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Consultazioni pubbliche sul progetto Tempa Rossa a Taranto
- Subject: Consultazioni pubbliche sul progetto Tempa Rossa a Taranto
- From: "noscorietrisaia at libero.it" <noscorietrisaia at libero.it>
- Date: Fri, 21 Dec 2012 23:49:38 +0100 (CET)
Consultazioni pubbliche sul progetto Tempa Rossa a Taranto E’ stato pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi l’avviso di consultazione pubblica della popolazione (art.23 del D.lgs 334/1999 e s.m.i.) ai fini dell’ottenimento del nulla osta di fattibilità di cui all’art.21, comma 3 del suddetto decreto relativamente al “progetto di adeguamento delle strutture della Raffineria di Taranto per lo stoccaggio e la movimentazione del greggio proveniente dal giacimento “Tempa Rossa (concessione Total Gorgoglione – Basilicata). Esso prevede – è scritto nell’avviso – nelle aree demaniali marittime, il prolungamento del pontile esistente e relativo sistema di recupero vapori, di due nuovi serbatoi di stoccaggio del greggio e relativi sistemi di raffreddamento e pompaggio e servizi vari ausiliari. E’ possibile in metito presentare osservazioni entro 60 gg dalla data odierna. Intanto oggi si è appreso che il progetto Eni di Taranto è approdato a Bruxelles. E’ stata fissata per il 22 gennaio 2013, alle ore 9.20, a Bruxelles, in commissione per le petizioni, la discussione di due petizioni presentate dal comitato Legamjonici in collaborazione con l’associazione Greenaction Transnational. “Le due petizioni – fa sapere Daniela Spera del comitato Legamjonici contro l’inquinamento – hanno come oggetto i progetti Eni Tempa Rossa, l’impianto hydrocracking, la centrale a turbogas e i relativi metanodotti e toccano importanti questioni legate ad autorizzazioni concesse da parte dello Stato Italiano, in violazione della Direttiva Seveso e della normativa comunitaria sulla Valutazione di Impatto Ambientale”. Il Presidente illustrerà le petizioni, e previa specifica autorizzazione della commissione per le petizioni, i membri delle due organizzazioni potranno intervenire attraverso una breve dichiarazione. “Il comitato Legamjonici – si legge nella nota del comitato ambientalista – ha presentato corpose prove, con ulteriori integrazioni, a testimonianza di facili concessioni di autorizzazioni alla realizzazione dei progetti Eni, contestando violazioni della normativa nazionale e comunitaria in materia di sicurezza, di informazione alla popolazione sul rischio di incidente rilevante e in materia di valutazione dell’ impatto ambientale, effettuato, secondo il comitato, con rilevanti omissioni”. Quindi l’appuntamento è per il prossimo 22 gennaio quando ad essere discussi saranno i dubbi degli ambientalisti ionici sui progetti presentati dall’Eni. I lavori della commissione si potranno seguire su internet all’indirizzo: http: //www.europarl.europa.eu/activities/committees/homeCom.do? language=EN&body=PETI.
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