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I: caro benzina



Torno sull'argomento, prendendo lo spunto dalle osservazioni fatte al mio precedente scritto. Purtroppo le ho cancellate per errore, e sarei grato a chi potesse inviarmelo nuovamente.
Davvero non intendevo scherzare, ma fare alcuni ragionamenti, razionali per quanto mi e' possibile, sugli aspetti sia di ricerca del tornaconto individuale che di tutela degli interessi collettivi che erano presenti sia nel messaggio originale di Marco Mari, che anche nel messaggio che ho cancellato per errore.
A questo proposito mi sembra molto pertinente il richiamo di Marco Gimona a considerare i costi totali di ciascun possibile scelta. Non e' facile determinarli, ne e' facile trovare un metodo su cui siano tutti d'accordo; pero' e' un dato di fatto che i viaggiatori del trasporto pubblico urbano coprono con l'acquisto di biglietti ed abbonamenti circa un terzo del costo di esercizio se va bene; gli utenti delle autolinee extraurbane coprono di piu', gli automobilisti ancora di piu', se la memoria non mi inganna, e gli utenti di certi rami ferroviari quasi niente.  Anche considerando i costi globali suggeriti da Marco Gimona, sempre se la memoria non mi inganna, gli automobilisti pagano di piu'.
Circa l'inquinamento, vorrei fare presente che un autobus extraurbano fa circa 4 km con un litro di gasolio; con un litro di gasolio una Brava Diesel fa da 15 a 18 km, secondo il tipo di percorso, di guida, ecc. Un autobus brucia gasolio (e quindi, inquina) quanto 4 autovetture che offrono 16 posti.  Quindi fino a che non si trovano 17 o piu' persone che vanno allo stesso posto alla stessa ora si ha meno inquinamento usando l'auto privata.  Rimarrebbe il problema dei costi scaricati sulla collettivita', che non sarebbero pochi dovendo pagare un autista con solo 17 persone per autobus.
Salvo meglio definire i dati che ho ricordato in modo schematico ed approsimativo, resto del parere che la soluzione globalmente migliore per tutti si trovi nella intelligente orchestrazione dell'uso di tutti i mezzi pubblici e privati, senza  pregiudizi o manicheismi.
Gerardo Orsi
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----- Original Message -----
From: Gerardo
Sent: Thursday, October 05, 2000 12:58 PM
Subject: R: caro benzina

Permettetemi alcuni commenti al messaggio di Marco Mari:
Dice: "Il mio caso. Personalmente appartengo a quella categoria di persone
che
> ogni mattina è costretta a prendere l'auto per recarsi al lavoro in uno
> sperduto paesino dove non arrivano né treni né corriere."
Io direi: avendo possibilita' di usare l'automobile, ho potuto scegliere il
lavoro che megliosi confa' ai miei personali interessi:
Dice Poi Marco: "Premesso dunque
> che una rete più efficiente di trasporto pubblico mi consentirebbe un
> notevole risparmio mensile rispetto all'uso della macchina, ...."
Certamente! Pagheresti circa un terzo del costo del servizio, lasciando il
resto a carico della collettivita' (nel caso di servizio urbano; per gli
extraurbani la quota scaricata sulla collettivita' puo' essere inferiore).
Anche di piu' a carico della collettivita', se il numero degli utenti di
quella relazione fosse basso.  Andando in auto, scaricheresti sulla
collettivita' un costo alquanto piu' ridotto, se non ricordo male.
Il trasporto pubblico ha tantissimi pregi (minor consumo energetico e minore
inquinamento per passeggero.km, minore ingombro della superficie stradale,
maggiore sicurezza), ma ha un grossissimo difetto: costa moltissimo, dovendo
pagare il conducente. Pertanto, e' espandibile solo al prezzo di consistenti
aumenti delle tasse, oppure di altrettanto consistenti riduzioni della spesa
pubblica in altri settori.
Il veicolo individuale (che puo' avere fino a 9 posti complessivi) e'
la soluzione piu' economica globalmente per gli spostamenti che interessano
numeri limitati di persone.  Naturalmente, auspicando che sia poco
energivoro e poco inquinante, come propone Marco.