Re: [ecologia] No coke e 'Autorizzazione integrata ambientale alla centrale a carbone Enel di Civitavecchia
- Subject: Re: [ecologia] No coke e 'Autorizzazione integrata ambientale alla centrale a carbone Enel di Civitavecchia
- From: "nocoke" <nocoketarquinia at yahoo.it>
- Date: Mon, 11 Mar 2013 13:34:42 +0100
- Importance: Normal
Grazie Daniela!
Hai detto bene Medici ISDE e Movimento no coke, hanno tenuto in piedi
un’opposizione al carbone, che ha prodotto milioni di euro ai sindaci e tanti
tumori alla cittadinanza!
Si muore come mosche, ma la politica non si è mai degnata di prendersi
nessuna responsabilità, tranne i comitati che pagano la loro coerenza ogni
giorno.
Domani sotto al Ministero ci saranno sicuramente un sacco di bandiere del
M5S ...felicissima di sapere che finalmente arrivano rinforzi! Lo speriamo
tutti, anche se mordendoci la lingua vorremmo dire..ma ndo cavolo stavate fino a
ieri? Ma va bene così, la battaglia contro il carbone ricomincia ogni giorno, a
partire dalle nostre coscienze, quelle non inquinate dai soldi e dalla politica
sbagliata!
Come dicono i resistenti di tante battaglie, Avanti!
Marzia
From: SpeziaPolis
Sent: Monday, March 11, 2013 1:22 PM
Subject: [ecologia] No coke e 'Autorizzazione integrata ambientale
alla centrale a carbone Enel di Civitavecchia Il
gruppo ISDE e NOCOKE che segue la vertenza della centrale a carbone dell'Enel a
Civitavecchia è un altro caso esemplare di come la sinergia tra la società
civile e gli scienzati (in questo caso medici e epidemiologi) sia una strategia
vincente. Quand'anche non rispetto al raggiungimento dell'obiettivo, certamente
per quanto attiene la crescita della consapevolezza e della cultura scientifica
dei cittadini. E della socializzazione della scienza, aspetto altrettanto se non
più importante. Poichè mi pare che non sia ancora arrivato, vi giro l'invito di Marzia a partecipare e sostenere il Movimento Nocoke che domani parteciperà alla conferenza dei servizi per il rilascio dell'AIA alla centrale di Civitavecchia. Vale la pena di divulgare e inviare testimonianze di sostegno, io ho pubblicato qui attingendo dal loro comunicato stampa che mi permetto di allegare a questa mail http://speziapolis.blogspot.it/2013/03/laia-alla-centrale-carbone-enel-di.html Ho avuto il privilegio di conoscere Mauro Mocci (ISDE - Civitavecchia), che abbiamo ospitato a Spezia nel corso di un convegno scientifico organizzato con il Comitato SpeziaViadalCarbone cui ha partecipato anche Alessandro Marescotti (altro privilegio). Quell'esperienza (i contatti con i partecipanti, la preparazione e la conduzione del convegno) è stata così densa che è diventata uno dei casi di studio della mia tesi su "Comunicazione e responsabilità sociale della scienza". Accolgo l'invito di Alessandro ad approfondire il tema della cittadinanza scientifica e vi propongo uno stralcio.. spero non troppo noioso, mi auguro non off topic, eventualmente spunto per una riflessione. I processi deliberativi, in particolare nei conflitti ambientali, producono un apprendimento generalizzato che, come in questo caso [convegno Spezia nda], ha riguardato sia i cittadini, sia gli scienziati, sia le istituzioni. Il convegno, trasmesso online su internet, è stato seguito anche da alcuni degli scienziati che non sono intervenuti, auspicabilmente dalla stessa Enel e dal sindaco. Ciascuno ha appreso e fornito nuove informazioni che, in particolare nell’interazione con gli altri stakeholder, sono servite per confutare o confermare (in ogni caso verificare) le proprie e le altrui posizioni. A prescindere dagli esiti, la deliberazione pubblica e la comunicazione hanno determinato cambiamenti o accelerazioni delle azioni dei decisori e del comitato, oltre a una migliore presa d’atto della situazione da parte di tutti. Di fatto, gli scienziati intervenuti, in qualche modo testimoni superpartes del conflitto, hanno contribuito all’innalzamento della qualità della democrazia, riducendo le asimmetrie informative, se non quelle di potere. Le vertenze dei comitati locali sono casi tipici in cui i “non-esperti” necessitano di una dotazione minima ma sufficiente di conoscenze specifiche, spesso proprio per confutare le posizioni degli stessi “esperti”: conoscenze associate alla scienza e/o alla comprensione delle condizioni in cui determinati processi (anche scientifici) si verificano. In generale, è richiesto un livello di competenza (expertise) che consenta di “reperire l’informazione adeguata nel proprio repertorio cognitivo e svolgere operazioni appropriate su tale informazione […] utilizzare qualche apparato esterno o banca-dati per estrarre il materiale rilevante” [Pellizzoni, 2006). In particolare, è utile possedere un livello di conoscenza scientifica sufficiente a identificare le implicazioni, e i contesti, di una determinata decisione, ricerca, applicazione. Oltre, come visto, a comunicarli in maniera efficace. I conflitti ambientali sono eccezionali occasioni
di costruzione di cittadinanza (scientifica). Come in questo caso, scienziati e
cittadini “non esperti” portano contributi, parimenti importanti, attraverso cui
ciascun attore può verificare le proprie ipotesi. Se le imprese, le istituzioni
democratiche, i loro consulenti scientifici e gli enti di controllo fossero
aperti al confronto pubblico, si riprodurrebbe anche nella vita democratica
qualcosa di simile al processo
della peer-review, tipico del mondo scientifico. Se si ammettesse
che scienziati e “non esperti” sono parte dello stesso universo di cittadini,
attraverso un processo democratico che s’ispira al metodo scientifico e rifiuta
le posizioni aprioristiche o non sottoposte a verifica, sarebbe possibile
realizzare una democrazia di tipo deliberativo. Come si è visto, sebbene i cittadini siano dotati
di expertise, l’asimmetria informativa insieme alla disparità di potere
rischia di ridurli a una condizione di sudditanza, nella quale devono subire
decisioni che li riguardano e che sono potenzialmente in grado di danneggiarli
fortemente. In quest’ottica, il caso in questione è esemplare: informazioni
ambientali e sanitarie che, eventualmente comprensibili e analizzabili da parte
dei cittadini, non sono rese disponibili; ipotesi formulate dai cittadini,
argomentate e supportate da evidenze, che non sono prese in considerazione; siti
contaminati che da un giorno all’altro cambiano di stato, senza che nessuna
azione sia intervenuta a sanarli; imprese che non rispettano i vincoli legali
(violazioni che si risolvono con
modifiche legislative) e gli impegni
volontariamente assunti (la registrazione EMAS) di cui tuttavia godono i
benefici; gli enti preposti al controllo non prendono in carico le
segnalazioni dei cittadini (peraltro di primaria importanza nello specifico del
regolamento europeo (1221/2009) da cui EMAS deriva); media appiattiti sui comunicati
stampa di ciascun confliggente, che non producono alcun contributo ulteriore,
con un occhio di riguardo agli equilibri di potere (e agli introiti
pubblicitari).
Gli scienziati che accettano o si offrono di
supportare cittadini e comitati hanno la possibilità di condividere,
trasferendoli, importanti elementi di conoscenza che compensano parte del
deficit d’informazione e trasparenza delle istituzioni. Oltre a legittimare o
confutare le tesi dei confliggenti, attraverso il confronto diretto con i “casi”
e l’expertise dei cittadini, gli
scienziati arricchiscono il bagaglio di informazioni di cui si avvalgono per
corroborare, confutare o rivedere le loro stesse
ipotesi di ricerca. Gli scienziati intervenuti hanno pubblicamente
espresso posizioni tra loro non sempre allineate, quando non in contrasto. A
In bocca al lupo agli amici di
Civitavecchia!!!
Questo messaggio e' ad uso esclusivo di colui al quale e' indirizzato, e potrebbe contenere informazioni riservate. Se aveste ricevuto questa e-mail per errore, ci scusiamo per l'accaduto e Vi invitiamo cortesemente a darcene notizia e a distruggere il messaggio ricevuto. Vi ricordiamo che la diffusione, l'utilizzo e/o la conservazione dei dati ricevuti per errore costituiscono violazioni alle disposizioni del Decreto legislativo n. 196/2003 - "Codice in materia di protezione dei dati personali" This communication is intended only for use by the addressee. It may contain confidential and privileged information. If you received this communication unintentionally, please inform us immediately and please destroy this document. Thank you.
Allegato Rimosso |
- References:
- No coke e 'Autorizzazione integrata ambientale alla centrale a carbone Enel di Civitavecchia
- From: SpeziaPolis <info at speziapolis.org>
- No coke e 'Autorizzazione integrata ambientale alla centrale a carbone Enel di Civitavecchia
- Prev by Date: No coke e 'Autorizzazione integrata ambientale alla centrale a carbone Enel di Civitavecchia
- Next by Date: 11 marzo processo Quirra (poligono militare Sardegna)
- Previous by thread: No coke e 'Autorizzazione integrata ambientale alla centrale a carbone Enel di Civitavecchia
- Next by thread: 11 marzo processo Quirra (poligono militare Sardegna)
- Indice: