Gentile Amico/a ,
il tema delle energie rinnovabili oggi ha assunto un'importanza cruciale. Per la societa' odierna saper utilizzare le ricchezze che ci giungono dal sole, dal vento, dall'acqua e dalla terra smettendola di dipendere dai combustibili fossili e alleggerendo la nostra impronta ecologica e'¨ la sfida che si pone dinnanzi all'intero
genere umano. Davanti ai nostri occhi ci appare un futuro sostenibile ancora tutto da costruire e immaginarci uno stile di vita diverso e' il compito prioritario della nostra generazione. Saper risparmiare energia oggi e' doveroso nei confronti del nostro Pianeta, oggi sotto pressione dal complesso delle attività umane. ma e' anche conveniente dal punto di vista del portafoglio. Calcoli avanzati affermano che una famiglia media puo' risparmiare sino a 5000 euro l'anno se presta attenzione ai propri consumi. Inoltre gli investimenti in impianti di produzione di energia rinnovabile sono oggi gli unici investimenti convenienti, sicuri e di lungo
periodo. Infine, anche dal punto di vista lavorativo, questo e'¨ pur sempre il settore che negli ultimi anni ha visto una crescita del 600%. Se vuoi saperne di più contatta il Centro Ricerche su Economia, Territorio e Ambiente di Pisa che da tempo si è specializzato su questi temi. Visitando il sito www.scuoladellerinnovabili.it c'è anche una pagina dove offrono consulenza gratuita per gli
interessati. Proprio in questi giorni stanno organizzando un corso residenziale della durata di quattro giorni, aperto a tutti, rivolto a singoli e a famiglie, proprio per chi volesse approfondire i temi del risparmio e dell'efficienza energetica.
Ma torniamo a noi. Dagli approvviggionamenti dipendono delicatissimi equilibri geopolitici , le
relazioni internazionali con i Paesi estrattori e in definitiva il tenore di vita degli utilizzatori finali. Diamo per scontato il nostro attuale livello di vita , ma non facciamo niente per proteggerlo e rafforzarlo. Consideriamo un diritto acquisito il condizionatore d'estate così come il termosifone d'inverno . E se la Russia chiudesse i rubinetti? Se Gheddafi volesse metterci davvero in difficoltà?
Ogni volta che il petrolio rincara ne parlano tutti i giornali e l'argomento e' davvero sulla bocca di tutti . Per saperne di più guarda il video circa a meta' pagina :
Le ultime notizie sull'andamento del costo della vita, in Italia e in Europa dicono che l'inflazione è in ripresa a causa dei prezzi dei prodotti petroliferi ed energetici, in perenne ascesa.
Non è tempo di aspettarci cambiamenti di rotta dal Governo, dobbiamo muoverci spontaneamente di nostra iniziativa per poter influire nelle micro come nelle macro decisioni. Dobbiamo attuare noi stessi, nelle nostre case, il cambiamento che vorremmo vedere nel mondo. LA VIA D'USCITA C'È. Si chiama risparmio e efficenza energetica. Si chiama auto-produzione da fonti rinnovabili. Grazie a queste soluzioni si potrebbero "spegnere" numerose mega-centrali inquinanti e si potrebbe migliorare la nostra bilancia commerciale. E mettere i pannelli in casa, ridurre gli sprechi e aumentare l'efficienza
è una soluzione alla portata di tutti, sia per le dimensioni degli impianti che per i costi.
Ci sono semplici metodi e accorgimenti che con pochi euro di investimento, ci evitano bollette ben più salate.
PUOI SCOPRIRE COME VISITANDO IL SITOWWW.SCUOLADELLERINNOVABILI.IT e partecipando alla Summer School che abbiamo organizzato a Pisa dal 23 al 26 Settembre 2010 ****************************** ****************************** ** Le nostre case sono dei veri colabrodo, specie quelle con più di qualche lustro alle spalle. Se vuoi smettere di perdere migliaia di euro ogni anno, se vuoi smettere di consumare risorse e denaro, diventa anche tu rinnovabile.
Ci sono case fatte con i principi della bioarchitettura che riescono a dimezzare i consumi enegetici. Ci sono costruzioni bioclimatiche che non consumano una sola goccia di petrolio.
Per sapere come fare, iscriviti alla prima Summer School aperta a tutti che parla di questo: vai al sito www.scuoladellerinnovabili.it/
Iscriviti a RESIDENZE SOLARI 2010 per CAPIRE come rendere la tua casa intelligente, come gestire meglio i consumi, come evitare le perdite e, se lo vorrai, come investire in questo settore, l'unico che avrà una crescita sicura nei prossimi anni.
Per iscriversi bastano due minuti, si può fare tutto anche online dalla famosa pagina : Per ulteriori informazioni non esitare a contattarci al numero 3281898803 o scrivendoci a info at scuoladellerinnovabili.it . Siamo disponibili a qualsiasi ora del giorno. Cordialmente Beniamino Altezza Presidente del Centro Ricerche CRETA www.scuoladellerinnovabili.it
P.S. : puoi liberamente inoltrare questo messaggio a quegli amici che, secondo te, sarebbero interessati al tema dell'ambiente, dell'economia e dello sviluppo sostenibile nel suo complesso. Puoi anche ripubblicarlo nei siti, blog o social network che frequenti per diffondere sempre piu' la coscienza ecologica e per instillare la necessita' e l'urgenza di darsi da fare sin da subito. --- Gio 2/9/10, Peppe <pulicane at fastwebmail.it> ha scritto:
Da: Peppe <pulicane at fastwebmail.it> Oggetto: [ecologia] Fwd: Com. n° 10 - 30/8/2010 - Mov. naz. Stop al Consumo di Territorio A: ecologia at peacelink.it Data: Giovedì 2 settembre 2010, 19:40
com preghiera di diffusione: Comunicato n° 10/2010 del 30 Agosto 2010 - Movimento nazionale Stop al Consumo di
Territorio
Cara Amica e Caro Amico, l'appuntamento di Sarzana (Sabato 18 e Domenica 19 Settembre) per la seconda assemblea nazionale del nostro Movimento è ormai alle porte. Vi proponiamo il programma, in forma sintetica e ancora suscettibile di qualche aggiornamento, e a seguire un breve documento "politico", attraverso il quale intendiamo sottolineare alcuni punti che a Sarzana dovremo necessariamente affrontare per dare un compiuto senso al bisogno di futuro di Stop al Consumo di Territorio:
Programma: SABATO 18 Settembre
ore 11/13: Laboratori specifici (30 minuti cad.):
1. Come si misura il consumo di territorio con Google Maps, interattivo (Marco Pagani) 2. Come calcolare l' "impronta alimentare", cioè l'estensione di terreno agricolo necessario ai nostri attuali consumi (Marco Pagani)
3. Questione demografica e consumo di territorio (Rientrodolce) 4. L'importanza dei paesaggi da un punto di vista psicologico (Antoine Fratini)
ore 14/17,30: Plenaria Senza interventi preordinati, tranne introduzione a cura di Domenico Finiguerra, Gino Scarsi e/o Alessandro Mortarino. Ci si iscrive a parlare al momento, come a Cassinetta di Lugagnano nel Gennaio 2009. I "nomi illustri" ci aiutano a facilitare i lavori ed assumere decisioni operative.
ore 17,30/19,30: Miglioramenti organizzativi Movimento Stop al Consumo di Territorio:
1. Comunicazione 2. Campagne Locali
3. Mappe ore 21/24: Proiezioni documentari ("Il suolo minacciato" di Nicola Dall'Olio, "A Nord Est" di Milo Adami e Luca Scivoletto e "Camminamare Liguria" di Riccardo Carnovalini e Elisa Nicoli) + Spettacoli teatrali/lezioni artistiche per le vie di Sarzana (Teatro e Natura/Lorenza Zambon) + dibattito con gli autori de "La Colata"
DOMENICA 19 Settembre ore 9/11: Argomenti tematici:
1. Energie Rinnovabili (Fotovoltaico a terra + Eolico) 2. Crescita verticale delle città (grattacieli, torri ecc.)
3. Capannoni agricoli
ore 11/14: plenaria e decisioni
A seguire: 1. Obiettivo Liguria (incontro fra Comitati, Associazioni, Movimenti liguri a difesa del paessaggio e dell'ambiente)
2. Spazi liberi
Preghiamo tutti Voi di segnalarci via mail la conferma della Vostra presenza a Sarzana, onde preparare al meglio la disponibilità delle sale.
E invitiamo tutti a far girare il programma delle due giornate di Sarzana tra le vostre mailing list, gli amici, i conoscenti, i simpatizzanti ...
Sul sito web nazionale trovate, inoltre, l'elenco delle strutture ricettive di Sarzana e dintorni, dove Vi sarà possibile pernottare: http://www.stopalconsumoditerritorio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=72&Itemid=37.
Considerazioni per Assemblea di Sarzana
Senza bisogno di ripercorrere nei dettagli quanto è stato sviluppato dal nostro Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio dal Dicembre 2008 ad oggi, crediamo sia doveroso puntualizzare alcuni aspetti, che proviamo a sintetizzare in forma assoluta:
- Nel 2008 nessuno dei promotori aveva chiaro lo sviluppo che la nostra iniziativa avrebbe potuto assumere. Allora, il gruppo piemontese di Langhe, Roero e Monferrato e il gruppo lombardo di Cassinetta di Lugagnano e dintorni avevano una necessità: esprimere un grido – forte - che consentisse alla grande problematica del consumo di suolo e territorio di uscire dalle nebbie e divenire uno dei grandi temi della politica ambientale, sociale ed economica del nostro paese. Offrendo parallelamente, da subito, un esempio concreto: quello del piano regolatore/piano territoriale del piccolo comune di Cassinetta di Lugagnano. (Non che il tema fosse “nuovo” - da lustri innumerevoli soggetti avevano sparso ovunque a piene mani i semi dell’avviso/monito: stiamo divorandoci il futuro - ma forse mai prima di allora era detonato un
monito/appello così netto: fermiamo l’erosione dei suoli fertili e boschivi) … Ci preoccupammo di scrivere un breve, semplice, forse emotivamente intenso “Manifesto”. Lo lanciammo via posta elettronica a centinaia di persone sensibili che risposero immediatamente e con entusiasmo decretarono la loro adesione alla campagna nazionale per lo stop al consumo di territorio e, contemporaneamente, al Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio. Un Movimento che non esisteva ancora e che noi stessi non avevamo assolutamente ancora preso in considerazione di fondare ! Nel giro di pochi giorni, preso atto della sorprendente reazione scatenatasi, ci impegnammo a formalizzare l’avvio della campagna e del relativo Movimento, dando vita ad un sito web nazionale, a forme di comunicazione interna ed esterna, a momenti di formazione ed informazione, iniziative locali e nazionali, nascita di “nodi” locali , supporto a gruppi/comitati specifici e
molto altro.
- Nel Gennaio 2009, proprio a Cassinetta di Lugagnano, ci radunammo per la nostra prima ed estemporanea assemblea nazionale: circa 300 persone, accomunate da una grande voglia di “fare”. Si decise di procedere rapidamente per far penetrare la campagna nazionale ovunque e si decise che un Movimento era necessario: senza colore politico, senza organigrammi, senza formalizzazioni, senza denari.
- Nel Novembre 2009, fu necessario, dopo mesi di dibattito aperto, avviare una “campagna nella campagna” dedicata alla piaga degli impianti fotovoltaici su terreni liberi/agricoli, tema fino a quel momento solo sfiorato come problema di stringente importanza ed attualità. Anche in questo caso, il tema divenne poi nevralgico e, dopo forti “frizioni” iniziali, è ora argomento che vede l’ambientalismo italiano, forze culturali, Organizzazioni agricole e migliaia di amministratori locali arroccati sulle nostre posizioni.
- Pare, dunque, che il nostro modo di agire (che io stesso ho più volte definito “naif”, con una punta di orgoglio …) si stia rivelando un buon metodo per ottenere visibilità concreta senza altri risvolti reconditi. E, pertanto, crediamo l’assemblea seconda della nostra vita debba porsi alcune domande “alte” e offrire risposte alla medesima altezza.
- La prima domanda è: è necessario un Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio o è più che sufficiente l’esistenza di una campagna nazionale per lo stop al consumo di territorio ? Non è argomentazione di “lana caprina”: se vogliamo un Movimento, dobbiamo ora deciderlo e, di conseguenza, dobbiamo dotarlo di una vera organizzazione, di coordinamenti e di strumenti basilari. Fino ad oggi ci siamo affidati al “volontariato” ed alle competenze di alcuni di noi: Domenico Finiguerra, innanzitutto, ma anche del gruppo piemontese, che ha finora garantito il coordinamento nazionale e la gestione (sempre più complessa ed impegnativa) della segreteria nazionale. Negli ultimi anni si sono strutturate in Italia alcune importanti Reti a salvaguardia del Territorio (quella di Asor Rosa in Toscana, di Salzano e Cacciari in Veneto, nelle Marche,
in Lombardia): crediamo sia necessario far sì che queste realtà non siano scollegate dalla nostra campagna nazionale e riteniamo sia auspicabile che queste Reti regionali assumano decisamente la figura di riconoscimento locale delle nostre istanze e rappresentino dunque in modo inequivocabile il coordinamento territoriale della campagna nazionale. Se ciò non è ancora avvenuto (nonostante i rapporti ottimi tra tutti noi e la piena condivisione di obiettivi ed aspettative) significa forse che la “struttura-Movimento” viene vissuta come una possibile gabbia per le realtà regionali ? In tal caso, il proseguimento della sola campagna nazionale (e la soppressione del Movimento nazionale) potrebbe garantire le necessarie tranquillizzazioni e sarebbe sufficiente creare un agile coordinamento tra i rappresentanti di ogni nucleo regionale per tarare al meglio la campagna nazionale stessa e delegare ad ogni Rete regionale tutte le attività, interventi,
scelte relative al territorio regionale di riferimento. Una struttura, insomma, assai simile al modello del Forum nazionale dei Movimenti per l’Acqua. Parallelamente, occorrerebbe richiedere a tutte le Reti regionali e a tutti i Comitati/Gruppi attivi sull’intero territorio italiano di dare una seconda adesione alla nostra campagna nazionale ed aggiungere al fianco della propria denominazione anche il logo della campagna e una dicitura del tipo: Anche noi aderiamo alla campagna nazionale Stop al Consumo di Territorio e promuoviamo una nuova cultura ambientale…
- La seconda domanda è: se pensiamo che il Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio sia indispensabile, vogliamo allora dargli una forma definita ? Per rendere più agevole questo eventuale passaggio, il gruppo piemontese che attualmente gestisce la segreteria nazionale raggiunge Sarzana fornendo da ora le proprie “dimissioni”: dopo un anno e mezzo abbondante (e proprio per evitare che il nostro Movimento possa “sclerotizzarsi” nelle sue figure di responsabilità e coordinamento) crediamo sia giunto il momento, se si vorrà dare continuità al Movimento nazionale, di farsi da parte e favorire la responsabilizzazione di un vero gruppo di coordinamento, rappresentativo di tutte le Regioni e di tutte le competenze necessarie ad un lavoro così corposo. Tra i punti nevralgici da affrontare, anche (e non ultimo) il dilemma
già più volte sfiorato: vogliamo costituirci in forma legale ? Sotto forma di Associazione ? Chiedendo una piccola quota di iscrizione annuale ai nostri iscritti ? Rimborsando i costi vivi affrontati dai singoli volontari ? Particolare attenzione andrà riservata all’aspetto della comunicazione esterna: l’attenzione che i media nazionali ci stanno riservando ci impongono un programma di comunicazione strutturato, periodico, documentale.
Attendiamo le considerazioni di tutti Voi.
Un abbraccio, Domenico Finiguerra, Alessandro Mortarino, Gino Scarsi per Segreteria nazionale Movimento Stop al Consumo di Territorio
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