Urcionio a Viterbo e Treja a Calcata - Da valle dell´Eden a parcheggio... - Con lettera al soprintendente Costantino Centroni



Cari amici, ieri 21 maggio, inizio della stagione del Cavallo, ho sentito l'impulso di riprendere il discorso dell'Urcionio e del Treja. Ero rimasto talmente impressionato dall'idea che a Viterbo esistesse un fiume,   nel
dopoguerra  interrato e la spianata usata recentemente come posteggio,   che non ho potuto fare a meno di notare un parallelismo di come spesso l'uomo travolge la natura. La stessa cosa avvenne a Calcata con la creazione artificiale di piazza Roma,  una vallata riempita di terriccio e sassi e
resa agibile per l'accesso di mezzi.  Mi sono anche ricordato del bellissimo racconto di Etain Addey sui fiumi intubati di Londra, l'acqua che fece vivire e prosperare ridotta a fogna. Leggete dunque la memoria della mia recente visita a Viterbo e la lettera che scrissi un'altro 21 maggio di 8 anni  fa
al soprintendente Costantino Centroni, sul crudele destino della Calcata
ottocentesca trasformata in un lurido parcheggio.

Cari saluti, Paolo D'Arpini

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/05/21/urcionio-a-viterbo-e-treja-a-calcata-%e2%80%93-da-valle-dell%e2%80%99eden-a-parcheggio%e2%80%a6-con-lettera-al-soprintendente-costantino-centroni/

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