Re: [Ecologia] R: I: Scie chimiche e filamenti di ricaduta




> Qualcuno ha raccolto questi filamenti e li ha fatti analizzare?

sì ci sono state diverse analisi, la più recente e forse la più dettagliata è stata eseguita in Francia molto di recente

Le analisi eseguite in Francia sui polimeri di ricaduta evidenziano tracce di molecole presenti nei carburanti e nei lubrificanti dei reattori degli aerei

Qui di seguito la traduzione del testo introduttivo alle analisi di alcuni campioni di "filamenti di ricaduta" che gli scientisti attribuiscono a enormi schiere di ragni che praticano il balooning (emissione di un leggero filamento cui si appendono i ragnetti per farsi trasportare lontano dal nido in cui si sono schiuse le uova dalle quali sono nati). Le analisi portano in tutt'altra direzione, ben lontano dai ragni e molto vicini invece ai reattori degli aerei (sono state infatti identificate "diverse molecole correntemente riscontrate nei carburanti e lubrificanti dei reattori degli aerei").

per capire bene che non possano essere filamenti da balooning consiglio di guardare le foto relative alle enormi dimensioni dei filamenti stessi

https://fbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/1401219_10200919228159820_562904499_o.jpg



In particolare sfido qualsiasi esercito di ragnetti a produrre una "ragnatela" con fili così lunghi come quelli dell'ultima foto. 


D'altronde sebbene i giornali tranquillizzino confermano che l'esperienza delle persone comuni che si accorgono del fenomeno nota subito la loro artificialità. Leggiamo ad esempio su http://www.cinquequotidiano.it/cronaca/hinterland/2013/11/07/colleferro-piovono-filamenti-psicosi-collettiva/#.UnwLmBDfCnV


Al tatto mostrano una notevole tenacità, molto maggiore di quella che presentano le comuni ragnatele. Sul caso è già scoppiata la psicosi collettiva. La pioggia è collegata al fenomeno delle scie chimiche, ma a tutt’oggi il fenomeno resta inspiegabile.

Il link originale per visualizzare in dettaglio le analisi eseguite in Francia è il seguente:

http://www.labo-analytika.com/documents/20131030_Dumas-18_Rapport_analytique_AnAlytikA.pdf




Diversi campioni di «filamenti diffusi nell'aria» raccolti tra Novembre e Dicembre 2012 sul territorio francese sono stati portati al nostro laboratorio provenenti da Thénioux, Saint Clément des Levées, Saint Martin de Crau e Malabat (punti di raccolta localizzati sulla cartina della Francia a pagina 118).


Per ciascuno di questi campioni sono state condotti due test di decomposizione termica [vedi http://www.thefreedictionary.com/desorption] diretta al Punto di Curie (445°C), da una parte direttamente e dall'altra con metilazione «in-situ» (un processo che fovorisce l'identificazione dei composti polari eventualmente presenti).


I differenti composti organici originatisi in questa serie di otto analisi sono stati - ogni volta - separati per mezzo di Cromatografia Gassosa e identificati tramite Spettrografia di Massa (GC/SM). I dati ottenuti sono stati interpretati ed i risultati ottenuti vengono riportati in dettaglio nel presente rapporto analitico.


Ciò che si evidenzia è che questi «filamenti diffusi nell'aria» sono dei polimeri organici complessi, contenenti dei composti chimici di sintesi, come dimostra l'identificazione a mezzo Cromatografia Gassosa/Spettrografia di Massa realizzata sui numerosi prodotti della loro decomposizione termica, tra i quali figurano diverse molecole correntemente riscontrate nei carburanti e lubrificanti dei reattori degli aerei.


I quattro campioni studiati contengono diversi composti aromatici sintetici tossici (ftalati) e tre di essi contengono del DEHP, un rappresentante di questa famiglia di prodotti chimici che desta particolari preoccupazioni a causa delle sue proprietàdi perturbatore endocrino. Tutte le molecole organiche, in particolare i composti eterociclici, presenti in questi campioni di «filamenti diffusi nell'aria», sono preoccupanti, quanto meno sul piano della sanità pubblica e dell'impatto ambientale.