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Sent: Monday, December 28, 2009 5:52 PM
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Ai tempi di oggi andrebbe così .... 25 dicembre 2009
Ai membi della
Giunta Esecutiva, del Comitato Direttivo e Scientifico ISDE Italia
Aug !
Aug ! Auguri ...!
Ai tempi di oggi andrebbe così .... 25 dicembre
2009
"Trovato neonato in una stalla - La polizia e i servizi sociali
indagano"
"Arrestati un falegname e una minorenne"
BETLEMME,
GIUDEA - L'allarme è scattato nelle prime ore del mattino, grazie alla
segnalazione di un comune cittadino che aveva scoperto una famiglia accampata in
una stalla.
Al loro arrivo gli agenti di polizia, accompagnati da
assistenti sociali, si sono trovati di fronte ad un neonato avvolto in uno
scialle e depositato in una mangiatoia dalla madre, tale Maria H. di Nazareth,
appena quattordicenne.
Al tentativo della polizia e degli operatori
sociali di far salire la madre e il bambino sui mezzi blindati delle forze
dell'ordine, un uomo, successivamente identificato come Giuseppe H. di Nazareth,
ha opposto resistenza, spalleggiato da alcuni pastori e tre stranieri presenti
sul posto.
Sia Giuseppe H. che i tre stranieri, risultati sprovvisti di
documenti di identificazione e permesso di soggiorno, sono stati tratti in
arresto.
Il Ministero degli Interni e la Guardia di Finanza stanno
indagando per scoprire il Paese di provenienza dei tre clandestini. Secondo
fonti di polizia i tre potrebbero infatti essere degli spacciatori
internazionali, dato che erano in possesso di un ingente quantitativo d'oro e di
sostanze presumibilmente illecite.
Nel corso del primo interrogatorio in
questura gli arrestati hanno riferito di agire in nome di Dio, per cui non si
escludono legami con Al Quaeda.
Le sostanze chimiche rinvenute sono state
inviate al laboratorio per le analisi.
La polizia mantiene uno stretto
riserbo sul luogo in cui è stato portato il neonato.
Si prevedono
indagini lunghe e difficili.
Un breve comunicato stampa dei servizi
sociali, diffuso in mattinata, si limita a rilevare che il padre del bambino è
un adulto di mezza età, mentre la madre è ancora adolescente. Gli operatori si
sono messi in contatto con le autorità di Nazareth per scoprire quale sia il
rapporto tra i due.
Nel frattempo, Maria H. è stata ricoverata presso
l'ospedale di Betlemme e sottoposta a visite cliniche e
psichiatriche.
Sul suo capo pende l'accusa di maltrattamento e tentativo
di abbandono di minore. Gli inquirenti nutrono dubbi sullo stato di salute
mentale della donna, che afferma di essere ancora vergine e di aver partorito il
figlio di Dio. Il primario del reparto di Igiene mentale ha dichiarato oggi in
conferenza stampa: "Non sta certo a me dire alla gente a cosa deve credere, ma
se le convinzioni di una persona mettono a repentaglio - come in questo caso -
la vita di un neonato, allora la persona in questione rappresenta un rischio
sociale. Il fatto che sul posto siano state rinvenute sostanze stupefacenti non
migliora certo il quadro. Sono comunque certo che, se sottoposte ad adeguata
terapia per un paio di anni, le persone coinvolte - compresi i tre trafficanti
di droga - potranno tornare ad inserirsi a pieno titolo nella
società."
"Pochi minuti fa si è sparsa la voce che anche i contadini
presenti nella stalla potrebbero essere consumatori abituali di droghe. Pare
infatti che affermino di essere stati costretti a recarsi nella stalla da un
uomo molto alto con una lunga veste bianca e due ali sulla schiena (!), il quale
avrebbe loro imposto di festeggiare il neonato.
Un portavoce della
sezione antidroga della questura ha così commentato: "Gli effetti delle droghe a
volte sono imprevedibili, ma si tratta senz'altro della scusa più assurda che io
abbia mai sentito da parte di tossicodipendenti".
Roberto
Romizi
Fonte A. P. Caputi
[Sono state eliminare la parti non
di testo del messaggio]