe                    gli assunti, ma ha chiesto (e ottenuto) che
l'Associazione delle                    assicurazioni inglesi non possa
avere accesso a informazioni che non                    siano già a
disposizione del cliente.
Da parte sua, l'Abi ha annunciato con un comunicato che utilizzerà
          "responsabilmente" i test genici.
Cos'è la sindrome di Huntington
La sindome di Huntington è un disordine neurologico che si presenta
           usualmente in età adulta. I sintomi precoci più diffusi sono
cambiamenti                    dell'umore e della personalità e contrazioni
muscolari involontarie. La                    sindrome è cronica, con
peggioramento delle facoltà cognitive e dell'abilità
muscolare e motoria, che porta frequentemente alla morte nel giro
         di 15-20 anni dalla comparsa dei primi sintomi. Attualmente non
                esistono terapie. La sindorme di Huntington è causata da un
numero                    abnorme di replicazioni di una sequenza di basi
sul gene HD.                    
Le implicazioni etiche e sociali                    
Secondo numerosi commentatori, l'utilizzo di test genici per predeterminare
                   il rischio che gli individui sviluppino sindromi o
malattie derivanti da                    predisposizioni genetiche è uno
strumento fondamentale per le politiche                    sanitarie e la
diagnosi precoce delle malattie, ma presenta anche
fondamentali implicazioni etiche riguardanti l'individuo e il rischio di
                discriminazioni sociali.
 Da alcuni anni ormai noti commentatori, tra cui Jeremy Rifkin , fondatore
                  e presidente della Fondazione sui trend economici di
Washington,                    invitano l'opinione pubblica a vigilare sui
rischi di possibili discriminazioni                    sociali derivantid
all'abuso di test genetici. Rifkin, autore del bestseller "Il
     secolo biotech" , ha chiesto in particolare ai Governi di vietare
l'uso di                    analisi geniche prima delle selezioni per corsi
di formazione,                    dell'assegnazione di posti di lavoro, o
della stipula di contratti di                    assicurazione medica o di
polizze vita. Già nel '96 Rifkin aveva organizzato
campagne di sensibilizzazione e fondato leghe di cittadini che
      avevano subito discriminazioni sulla base dei risultati di test genici.