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Legambiente: Parchi italiani
18 Ottobre 2000
I PARCHI ITALIANI, LABORATORI DI RILEVANZA INTERNAZIONALE
Il sistema dei parchi e delle aree protette del nostro paese
rappresenta un esempio unico nel panorama internazionale. In primo luogo
non c'è paese al mondo dove si sia assistito, in un periodo di tempo così
breve, ad un impulso così significativo dell'istituzione di parchi e aree
protette, passando in soli sette anni dal 3% al 10% di territorio nazionale
posto sotto tutela. Un traguardo importante che ha dato ragione ha chi ha
creduto e ha voluto fortemente nel 1991 l'approvazione della legge quadro
sulle aree protette. Oggi a dieci anni da quella scelta l'obiettivo è di
andare oltre il 10% non tanto dal punto di vista quantitativo ma
soprattutto da quello qualitativo. Certamente si dovranno al più presto
istituire i nuovi parchi come quello dell'Alta Murgia, della Val d'Acri,
della Sila e dell'Appennino Tosco Emiliano e anche per il Parco del
Gennargentu, momentaneamente "bloccato", si dovrà riaprire prontamente un
tavolo di trattative per riavviare il processo istitutivo. "Il Forum di
oggi è il primo momento importante per aprire un confronto sulla seconda
conferenza dei parchi e delle aree protette", ha commentato Fabio Renzi,
responsabile nazionale aree protette di Legambiente. "Il nostro auspicio è
che il Ministro Bordon decida di tenerla entro febbraio del 2001, perché
riteniamo necessario mettere a punto una fase più avanzata nella politica
dei parchi del nostro Paese che metta a frutto i risultati positivi
ottenuti finora per realizzare il sistema nazionale delle aree protette. Un
esempio concreto è rappresentato da APE, Appennino parco d'Europa, che ha
ricevuto un primo finanziamento di 35 miliardi dal Cipe per il suo avvio."
APE è un progetto che potrà costituire un riferimento operativo per tutti
gli altri progetti nella Rete Ecologica Nazionale: per le Alpi, la pianura
Padana, l'Appennino, le isole minori, le coste, le due grandi isole. Dentro
questi sistemi le aree protette svolgono il ruolo di veri e propri nodi di
una rete di spazi naturali, che attraversa e disegna il paese. "Un sistema
infrastrutturale ambientale" grazie al quale il progetto di conservazione
esce dalla singola area protetta e in forme e gradi diversi interessa e
coinvolge tutto il territorio. Un'impostazione coerente con le più attuali
strategie internazionali di conservazione della natura che indicano come le
aree protette debbano essere individuate e gestite non solo sulla base dei
processi ecologici operanti su scala locale, ma in accordo con gli
obiettivi di conservazione e di sviluppo a livello di gradi sistemi
ambientali e territoriali. "Un esempio concreto svolto dai parchi,
purtroppo di drammatica attualità, è quello che abbiamo sotto i nostri
occhi nelle regioni del nord alluvionate", ha commentato Ermete Realacci
presidente nazionale di Legambiente. "Un ruolo di importante presidio
contro il dissesto idrogeologico. Non a caso, solo l'area del Ticino, nel
quale è inserito il primo parco regionale italiano, non ha riportato danni
di dimensioni rilevanti. E non solo è anche da segnalare come il mondo dei
parchi sia uno dei primi a intervenire e tra i più attivi nel campo della
protezione civile. Come accadde nel caso della frana di Sarno, quando fu
decisivo l'intervento del Parco del Vesuvio, anche oggi assistiamo ad un
intervento analogo." Un altro punto di forza dei Parchi italiani è quello
dell'originalità della proposta. Nei nostri parchi, infatti, al progetto di
conservazione della natura si lega strettamente anche un progetto si
sviluppo dell'identità locale. I parchi italiani sono una straordinaria
occasione per il riconoscimento e la promozione a livello nazionale e
internazionale di territori e di identità locali. Grazie ai parchi si è
disegnata sulla carta d'Italia una nuova geografia territoriale ed
istituzionale che è al contempo la riscoperta di una più antica geografia
di valori storici, culturali, territoriali e ambientali. "Un altro passo
importante che il Governo dovrà compiere per il mondo dei parchi", ha
concluso Renzi, "è quello di aumentare la previsione di risorse nella
prossima finanziaria. Il ruolo dei parchi è cresciuto e parimenti deve
crescere l'impegno delle istituzioni."