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R: appelli... chi ne segue gli sviluppi?



caro Gianni
grazie per la risposta. Concordo con quanto scrivi, soprattutto sulla
propria assunzione di responsabilità...

Il mio appunto - che preciso, ha preso il tuo appello solo come esempio, non
entrando nel merito dell'iniziativa, che intendo sostenere peraltro - era
proprio sul monitoraggio.
Il fatto che le segreterie ricevano i fax e magari li cestinino, non ha
alcun significato, nè utilità...
il fatto che chi propone l'iniziativa (es. Assopace) vada alle suddette
segreterie e e chieda che fine hanno fatto i xxxx fax che sono stati mandati
è diverso...
visto che il nostro mondo dell'informazione abusa dei numeri per dar
importanza a tutto quello che propone, si potrebbe sfruttare lo stesso
mezzo: [verso l'esterno] questi sono i nostri numeri, potete ignorarli?
oppure, [verso l'interno del movimento] ecco noi siamo questi, siamo tanti,
ora contiamo!
La moltitudine da coraggio e vigore e unità  - l'ho potuto sperimentare a
Verona, al Giubileo degli Oppressi, l'hanno potuto sperimentare i ragazzi
con il Papa a Tor Vergata, lo sperimentano tutti quelli che vanno allo
stadio per i concerti del Vasco - è un esempio, non me ne vogliano gli
altri... ;-)
Anche il non sentirci soli nella "resistenza" [così è stata chiamata dalla
rete Lilliput, mi sembra] è importante.
Chiadiamo allora ad Assopace di informarci sul cammino delle petizioni che
propongono; questa mailing list può dare spazio anche a questo, no?

luca

ps: visto che ho coinvolto molte mailign list, invece che intasare tutte le
volte con 7 mail, decidiamo su quale mailing list proseguire  il discorso?
vediamo se qualcun'altro dice la sua, poi vediamo
----- Original Message -----
From: Gianni Zampieri <zampieri.gg@libero.it>
To: <pck-yugoslavia@peacelink.it>; <pck-pace@peacelink.it>;
<pck-obiezione@peacelink.it>; <pck-latina@peacelink.it>;
<pck-ecologia@peacelink.it>; <pck-consumatori@peacelink.it>;
<pck-armamenti@peacelink.it>
Cc: Luca Bresciani <luca.bresciani@tin.it>
Sent: Sunday, October 15, 2000 11:51 AM
Subject: R: appelli... chi ne segue gli sviluppi?


> Caro Luca,
> io ho inviato l'appello ""Fermiamo il massacro in Palestina"" secondo le
> indicazioni dell'Assopace, quindi non sono io il promotore di questo
> appello; io l'ho personalizzato riferendomi al PATTO TRA I CITTADINI DEL
> MONDO, PER LA PACE E I DIRITTI UMANI, che ho sottoscritto e che rinnovo da
> cinque anni (da quando ho cessato, dopo dodici anni, di fare l'obiezione
> fiscale alle spese militari) per dargli maggiore peso e incisività, che
> credo non dispiaccia all'Assopace e che è uno scopo specifico del Patto
tra
> i Cittadini del Mondo..
>
> Non mi pongo il problema di "contarci" perché credo che:
> - sarebbe uno spreco di energie, lasciamolo fare alle segreterie dei
> destinatari (con le tasse paghiamo anche ben altri costi della democrazia:
> parlamentari in esubero, pensioni di platino, ecc.), magari sollecitate da
> qualche giornalista opportunamente imbeccato da noi o da Assopace;
> - ci sono già associazioni, comitati, campagne e gruppi (Assopace, ecc.)
che
> svolgono il lavoro di lobbing sul mondo politico: spero ovviamente che lo
> facciano con onestà (senza strumentalizzazioni o compromessi) e
> intelligenza, comunque noi cittadini siamo qui con gli occhi e orecchi
> aperti, pronti a dire la nostra anche a loro.
>
> Personalmente sono impegnato nella diffusione del Patto ed essendo una
> iniziativa non sporadica come sono normalmente gli appelli, sono
ovviamente
> interessato a sapere come procede e quanti aderiscono, ma lo faremo con
una
> organizzazione capillare a rete senza centri decisionali, senza
> rappresentanti o portavoce ufficiali, senza censori o controllori, una
rete
> di cittadini nella quale alcuni si assumono il ruolo di "nodo" senza
alcuna
> gerarchia, senza poteri che non siano quelli che ognuno ritiene
> responsabilmente di avere in quanto "cittadino del mondo", quindi - per
> cominciare - con il massimo rispetto per la libertà degli altri: perfino
la
> libertà di usare diversamente questa stessa iniziativa.
>
> E' un'iniziativa che nasce da "gente comune" e tale rimarrà. Va benissimo
> che collettività le più diverse (associazioni, comitati, parrocchie,
gruppi,
> centri sociali, congregazioni religiose e quant'altro) contribuiscano a
> diffonderla (per ora è presente e ben piazzata nel sito dei comboniani
> www.giovaniemissione.it), ma non è la loro "adesione" che conta (anzi non
è
> nemmeno prevista, tanto che nel patto si usa rigorosamente il verbo alla
> prima persona singolare: io sottoscritto...io mi impegno...).
> Alex Zanotelli all'assemblea della Rete di Lilliput citava non ricordo chi
> dicendo che dobbiamo coniugare il verbo essere in un modo nuovo e dire "io
> siamo". Io credo che sia necessario anzitutto mettere l'accento sull'
"Io",
> non per individualismo o per orgoglio supponente o presuntuosa vanità, ma
> perché solo partendo da una presa di coscienza ed una assunzione di
> responsabilità personali sarà possibile (ri-)conquistare o (ri-)costruire
> una piena "cittadinanza" (scusami l'abbondanza di virgolette, ma stanno
per
> sottolineature) che invece è spontaneamente e per sua natura "plurale"
(non
> esiste cittadinanza di un singolo separato dagli altri cittadini).
>
> Ciao.
> Gianni