Basso livello culturale: massima causa dei problemi






Che il generale livello culturale si sia notevolmente abbassato negli ultimi decenni è cosa risaputa e sulla quale penso tutti ci troveremmo d'accordo. Non indaghiamo ora sulle cause ma limitiamoci a notare qualcosa di molto importante: un livello culturale più basso non è prerogativa solo di gente che ci sta antipatica o lontana da noi ma dobbiamo riconoscere che ormai affligge un po' tutti noi. Per la qual cosa dobbiamo fare attenzione alle iniziative che avviamo perché molto probabilmente, a meno di uno studio e riflessione prolungato, varranno meno di niente, faranno più danni che altro.


Ad esempio è semplicemente criminale difendere il territorio senza specificare che questo va difeso, SI', da imprese private ed Enti Pubblici con tutto noi stessi, perché questi grandi gruppi ogni volta che si muovono fanno seri danni. Contestualemente va però riaffermato il sacro inalienabile diritto per ogni essere umano a vivere sulla terra, perché questa gli è di vitale valore. Trattasi di un diritto che nasce con la persona stessa e non può essergli tolto pena la sua alienazione da ciò che gli ha dato la vita e lo sostiene: la terra.

E' criminale difendere il territorio senza ribadire che l'essere umano ha pieno diritto di vivere sulla terra e nessun politico si può permettere di toglierglielo. Per questo diritto, per la terra sulla quale vivere, sono state combattute quasi tutte le guerre ed ancora oggi i popoli si massacrano quotidianamente per pochi chilometri quadri di terra sulla quale desiderano insediarsi e vivere. E' criminale avviare iniziative in difesa dell'ambiente, territorio e paesaggio senza badare a rispettare l'essere umano ed uno dei suoi primari diritti.

Quando leggiamo notizie come queste:

"I Boscimani restano a secco. La Corte del Botswana, con la sentenza emessa il 21 luglio scorso, nega agli indigeni il diritto all’acqua: non possono accedere al pozzo presente nelle loro terre né scavarne uno nuovo all’interno della Central Kalahari Game Reserve (Ckgr), una delle regioni più aride del mondo e da sempre la loro casa. Una vera e propria condanna a morire di sete - denuncia Survival International - nell’intento di costringere gli indigeni ad abbandonare le loro terre, sulle quali sono in gioco interessi minerari e turistici."

http://www.galileonet.it/articles/4c4d8b0f6381906f6c000001

troviamo puntuale conferma che gli editti emessi in difesa dell'ambiente sono metodicamente usati per cacciare i più deboli da terre che poi vengono arraffate dai più forti, dai più potenti e ricchi.

Anche in Italia, dall'Abruzzo alla Toscana, ormai quasi ovunque, i più deboli vengono nei fatti cacciati dalle loro stesse terre in favore dell'industria del turismo o di altro tipo di sfruttamento. E l'Europa intera, facendo copia ed incolla di leggi fatte col culo, sta ovunque alienando l'essere umano dalla sua madre terra.


Quindi: ben vengano iniziative in difesa del territorio, ambiente e paesaggio. Io stesso son dieci anni che promuovo la:

Celebrazione del Nostro Territorio
http://www.hyperlinker.com/cnt/

e son perfino riuscito a far sì che il Gran Sasso abbia un giorno dell'anno ad esso dedicato. Eccone raccontata la storia:

http://hyperlinker.com/abruzzo/gransasso_0.htm

Ma grossi guai e futuri pentimenti se contestualmente non riaffermiamo il diritto di ogni donna ed uomo di vivere sulla terra.

D'altro canto, perché fare iniziative che procurano più male che bene, perché compiere dei crimini, quando le cose possono essere fatte bene con soltanto un po' d'attenzione e premura in più?


Danilo D'Antonio