Re: [ecologia] Hai una t-shirt Adidas nel cassetto? Attento allesostanze tossiche



Riporto la risposta del sottosegretario per l'ambiente nel 2008.
Come vedi anche altri si interessano della cosa. Non prendo nulla per oro colato, ma sarebbe ora di smetterla con questi complotti orditi da magistratura, arpa, governi, servizi meteorologi, etc etc. Forse prima di di cercare complotti su Marte é meglio spendersi per prevenire l'inquinamento sul nostro territorio. Penso che le droghe, quelle vietate ma anche quelle consentite (alcool, fumo) e la diffusione di migliaia di sostanze chimiche utilizzate dall'industria, siano un problema ben più grave delle cosiddette "scie chimiche" poer il nostro caro genere umano.


cordiali saluti

massimo





Risposta scritta pubblicata venerdì 7 novembre 2008
nell'allegato B della seduta n. 081
All'Interrogazione 4-01044 presentata da
ANTONIO DI PIETRO

Tali scie, comunemente definite in inglese condensation trails, sono prodotte dagli scarichi degli aerei o dalla turbolenza prodotta dalle ali. Sono formate essenzialmente da acqua in forma di cristalli di ghiaccio.

Sin dagli anni '70 è stato studiato il possibile effetto sul clima di tale fenomeno, considerato che la nuvolosità naturale ha un effetto ben noto sulle temperature superficiali. Durante il giorno, infatti, la copertura nuvolosa riduce l'irraggiamento nel visibile e, dunque, riduce la temperatura superficiale; di notte, invece, la copertura rallenta il raffreddamento notturno e, dunque, aumenta le temperature superficiali. L'effetto netto della nuvolosità, dunque, è quello di ridurre l'escursione termica.
Gli studi condotti sembrano indicare una aumento della nuvolosità alta ed una riduzione dell'escursione termica nelle zone maggiormente interessate dal traffico aereo, come ad esempio la parte orientale degli Stati Uniti. Occorre tuttavia rimarcare che l'intero problema è ancora in fase di studio ed occorre esaminarlo con maggior attenzione prima di trarre delle conclusioni. Questo tipo di precauzione, poi, è particolarmente importante
considerata la grande attenzione dell'opinione pubblica riguardo ai cambiamenti climatici.

Sebbene l'argomento abbia destato l'attenzione di numerosi siti specialistici, non esiste una definizione esatta di scia chimica (o chemtrail). Solitamente esse vengono descritte come più consistenti, più persistenti e spesso più basse di quelle comuni. Tali scie, inoltre, vengono notate in porzioni di cielo diverse dalle normali aerovie ed in molti casi sono state associate ad aerei militari. Altre osservazioni, infine, parlano di scie che si intersecano e spesso si espandono sino a formare della nuvolosità analoga alla nuvolosità alta di tipo naturale.
Trattandosi di una descrizione soggettiva non è possibile applicarla in maniera universale e, infatti, gli stessi siti specialistici riportano solo osservazioni sparse da parte di singoli o di gruppi di osservatori, solitamente corredati da fotografie.

Una seconda caratteristica attribuita alle scie chimiche, da cui appunto il nome, è la presenza di alcuni composti chimici rilasciati intenzionalmente dagli aerei che ne modificano le caratteristiche. In generale si parla di bario, di alluminio o di altri metalli pesanti, tuttavia non è stato possibile reperire analisi chimiche delle scie né dirette né indirette.

Come prova indiretta, generalmente si fa riferimento ad un'analisi chimica del terreno condotta in una località dell'Alberta (Canada) dopo un episodio di presunte scie chimiche che ha riscontrato una concentrazione anomala di bario ed alluminio nel terreno. Per poterlo associare alle scie, però, occorrerebbe in primo luogo valutare attentamente le condizioni meteorologiche dell'episodio citato, poiché dei sali rilasciati in atmosfera da aerei che viaggiano ad alta quota hanno una buona probabilità di disperdersi molto lontano rispetto alla verticale del punto di rilascio.

I siti specialistici ed il materiale in esso contenuto parlano di effetti sulla salute umana ed elencano un insieme di disturbi conseguenti ad episodi di scie. Gli effetti riportati sono tosse secca persistente, malessere respiratorio e intestinale, polmonite, affaticamento, letargia, capogiro, disorientamento, forte emicrania, dolori muscolari, e alle giunture, epistassi, diarrea, feci sanguinolente, depressione, ansietà, incontinenza e tic nervosi. Altri, invece, mettono in relazione le scie chimiche con la diffusione di epidemie come il morbo della mucca pazza, la Severe Acute Respiratory Syndrome (SARS) e l'influenza aviaria.
Non sono stati trovati studi epidemiologici sul fenomeno.

Un secondo filone di materiale ritiene che le scie chimiche possano modificare il clima. Alcuni, infatti, ritengono che il bario rilasciato possa in qualche modo ridurre la precipitazione ed essere responsabile di recenti episodi di siccità. Altri riconducono il fenomeno ad altri tentativi di modificare il clima.
Sebbene esistano teorie scientifiche che prevedano la modifica del clima, si ritiene che gli elementi riportati sui siti specialistici siano troppo poco precisi per poter supportare queste affermazioni.
I siti specialistici sospettano che le scie chimiche siano esperimenti militari con vari scopi, generalmente in controllo del clima o altre forme di guerra non convenzionale.

A supporto di queste osservazioni si riportano due documenti pubblici, reperibili su internet: lo studio Air Force 2025 ed il materiale relativo all'antenna High frequency Active Auroral Research Program (HAARP).

Oltre al materiale dei sostenitori delle scie chimiche, sul web è possibile trovare molto materiale di ricercatori, associazioni ed enti che riportano posizioni fortemente critiche.

In genere, si afferma che le scie chimiche non siano altro che comuni scie di condensazione il cui aspetto anomalo è dato dalle particolari condizioni meteorologiche. In genere si tratta di ricercatori che hanno studiate a lungo le scie di condensazione e dalle quali si evince chiaramente che possono comportarsi anche come le presunte scie chimiche.
Le altre critiche, invece, riportano il problema sul piano metodologico, economico e del buon senso, come ad esempio:

1. questi fenomeni peculiari sono osservati più spesso di quanto non avvenisse in passato perché è cresciuta l'attenzione e la preoccupazione da parte dei gruppi di osservatori;

2. se si trattasse di un tentativo massiccio di modificare il clima come quello ipotizzato, sarebbe necessario uno sforzo enorme in termini di mezzi, incompatibile colle attività di qualunque aviazione militare;

3. se fosse uno sforzo per avvelenare la popolazione sarebbe molto più efficace, economico e discreto avvelenare direttamente le riserve d'acqua o gli acquedotti, invece di diffonderlo tramite aereo da altissime quote.
Dall'esame della letteratura scientifica internazionale e del contenuto dei siti web specialistici non è possibile confermare l'esistenza delle scie chimiche. I siti specialistici degli osservatori delle scie chimiche, in particolare, risultano carenti dal punto di vista scientifico.
Si possono, tuttavia, fare le seguenti considerazioni:

1. l'interpretazione più plausibile del fenomeno è che i presunti episodi di scie chimiche siano in realtà comuni scie di condensazione che sono durate più a lungo ed hanno assunto forma peculiare per effetto delle condizioni meteorologiche;

2. non si può escludere che, assieme alle condizioni meteorologiche, anche il combustibile ed il tipo di motore degli aerei possano concorrere a produrre scie di condensazione dall'aspetto peculiare. Solo ulteriori e complessi studi, che coinvolgano gli operatori del trasporto aereo civile e militare e gli enti preposti al loro controllo, potrebbero eventualmente dare una risposta definitiva;

3. da circa tre decenni la comunità scientifica sta studiando la possibilità che le comuni scie di condensazione possano influenzare il clima delle zone maggiormente interessate dal traffico aereo. Nonostante siano stati ottenuti interessanti risultati, non sono però definitivi.
Da molti anni esistono teorie che prevedono la possibilità di controllare il clima; tuttavia, nell'unico caso oggetto di una lunga e ben documentata sperimentazione, cioè l'inseminazione delle nubi per la stimolazione delle piogge, i risultati sono ancora controversi dopo 60 anni di esperimenti. È pertanto prematuro ritenere che altre tecniche, come ad esempio l'uso del bario per ridurre la precipitazione o l'uso dell'antenna HAARP, possano essere considerate efficaci ed affidabili senza aver condotto una lunga e attenta sperimentazione. In entrambi i casi, non sono state trovate chiare informazioni che permettano di legare una sperimentazione in tal senso alle scie di condensazione.

Il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare: Roberto Menia.
MENIA ROBERTO - RISPOSTA GOVERNO RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/11/2008 CONCLUSO IL 07/11/2008 acqua potabile, aereo, alluminio, analisi dell'acqua, ecologia, gas di combustione, protezione dell'ambiente, sanita' pubblica















Il 26/08/2011 12:40, corrado penna - fisico ha scritto:
l'onorevole Brandolini nella sua interrogazione parlamentare sulle scie chimiche riferisce che tutti gli esposti e le denunce presentate sono stati insabbiati  dalla magistratura; del resto abbiamo mai visto un'azione pensale contro Cossiga o contro i suoi successori che hanno stracciato l'articolo 11 della costituzione? l'impunità per certi crimini è garantita

alcune analisi le ho linkate, chiedere all'ARPA di fare analizzare i campioni è una richiesta ridicola
l'ARPA collabora attivamente, come il servizio meteorologico, asserendo che in cielo è tutto normale

di fronte a quanto ho appena detto (cielo coperto dalle scie chimiche in tutta l'Italia contemporaneamente nello stesso giorno, mentre i servizi meteo mentono annunciando "innocue velature") la risposta di Marescotti è a dir poco elusiva

di fronte poi ad aerei che volano in tondo o a zig zag o sfiorano i tetti degli edifici pubblici rilasciando scie bianche (condensa a meno di mille metri?)
di fronte a giornate in cui passano 300 aerei (290 con la scia e dieci senza) ed altre in cui ne passano 10 chi parla di normale traffico aereo civile prova inutilmente ad arrampicarsi sugli specchi


-----Messaggio originale----- From: Alessandro Marescotti
Sent: Friday, August 26, 2011 12:21 PM
To: ecologia at peacelink.it
Subject: Re: [ecologia] Hai una t-shirt Adidas nel cassetto? Attento allesostanze tossiche

Senti Corrado, tu hai fatto delle analisi? Hai dati in mano? Vai alla
Procura della Repubblica e presenta un esposto, come abbiamo fatto noi di
PeaceLink.

Leggo in un dei link che segnali: "Chi ha analizzato ciò che cade al suolo
dopo le irrorazioni ha trovato silicio, alluminio, bario, quarzo, (tutte
sostanze altamente pericolose per la salute) ma anche parassiti, muffe,
agenti batterici e virali".

Bene. Hai i rapporti di prova?
Una parte del campione è stata conservata?
Si può portare nei laboratori Arpa e rifare le analisi. Dopo di che
bisogna cercare la fonte. L'analisi di provenienza degli inquinanti è cosa
di una complessità notevole, ne sappiamo qualcosa qui a Taranto con l'Ilva
e le sue "scie chimiche".

Ciao.
Alessandro


Greenpeace Italia - Hai una t-shirt Adidas nel cassetto? Attento alle
sostanze tossichedevo concludere che peacelink si pone sullo stesso piano
di greenpeace?

NESSUNA PROVA DELLE SCIE CHIMICHE?

ma chi scrive ha mai guardato il cielo? ha mai controllato che ciò che
dicono meteorologi di regime CONTRADDICE CIO’ CHE SUCCEDE NEL CIELO?

e le analisi fatte dal CNR cui si riferiscono alcuni comuni dell’EMILIA
ce le dimentichaimo?

chi vuole le puo’ trovare qui

http://scienzamarcia.altervista.org/dossier.html

un po’ ovunque in italia e nel mondo sono state fatte analisi simili ed
i risultati sono tutti concordi

qui invece le analisi del sangue umano contaminato da bario e alluminio

http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/05/terza-persona-nella-golden-valley.html

chi si fa il mineralogramma trova elevate concentrazioni di bario ed
alluminio
provate a farvelo

Sentire parlare di “misteri” quando il 12 agosto TUTTA L’ITALIA E’
STATA COPERTA DALLE SCIE DEGLI AEREI MENTRE I METEO ANNUNCIAVANO VELATURE
NUVOLOSE, fa venire la nausea

qui o la gente RIFIUTA CATEGORICAMENTE DI GUARDARE IL CIELO oppure è in
cattiva fede

tertium non datur

PS: a me non interessa restare unito con chi è complice col suo silenzio
del peggior crimine ambientale mai compiuto sulla terra

From: Alessandro Marescotti
Sent: Friday, August 26, 2011 9:06 AM
To: ecologia at peacelink.it
Subject: R: Re: [ecologia] Hai una t-shirt Adidas nel cassetto? Attento
allesostanze tossiche

Caro Giovanni,
e' proprio cosi'.

Ci sono "scie chimiche" ormai documentate di cui pero' si sa pochissimo in
termini di informazione pubblica.
Quanti sanno che una delle piu' gravi fonti di esposizione cancerogena
nelle citta' e' il benzo(a)pirene?

C'e' chi preferisce seguire campagne che parlano di misteriosi pericoli su
cui magari non c'e' alcuna prova scientifica, nessun esame di laboratorio?

Bene, nessun problema. Ci sono siti e liste specializzate su cui questi
misteri vengono sviscerati con dovizia di particolari.

Ma su questa lista vorremmo dare visibilita' prioritaria a cose su cui non
c'e' il mistero ma una solida documentazione scientifica.

Vorremmo ad esempio che i rischi cancerogeni di certe industrie e di certi
impianti fossero noti e che la proprieta' privata venga "controllata" in
nome dell'interesse sociale.

Sulla lista ecologia di PeaceLink ci piacerebbe discutere anche di questo.

Anche perche' a Taranto i nostri esami di laboratorio li abbiamo fatti
fare, abbiamo scritto degli esposti alla Procura, sono partiti delle
inchieste, sono indagati i vertici della piu' grande acciaieria d'europa e
ora e' documentato che ci siamo mangiati diossina per 50 anni.

Una questione solo locale? Assolutamente no. La nostra diossina - tramite
gli alimenti - e' finita sulle tavole di tutti gli italiani e forse anche
nei campi tramite i fertilizzanti. Se analizzassimo i terreni della
Toscana o dell'Emilia, se facessimo le analisi del sangue di un po' di
persone esposte, emergerebbero dati interessanti.

Taranto e' come la Val di Susa da questo punto di vista. E la questione
dei veleni industriali e' talmente cruciale che appare assolutamente
insufficiente l'attenzione che vi pongono non solo le forze politiche e
sindacali ma molte delle stesse associazioni nazionali ambientaliste.

Con grande fatica argomenti "di nicchia" stanno emergendo.

Oggi su La Stampa a p. 27 c'e' un'inchiesta: "L'estate avvelenata delle
cozze alla diossina".

In questi anni il sito di PeaceLink ha documentato le nostre campagne sui
veleni industriali mentre la lista ecologia ha seguito una sua strada
autonoma. Abbiamo deciso in un incontro di peacelinker di legare piu'
strettamente le nostre liste di discussione alle nostre campagne, fornendo
un taglio e un orientamento piu' preciso che offra ai lettori delle liste
un'informazione privilegiata sugli argomenti per cui PeaceLink si attiva
in prima persona o in appoggio a campagne di altri.

Vorremmo ad esempio che su questa lista ognuno dica da che citta' scrive e
che faccia una ricerca sulla qualita' dell'aria. I dati delle analisi
devono uscire fuori dai cassetti. Anche perche' le paghiamo noi
contribuenti.
Questa campagna di trasparenza e' una strategia di edemocracy. Su questa
strada della cittadinanza attiva e della partecipazione vogliamo
sperimentare questa nostra lista di discussione perche' diventi uno
strumento collaborativo e di condivisione delle lotte sociali per la
salute e per l'ambiente.

Mi scuso per la lunghezza...
Cordiali saluti

Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink


www.peacelink.it


--------------------------------------------------------------------------------

From: Giovanni Malatesta <giovanni.malatesta at villapacinotti.it>
Sender: ecologia-request at peacelink.it
Date: Thu, 25 Aug 2011 23:22:09 +0200
To: <ecologia at peacelink.it>
ReplyTo: ecologia at peacelink.it
Subject: Re: [ecologia] Hai una t-shirt Adidas nel cassetto? Attento alle
sostanze tossiche

Caro Corrado, nessuno nasce senza peccato. Comunque, magliette dell'Adidas
e scie chimiche a parte, siamo permeati dall'inquinamento, e si continuano
a diffondere veleni a più non posso. Vedi la precedente mail di
Alessandro Marescotti, ad esempio. Per quelli di Taranto, ad esempio, sono
le scie chimiche il male minore, in confronto all'inquinamento prodotto
dagli impianti dell'ILVA ... Più riusciamo a combattere uniti e più
possibilità avremo di fermare questa follia che mette a repentaglio le
nostre condizioni di vita e quelle delle generazioni che verranno dopo di
noi.
Giovanni Malatesta

On 24/08/2011 22:59, corrado penna - fisico wrote:
  prescindendo dalla mail interessante e dalla campagna condivisibile, non
si puo’ fare ameno di notare quanto siano ridicoli quelli di
greenpeace che si proccupano delle sostanze tossiche, sembra un po’ di
sentire Berlusconi che lavora sodo per il bene degli italiani
  leggetevi le assurdità che dicono quelli di greenpeace sulle scie
chimiche e capire a che serve questa associazione, denunciare i mali
minori per coprire gli avvelenamenti peggiori




---
Alessandro Marescotti
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