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Sent: Monday, January 21, 2013 3:10
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Subject: [ecologia] Scandalo TAV di
Firenze - Non ci sono solo mele marce, ma è un sistema che è malato
Scandalo TAV di Firenze
Non ci sono solo
mele marce, ma è un sistema che è malato
Non si è ancora
spenta l'eco dell'annuncio di indagini da parte della Magistratura fiorentina
sul progetto TAV che già sono iniziate le manovre per minimizzare e ridurre
l'importanza di quanto emerso.
In prima fila, naturalmente il Presidente
della Regione Toscana Enrico Rossi, ma anche quello della Provincia di Firenze
Barducci, che vogliono far apparire quanto accaduto come il frutto di singole
e isolate “mele marce”. In realtà il quadro che esce dall'ordinanza della
Magistratura è un “sistema marcio”, da figure del Ministero (come Ercole
Incalza) fino a gestori dei cantieri passando per tutte le imprese e
amministrazioni implicate nella realizzazione del Passante TAV.
Il Comitato
No Tunnel TAV non invoca provvedimenti giustizialisti che non appartengono
alla sua cultura, ma ringrazia la Magistratura che ha dato una
rappresentazione chiara di come vengono gestite le opere pubbliche in Italia,
di come la cittadinanza è vista solo come un fastidio cui dare in pasto
chiacchiere e bugie per far tacere le voci critiche, della spregiudicatezza
con cui si distribuiscono favori e prebende tra amici, di come si voglia
finanziare un sistema di imprese decotte, improduttive e indebitate senza
preoccuparsi di favorire infiltrazioni mafiose, senza farsi scrupoli nei
“magheggi” che avrebbero compromesso la sicurezza dell'opera stessa (a questo
proposito segnaliamo che nel caso dell'incendio del tunnel del Monte Bianco,
richiamato dai magistrati, si ebbe solo il crollo della volta in cemento in
quanto l'opera attraversa rocce granitiche, nel caso di Firenze se collassasse
una galleria si avrebbe il cedimento del terreno in superficie con esiti
immaginabili per gli edifici sovrastanti).
Sono poco credibili le posizioni
delle FS che si dichiarano “parte lesa” in questa vicenda: è la dirigenza dai
massimi livelli delle controllate RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e Italferr
ad essere coinvolta in questa vicenda; è davvero poco credibile che
l'Amministratore Delegato Mauro Moretti cada dalle nuvole davanti alle
condizioni in cui versa la sua azienda.
Il Passante AV di Firenze è
un'opera totalmente inutile e lo dimostra il fatto che i treni veloci passano
da Firenze senza alcun problema; la difesa appassionata che ne fanno ancora
Rossi e Barducci è davvero patetica: parlare dei tunnel come “opera di vitale
importanza” mentre il sistema dei trasporti regionali sta collassando sotto
gli occhi di tutti è semplicemente ridicolo. Invocare la ripresa dei lavori
mentre tutto sta sprofondando nei fanghi dello scavo e nel fango di un sistema
corrotto è surreale, denota solo la disperazione di un sistema
politico-economico che teme gli venga sottratto un boccone succulento.
Non
ne escono certamente bene gli amministratori del Valdarno, in particolare il
Sindaco di Cavriglia Ivano Ferri, che si arrampica sugli specchi e invoca
ancora le terre di Firenze per realizzare le “colline schermo” a Santa
Barbara; queste, nel migliore dei casi, saranno ammassi di terre contaminate,
intrise di calce per stare insieme.
La Giunta del Comune di Firenze e il
Sindaco Matteo Renzi escono da questa vicenda con la dimostrazione che non
hanno controllato nulla di quanto promesso e soprattutto che hanno mentito ai
genitori della scuola Rosai rassicurandoli falsamente. Nessuno dimentica
l'allora assessora alla scuola Anna Maria Di Giorgi stigmatizzare i genitori
preoccupati come visionari e scocciatori.
Il quadro che esce dall'ordinanza
della Magistratura imporrebbe, in un paese normale, che i principali
responsabili, da FS alla Regione Toscana fino ai vari Comuni, dessero le
dimissioni e si ritirassero a vita privata.
Il Comitato si augura che siano
molti i gruppi politici nelle istituzioni toscane che si facciano carico di
chiedere con decisione lo stop immediato dei lavori (che ai Macelli stanno
proseguendo) e prendano le distanze dei responsabili di questa vergogna.
In
questa prospettiva il Comitato No Tunnel TAV invita la cittadinanza a
partecipare al convegno, promosso tra gli altri dal Comitato “San Salvi chi
può”, che si terrà nella sala ARCI di piazza dei Ciompi 11 alle ore 16,30 di
martedì 22 gennaio dove si parlerà di “Sanità e project financing”, un altro
capitolo della devastazione politica, economica e sociale derivato
direttamente dal “modello TAV” e ormai dilagante nella nostra regione, come ci
ricorda lo scandalo dell'ASL di Massa.
Comitato No Tunnel TAV
Firenze
338 3092948