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Whal E-commerce
Dal 12 Giugno si e' aperto, a porte chiuse per
il pubblico, il cinquantunesimo meeting dell' IWC (International Whaling
Commission) a cui aderiscono 40 governi. Come tutti sappiamo Giappone e Norvegia
vogliono riaprire il commercio dei prodotti derivati dalle balene. Invece noi
vogliamo bloccare prima la caccia poi il commercio. Se ci pensate la questione
non e' poi cosi' diversa dal commercio della carne agli ormoni: in quel caso si
chiede il bando per tutelare la salute dei cittadini (e degli animali), in
questo caso invece per tutelare/proteggere una specie a rischio di estinzione. Quindi vi chiedo di firmare una petizione a questo indirizzo
http://www.breach.org/petition.html
Inoltre l'Australia e la Nuova Zelanda vogliono
che si istituisca un santuario internazionale nel Pacifico Meridionale, che si
va ad aggiungere a quello gia' esistente del Oceano indiano. Ci vuole il 75% dei
voti affinche' si istituisca. Ma il Giappone ha l'appoggio dei paesi a cui da'
"aiuti" finanziari e quindi il progetto fallira' ancora una volta in nome delle
"tradizioni" dei giapponesi. Addirittura, in questi giorni, dei sostenitori
della caccia hanno diffuso nella citta' di Adelaide, dove si terra' il meeting,
dei volantini in cui il bando della caccia veniva paragonato al divieto
per gli aborigeni di mangiare i canguri, che gli ambientalisti, secondo quello
che dicono i giapponesi, vorrebbero. Forse pero' i giapponesi non hanno capito
che i canguri, in buona parte, vengono uccisi dagli
incidenti stradali (cioe' dall'alta velocita' delle auto) e dai cacciatori
(quelli che hanno il fucile!) ed e' quindi quello il vero bersaglio degli
ambientalisti.