L'INDIA RIMANE LA DISCARICA PREFERITA PER I
RIFIUTI TOSSICI
NUOVA DELHI, 11 SETEMBRE, 2000 - I dati sulle importazioni compilati da Greenpeace con le statistiche del governo indiano indicano che tra il 1989 e il 1999 l'India ha importato illegalmente 100.887 tonnellate di rifiuti, molti dei quali pericolosi o potenzialmente pericolosi, qualcuno anche rientrava tra i rifiuti vietati dalla Corte Suprema. I dati sono stati resi noti quando la Corte Suprema stava rilasciando un rapporto sui rifiuti tossici generati localmente e importati. Il bando della corte e' stato imposto dopo
che nel 1995 Greenpeace ha denunciato le importazioni di rifiuti
da polvere di zinco che contenevano alti livelli di metalli pesanti e
importati dalla Bharat Zinc Ltd. Inchieste successive di Greenpeace e altre ONG
denunciarono importazioni non regolate di una serie di rifiuti pericolosi come
batterie per automobili usate.
Attualmente, le importazioni di rifiuti pericolosi indicati dalla Convenzione di Basel sono vietate in India. I rifiuti potenzialmente pericolosi, invece, possono essere importati solo con permessi richiesti precedentemente all'importazione e solo se le consegne sono accompagnate da analisi che rivelano che non sono pericolosi. le importazioni di PVC sono attualmente limitate, e saranno riviste per includerle tra i rifiuti pericolosi. I rifiuti come la polvere di zinco, e i residui; batterie usate; e scarti di cadminio, cromo, colbalto, antimonio sono stati esportati in India da vari paesi tra cui quelli aderenti all'OCSE come Germania, USA, Australia, Danimarca, Olanda, Gran Bretagna, e Norvegia. Queste importazioni sono avvenute senza autorizzazione del ministero dell'ambiente Indiano che non ne veniva neanche a cnoscenza. Queste esportazioni verso i paesi non-OCSE sono anche vietate dall'UE e dall'Australia. Greenpeace ha criticato il
ministero dell'ambiente per il suo fallimento nel prendere il bando della Corte
Suprema in modo serio, e per aver fallito nel prevenire la tendenza a
gettare rifiuti tossici in India.
"Il via-libera-di-scaricare-su-di-noi del ministero dell'ambiente indiano fa capire che l'agenzia e' contro l'ambiente. Tentando di diluire l'ordine della Corte cercando di far entrare i rifiuti pericolosi con "selezioni", ci hanno portato indietro" Ha dichiarato il responsabile della campagna Asia Toxics di GP. "Il ministero dell'ambiente non ha mostrato alcuna sincerita' nell'obbedire all'ordine della Corte Suprema, ed ha anche tentato di liberalizzare le importazioni." GP chiede al governo indiano di rispettare i suoi oblighi nell'ambito della Convenzione di Basel ratificando il divieto della convenzione di importare rifiuti pericolosi dai paesi industrilizzati a quelli in via di sviluppo. "I governi dei paesi esportatori dovrebbero assicurarsi che questo commercio illegale e immorale sia fermato sin dalla fonte". www.greenpeaceindia.org |