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comunicati Legambiente
19 Settembre 2000
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NO ALLA RIDUZIONE DELLE TASSE SUI CARBURANTI
"Speriamo non si tratti dell'ennesima enunciazione di principio. Si fa
sempre bella figura a ricordare che si dovrebbe investire sulle fonti
energetiche alternative e rinnovabili, che si dovrebbe diversificare le
fonti, gestire meglio la domanda, incentivare il risparmio. Il problema è
che da anni l'Europa si muove con una lentezza snervante su questi fronti,
e l'Unione nel suo complesso è ancora fortemente dipendente dal barile".
Con queste parole Ermete Realacci, presidente nazionale di Legambiente,
accoglie favorevolmente ma con riserva le dichiarazioni del Commissario
europeo Loyola de Palacio, intervenuta proprio alla vigilia della riunione
straordinaria dei ministri dei trasporti dei Quindici per affermare la sua
contrarietà all'ipotesi di una riduzione del carico fiscale sui carburanti.
"Le tasse sui carburanti sono una misura di fiscalità ambientale
necessaria, che non si può pensare di cancellare con un colpo di spugna -
ha proseguito Realacci - Noi non ne facciamo tanto una questione di
politica economica dell'Ue nei confronti dell'Opec; piuttosto consideriamo
importante disincentivare i consumi petroliferi per tentare di rispettare
gli impegni di Kyoto e per abbattere i costi sanitari ed ambientali legati
alle emissioni inquinanti. Questa crisi economica legata alla bolletta
petrolifera, sia a livello nazionale che comunitario, non può non essere
considerata come un incentivo straordinario ad innovare, ad investire in
forme energetiche più pulite che produrrebbero occupazione e sviluppo
tecnologico, inquinando meno e riducendo l'esposizione del vecchio
continente sui mercati internazionali. Per questo abbiamo una richiesta da
avanzare alla riunione dei Quindici di domani: chiediamo un piano
comunitario straordinario di investimento sulle fonti alternative, e
chiediamo che nella discussione sulla crisi energetica di questi giorni
entri finalmente, come argomento centrale del dibattito, gli impegni presi
sulle emissioni di gas serra dai paesi europei con la conferenza di Kyoto,
impegni che sin qui si è completamente mancato di rispettare."
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GLI IMMIGRATI RIPULISCONO LE CITTA'
Ci saranno anche loro. Si rimboccheranno le maniche e con guanti e
ramazze andranno a ripulire le aree degradate, le strade e le piazze delle
città grandi e piccole di tutta Italia di cui ormai sono diventati nuovi
cittadini. Stiamo parlando di una rappresentanza di quel milione e mezzo si
persone, di curdi, albanesi, senegalesi, nigeriani, marocchini e di tutte
quelle altre comunità straniere che quest'anno, per la prima volta, grazie
ad una collaborazione tra Legambiente e Arci parteciperanno a Puliamo il
Mondo. Sarà come avere in casa un'edizione speciale dell'internazionale
"Clean-up the world" che nello stesso fine settimana si svolgerà in
contemporanea in altri 100 paesi del mondo. Un'edizione speciale per Pulire
il mondo dal degrado, ma anche dall'intolleranza e dal razzismo. Gli
appuntamenti "internazionali" si svolgeranno un po' in tutta Italia. A Roma
un gruppo di extracomunitari si impegnerà nella pulizia dell'area intorno a
Piazza Vittorio, una delle zone multietiche della città, mentre un'altra
rappresentanza ripulirà dal degrado la zona dell'ex-Mattatoio di Testaccio
e delle sponde del Tevere vicino all'area. A Napoli nella zona di Porta
Capuana, sarà allestito uno sportello per gli immigrati e si ripulirà i
fossati e i giardini vicini alle mura storiche. Alla fine delle operazioni
di pulizia si svolgerà una partita di calcio fra gli immigrati e i ragazzi
del quartiere. A Milano, in collaborazione con l'Opera Nomadi e con
l'associazione Terre di Mezzo, le famiglie Rom del campo nomadi di Via
Bonfandini ripuliranno l'area del Negrotto. A fine manifestazione tutti i
bambini si trasferiranno al Parco Trotter punto clou degli appuntamenti
milanesi. A Torino, le numerose associazioni extracomunitarie presenti in
città parteciperanno alla pulizia delle sponde della Dora, di piazza Borgo
Dora e dei giardini adiacenti. Questa edizione di Puliamo il Mondo,
inoltre, sta registrando un vero successo di partecipazione. Ad oggi già
sono stati battuti tutti i record di adesioni tanto che in oltre 1200
comuni sparsi lungo tutta la penisola si stima che verranno ripulite più di
3600 aree con una partecipazione che si spera superi il mezzo milione di
presenze della scorsa edizione. Nelle principali città in cui si svolgerà
Puliamo il Mondo, inoltre, Legambiente chiederà ai cittadini di portare nei
luoghi prescelti quanti più "vuoti" di bottiglie di plastica e lattine
d'alluminio. Tutti coloro che consegneranno almeno 50 "vuoti" riceveranno
un gadget di Legambiente, mentre in alcune città le squadre di calcio di
serie A e B hanno offerto un abbonamento per la stagione 2000/2000 per
premiare coloro che consegneranno il maggior numero di lattine o bottiglie
da riciclare. Per seguire in diretta Puliamo in Mondo in tutta Italia, la
Rai dedicherà due dirette televisive in onda la mattina di domenica 24
settembre. La prima si potrà seguire su Rai Uno dalle 9,30 nell'ambito di
uno speciale di Linea Verde, la seconda su Rai Due a partire dalle 11,30
presentata da massimo Giletti.
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CRESCE LA VOGLIA DI CITTA' SENZ'AUTO
Non ci sono dubbi ormai sull'incidenza dello smog sulla salute delle
persone che vivono in città. Sappiamo benissimo che le vittime principali
sono i più deboli, i bambini e gli anziani. Vediamo ogni giorno quanto
l'inquinamento danneggi monumenti e palazzi di grande valore culturale e
viviamo sulla nostra pelle i disagi di strade e piazze invase dalle auto
private con quotidiani ingorghi a rallentare le nostre giornate. Il grande
successo di adesioni per "In città senza la mia auto" testimonia finalmente
la voglia di cambiare le cose. Di provare a rinunciare all'auto per
muoversi con mezzi alternativi, per provare concretamente a migliorare la
qualità della vita nelle nostre città. "Un sostanziale numero di decessi,
ricoveri ospedalieri e disturbi respiratori - ha dichiarato il presidente
nazionale di Legambiente Ermete Realacci - sono attribuibili
all'inquinamento atmosferico urbano, nell'ordine di grandezza di migliaia o
decine di migliaia di casi per anno nelle otto maggiori città italiane. Per
questo apprezziamo iniziative come questa di venerdì 22 e le domeniche a
piedi rilanciate dal Ministero dell'Ambiente, ma crediamo necessario non
fermarsi qui. Occorre una pianificazione degli interventi da realizzare per
far diminuire realmente il numero di automezzi privati sulle strade urbane.
Bisogna inasprire il controllo del traffico sulle corsie preferenziali e il
controllo dei varchi delle zone a traffico limitato, avviare in modo più
sostanzioso le esperienze di car-sharing e dell'auto in multiproprietà,
promuovere la sperimentazione dei veicoli alimentati con carburanti
alternativi, per migliorare finalmente la qualità dell'aria e liberare
anche monumenti e palazzi storici dal continuo attacco delle sostanze
inquinanti che, se nel migliore dei casi li ricoprono di una patina nera,
nel peggiore provocano lo sbriciolamento degli stucchi ". Per contribuire
poi concretamente a rendere più belle e pulite le nostre città, domenica 24
settembre, Legambiente organizza Puliamo il mondo, la più vasta iniziativa
di volontariato ambientale che vedrà anche quest'anno migliaia di persone
intente a ripulire strade e piazze del Paese. Per partecipare basta
contattare il circolo Legambiente più vicino o chiamare il numero verde
800990070.