Intervista al Prof. Altieri, Agroecologo - blog.ilgiornale.it: "vi spiego perchè mangiamo pesticidi che....




 
Concordo con Giovanni Malatesta, mi pare un discorso di buon senso. Tutto biologico e subito non è possibile, ma  gradualmente sì, educando i consumatori e  far uscire il biologico dalla nicchia.
Il problema piuttosto è sapere chi sono i piccoli-medi produttori di biologico  dei quali potersi fidare e contemporaneamente rendere pubblici i nomi delle aziende che  irrorano i loro prodotti di pesticidi e/o li alimentano con concimi chimici.
Gli elenchi esistenti di aziende biologiche sono affidabili ? O sono taroccate ?
 
Franco
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Franco BORGHI
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Sent: Monday, August 01, 2011 5:10 PM
Subject: [ecologia] Re: [ecologia] Re: [ecologia] Fwd: Intervista al Prof. Altieri, Agroecologo - blog.ilgiornale.it: "vi spiego perchè mangiamo pesticidi che gli agricoltori usano con i contributi europei che sarebbero destinati al biologico"

Concordo fino a un certo punto con Corrado Penna che concorda fino a un certo punto con Altieri. Premetto che ho un conflitto di interessi in quanto sono un agricoltore biologico. Al tempo stesso, chi mi conosce sa che combatto contro le nocività ambientali, quindi sono perfettamente consapevole che anche se io non dò veleni i veleni mi piovono comunque dal cielo da tutte le fonti inquinanti (non ci sono solo le scie chimiche ...) o dall'acqua delle falde inquinate magari dagli stessi agenti che io evito di dare. Comunque, se sempre più aziende scegliessero il biologico, almeno un rubinetto dei veleni butterebbe un po' meno, e questo certo non è da disprezzare. Che poi ci sia biologico e biologico è un altro discorso e la gente deve essere informata del fatto che non esiste una garanzia assoluta per cui è bene, se possibile organizzarsi in gruppi di acquisto, andare a visitare le aziende produttrici, privilegiare una filiera biologica corta in modo da poter meglio conoscere il produttore e il suo modo di operare ecc. Ma tra una Melinda intrisa di veleni (con un presidente del consorzio direttamente legato a Monsanto) e una mela biologica coltivata in un territorio diverso dalla Val di Non, dove ormai è diventato impossibile fare biologico per la presenza ubiquitaria dei veleni (purtroppo anche nei corpi dei bambini che vi abitano), io preferisco comunque mangiare una mela bio (anche se non è mia e non ho garanzie assolute sulla corretezza del certificatore) ... Giusto essere cauti e non prendere per oro tutto quel che luccica, ma se vogliamo uscire da questo pantano in cui la fanno da padroni i venditori di veleni, non c'è che una strada da scegliere: quella della conversione al biologico del maggior numero di aziende possibile: ma stiamo tranquilli che non sarà una strada facile, perchè è interesse che il biologico resti una nicchia alla portata di pochi, con prezzi gonfiati non certo dai produttori, ma dalle catene distributive, che distribuendo fondamentalmente prodotti convenzionali ed industriali, hanno interesse a mantenere il biologico come mercato di nicchia rivolto ad un target (ho imparato che si dice così) molto specifico e ristretto. Non si può mai buttare il bambino con l'acqua sporca, soprattutto quando l'acqua in questione è molto meno sporca del fiume in cui la gettiamo ...
Cordialmente
Giovanni Malatesta

On 01/08/2011 12.38, corrado penna - fisico wrote:
concordo fino a un certo punto
 
Fino a che punto è utile scegliere il biologico se la gente non è informata adeguatamente che il biologico NON ESISTE PIU’ a causa di
 
a) codex alimentarius che permette di denominare biologici anche cibi trattati
 
b) scie chimiche che avvelenano indifferentemente le coltivazioni biologiche e quelle trattate con prodotti chimici
 
Certo un primo passo verso la consapevolezza, ma è anche vero che i controlli sul cosiddetto biologico spesso non sono affidabili: chi controlla il controllore?
 
 
Sent: Monday, August 01, 2011 12:15 PM
To: Destinatari nascosti:
Subject: [ecologia] Fwd: Intervista al Prof. Altieri, Agroecologo - blog.ilgiornale.it: "vi spiego perchè mangiamo pesticidi che gli agricoltori usano con i contributi europei che sarebbero destinati al biologico"
 
 
Ulteriori commenti ed interventi sull''Intervista al Prof. Altieri, Agroecologo su Il giornale.it
al Link:
http://blog.ilgiornale.it/locati/2011/07/28/vi-spiego-perche-mangiamo-pesticidi/
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Carissimi
 
vi mando la mia intervista sul Giornale.it,  che ha ricevuto moltissimi contatti e diversi commenti, cui ho risposto in forma sintetica
Molta gente finalmente informata a dovere dichiara, come potete leggere sul blog, che da oggi si rivolgerà ai prodotti biologici...
Dobbiamo combattere ogm e pesticidi con le giuste armi del diritto e della scienza comunicata ai politici e giuristi
e individuare varietà italiane con cui affermare il Made in Italy, come 100% coltivato in Italia, unico e inimitabile
100% biologico e 100% OGM free
 
Aprono negozi biologici dappertutto per rispondere alle esigenze dei cittadini informati... che vendano prodotti italiani e non di importazione
Credo che sostenerci sia nell'interesse prioritario del settore biologico italiano e più generale di tutti i cittadini italiani
Muoviamoci subito per non perdere l'occasione...
...è già molto tardi... ma ancora non troppo
i prossimi due anni di PSR regionali e nazionale saranno decisivi per il futuro agricolo italiano.
saluti cari
Prof. Giuseppe Altieri

Studio AGERNOVA - Servizi Avanzati per l'Agroecologia e la Ricerca
Loc. Viepri Centro 15, 06056 Massa Martana (PG)
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