R: [ecologia] Re: [ecologia] Porto Recanati (Macerata), spiaggia libera? Sì di sporcare.....! Vacanza di un giorno sul litorale marchigiano



non ti conosco e, soprattutto ignorq cosa mai ti abbia detto: spero nulla di 
sconveniente ( non è nel mio stile! ) comunque, pur se vivo in una città 
attorniata dal mare e dai miei balconi fioriti, ho la vista su una magnifica 
distesa azzurra,  ( ma la casa nonè a mare ) detesto stare al sole! Sarà colpa 
dell'età perchè , quando ero ragazza, mi abbrustolivo come una salamandra1 A 
tua moglie dì che , fra qualche mese, poi : EVVIVA LA LIBERTA'

----Messaggio originale----
Da: 54giode at gmail.com
Data: 13/07/2011 17.54
A: <ecologia at peacelink.it>, <caterina.regazzi at alice.it>
Ogg: [ecologia] Re: [ecologia] Porto Recanati (Macerata), spiaggia libera? Sì 
di sporcare.....! Vacanza di un giorno sul litorale marchigiano

Ciao sono Giorgio,
ho letto la tua mail, forse
perchè mi sono registrato a
peacelink.
Oltre che simpatica è molto
efficace.
Proprio in questi giorni
ho scritto un articolo in 
tal senso a questo link:

http://www.anoilaparola.it/ultimi-articoli/un-mare-di-rifiuti-legambiente-e-
vas-le-piu-attive

è il sito con cui collaboro.
Magari, se ti va, puoi
intervenire dopo l'articolo
e "denunciare" quello che
ti è successo. Oltre che
segnalare il fatto a
V.A.S.on line.
Scusami se mi permetto,
ma anche mia moglie
sta attraversando il 
periodo di menopausa,
è molto utile aiutarsi
con il Biancospino, ma credo
che queste informazioni già
le conosci.
Un saluto a te e family,

Giorgio





Il giorno 13 luglio 2011 08:15, caterina.regazzi at alice.it <caterina.
regazzi at alice.it> ha scritto:



Porto Recanati (Macerata), spiaggia libera? Sì di sporcare.....! Vacanza di un 
giorno sul litorale marchigiano
  Stamattina, con la gioia nel cuore per essere di fronte a un bel mare, con 
il dolce Paolo al mio fianco, tutti i confort necessari e utili ho pensato che 
al nostro ritorno a casa (a Treia) avrei fatto un bel resoconto. In realtà, in 
questo momento, sono un po' sofferente per la scottatura che mi sono presa e 
quindi meno baldanzosa, ma mi proverò lo stesso.  Era già un po' che covavo 
dentro la voglia del mare, del sole, dell'acqua, dei bagni e soprattutto dello 
iodio. Ultimamente infatti mi sento un po' deboluccia ed ho pensato che questo 
elemento, secondo me un po' carente in Emilia Romagna, mi avrebbe giovato e 
così pure che il sole e i bagni di mare avrebbero forse contribuito 
all'asciugamento anche se impercettibile della mia linea, ormai sempre più 
"fuori moda" forse a causa della scarsa attività fisica e del rallentato 
metabolismo, in conseguenza dell'età.   La bilancia, negli ultimi mesi mi ha 
riservato non poche sorprese, dato che la mia frequentazione di quest'arnese è 
alquanto sporadica e, da una volta all'altra, la differenza è sempre 
notevolmente in più e mai in meno. Le avvisaglie certo le avrei dovute notare 
in quanto gli abiti del mio guardaroba cominciavano già da tempo ad andarmi 
sempre più stretti, per non parlare dei pantaloni. Ormai cerco di indossare 
solo indumenti larghi od estensibili in cui le mie forme "giunoniche" possano 
trovare modo di esprimersi serenamente e non debbano sentirsi represse.  Si 
capirà che sto comunque cercando di accettare la mia trasformazione, mia madre 
e mia nonna erano due donne "panciute" ed io in parte assomiglio a loro, la 
cosa che un po' mi urta è che continuo a metter su ciccia nonostante 
l'alimentazione sana e moderata, ma il metabolismo rallentato della menopausa, 
si sa, è il responsabile dell'allargamento delle forme nella donna matura.  
Paolo, quindi, bontà sua, ha accettato di buon grado di compiere con me questa 
gita, nonostante lui sia per rimanere sempre nel suo metro quadro, ma solo 
purché si andasse alla spiaggia libera, attrezzati di ombrellone, sdraietta, 
con un minimo di cibarie e soltanto mezzo litro d'acqua naturale. Quindi 
stamattina, dopo il cappuccino di rito preso al bar del borgo di Treia, il bar 
dei vecchietti, il più economico in assoluto, ed un'occhiata veloce ai giornali 
(Corriere Adriatico e Resto del Carlino) spulciando le ormai solite notizie 
catastrofiste (ma che paiono o sono sempre più vere), siamo partiti alla volta 
di Porto Recanati.  Dopo circa 40 minuti siamo arrivati sul posto, parcheggiato 
sotto l'ombra di alcuni pini e chiesto ad un'arzilla vecchietta l'accesso per 
la spiaggia libera. Ci siamo caricati di ombrellone, sdraietta, borsa con 
asciugamani e cibarie e ci siamo incamminati prendendo un'altra direzione, e 
sbagliando quindi strada per aver voluto fare di testa nostra, ma di poco... 
(non c'eravamo fidati dell'anziana...).  Approdiamo infine su una spiaggia 
abbastanza grande e con pochissime persone. La spiaggia è formata da minuti 
sassolini e abbastanza sgombra, apparentemente, ma dopo esserci sistemati ci 
siamo dati un'occhiata intorno e avvistiamo alcuni elementi non proprio 
piacevoli: qua e là ammassi di rifiuti, bottiglie vuote di birra, sacchetti di 
plastica dal contenuto misterioso, tracce di fuochi spenti, etc. alle nostre 
spalle un casotto in cemento mezzo diroccato (senza tetto e senza infissi) 
presso cui (all'ombra) sosta un gruppo di stranieri di colore.  Ci sono anche 
alcune sedie di plastica qua e là. Chiedo a due ragazze sdraiate lì dappresso, 
se sono le loro e mi rispondono che no, non sono di nessuno, qualcuno le ha 
portate da qualche bar e le ha abbandonate lì. Ne prendo una e mi ci siedo 
comodamente sopra.  Paolo, dopo circa un'oretta va a fare un sopralluogo 
"fisiologico" in mezzo ai tamerici che formano una piccola pineta dietro la 
spiaggia. Il luogo in distanza appare come un'oasi di ombra dove si potrebbe 
andare a godersi un po' di fresco, ma in breve egli ritorna alquanto inorridito 
riferendo che si tratta di una discarica piena di ogni specie di sozzume, 
lasciato con tutta probabilità da visitatori serali che vi hanno bivaccato, 
mangiando e bevendo di tutto e di più, forse troppo affaticati per portarsi via 
i resti delle loro imprese.  Battuta di Paolo: "Spiaggia libera, si, libera di 
sporcare!"  Mi chiedo se, essendo zona demaniale o comunale, qualche ente 
pubblico non sia responsabile del decoro e della pulizia di questo tratto di 
spiaggia che, altrimenti, sarebbe molto bello.   Ma forse al Comune di Porto 
Recanati interessa di più attirare bagnanti spendaccioni che frequentino la 
serie di stabilimenti balneari, di bar, di ristoranti, in una parola, le 
attività commerciali, numerosissime.... Per il nostro caro ambiente naturale, 
per la nostra buona Madre Terra, degli uccelli, dei pesci, etc. le risorse sono 
difficili da trovare soprattutto di questi tempi.....   E' ovvio che chi compie 
lo scempio, per qualsiasi motivo lo faccia (ignoranza, superficialità, scarsa 
educazione e poca coscienza civica, desiderio di oltraggiare una terra che 
forse non è stata ospitale come si pensava...) non ha giustificazione.  La 
giornata comunque è trascorsa serena, abbiamo consumato il nostro frugale 
pranzetto (e per fortuna era frugale), il vento era corroborante, ma anche 
ingannevole, infatti, verso le 13.30 ci siamo alzati e siamo ripartiti in 
fretta e furia per Treia cominciando a sentire un certo imbambolamento. Il 
viaggio di ritorno fortunatamente è stato breve e senza intoppi, arrivati a 
casa ci siamo fiondati sotto la doccia per rinfrescarci: due gamberi, 
nonostante fossimo stati quasi tutto il tempo sotto l'ombrellone.   Ma che 
estate è senza neanche una piccola scottatura?  Caterina Regazzi    





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Giorgio De Santis