[Ecologia] REFERENDUM: LA PERDITA DI DEMOCRAZIA ,LE AUTONOMIE LOCALI E LA CLAUSOLA DI SUPREMAZIA NAZIONALE






REFERENDUM: LA PERDITA DI DEMOCRAZIA ,LE AUTONOMIE LOCALI E LA CLAUSOLA DI SUPREMAZIA NAZIONALE

La riforma costituzionale del governo Renzi ha lo scopo di accentrare il potere nelle mani del governo in due modi:

Il primo conosciuto da tutti nella riforma del senato che in parallelo ad una probabile legge elettorale porterebbe nelle mani del governo più poteri, lasciando eleggere i senatori dalle regioni e non da parte dei cittadini.

Il secondo modo per togliere potere di rappresentanza (lo diciamo dal 2014), è di togliere potere alle regioni in tema di energia, infrastrutture, ecosistemi, beni culturali, protezione civile cosi come prevede la modifica del titolo V della costituzione in tema di materie concorrenti tra stato e regioni.

In poche parole tutte quelle materie amministrative e legislative che ostacolano lo sfruttamento del territorio in tema di fossile, di servitù energetiche, nucleari, militari e dei rifiuti.

Pensate forse che il Sud, la Basilicata o le altre regioni dopo avergli tolto autonomia amministrativa possano restare terre di turismo, cultura e agricoltura oppure diventare  hub energetico, logistico, per scorie nucleari, trivelle, rifiuti, servitù militari quale estremo sud dell’Europa nel mediterraneo ?

Un primo assaggio lo abbiamo avuto già con la legge Sblocca Italia del governo Renzi per i progetti petroliferi o i gasdotti, progetti in parte già avviati sulle nostre terre e nei nostri mari. 

Ma non finisce qui, il governo introduce con la riforma costituzionale la clausola di supremazia nazionale, che prelude qualsiasi legge o potere regionale. Vi ricordate il decreto del 2003 di Scanzano Jonico sul deposito nazionale di scorie nucleari? Il governo potrebbe imporre nuove trivelle, scorie nucleari, inceneritori (altro che raccolta differenziata)  passando sopra la volontà popolare dei territori e delle comunità .

Accentramento dei poteri  e perdita dei poteri  dell’autonomie locali , è questa la chiave di lettura della riforma costituzionale del governo Renzi . Per il sud visto quando accaduto dall’unità d’Italia a oggi con queste prospettive non si configurerebbe nulla di buono all’orizzonte. Il senato inoltre non è eliminato, ma ridotto ed eletto dalle regioni. I costi si possono abbassare tranquillamente senza questa riforma costituzionale, diminuendo gli attori della macchina politica e amministrativa e non togliendo al popolo la decisione di scegliere i propri rappresentati. Anche se siamo abbastanza scontenti di tutti gli attuali senatori lucani, manteniamo sempre la possibilità di eleggerne democraticamente nuovi e più capaci. Stesso discorso vale per le regioni, anche se siamo scontenti delle gestioni attuali, possiamo sempre cambiarle, ma se togliamo potere decisionale all’organo amministrativo eleggere altri rappresentanti servirà a poco.

In circa tredici anni di attivismo se siamo riusciti a difendere in modo democratico e pacifico le acque della diga di Senise che alimenta Puglia e Basilicata, parte della Basilicata, il mar Jonio dalle trivellazioni petrolifere, dalle scorie nucleari e altro genere di rifiuti, con la partecipazione di tanti cittadini, d’istituzioni locali a targhe alterne contro i pareri di regione e governo è stato soprattutto grazie alle leggi democratiche garantite della nostra costituzione.

La chiave per affrontare le sfide economiche e sociali del terzo millennio e garantire condizioni eque di sviluppo sostenibile alle nuove generazioni è scritta nella storia, si chiama democrazia, l’hanno scritto e attuata già nel 600 a.C. in Magna Grecia, proprio sulla fascia Jonica dalla Puglia alla Sicilia.

La partecipazione alle decisioni della Polis, della regione e del governo da parte dei cittadini è un principio imprescindibile da qualsiasi riforma. Abbiamo bisogno di riforme eque e sostenibili, ma non certo di questa riforma costituzionale, ed è per questo che il 4 dicembre prossimo invitiamo i cittadini a votare NO alla riforma costituzionale del governo Renzi.

 NOSCORIE TRISAIA

Vi spieghiamo il tutto anche in un video di 3 minuti

https://www.youtube.com/watch?v=y6c6veskZXg&feature=youtu.be