"No pasaran..." - No ai talebani vegetariani, no ai talebani da macelleria - Comunicato Alimentare Laico -



Riccardo Forte vuole defilarsi dalla lista di European Consumers,  ma lo invito a ripensarci: “Non dargliela vinta ai talebani vegetariani... ”
Paolo dimostra senza dubbio di conoscere la differenza tra promuovere una filosofia di vita ed imporre una morale, e infatti dice cose che, anche se non sempre condivise, sono certamente meritevoli di attenzione. Infatti non è a lui che mi riferivo lamentandomi per la petulanza dei fautori del vegetarianesimo.

Tuttavia non posso non constatare che questa mailing list ha ormai quasi completamente perduto la sua originaria natura di luogo di discussione e confronto, di agorà virtuale, per trasformarsi in un pulpito permanentemente occupato dal clero animalista-vegetarianista e neomillenarista. Lo spazio per esprimere idee e posizioni diverse da quelle propalate da questa cupola sacerdotale è ormai quasi completamente esaurito, per cui la presenza di uno come me risulta totalmente priva di utilità. Per queste ragioni ho deciso di dis-iscrivermi dalla mailing list. Da questo momento potrete discettare indisturbati "ad libitum" dei vostri argomenti preferiti, dalle scie chimiche al diritto di voto a cani e gatti. Io non interferirò più con i vostri deliri.

Riccardo Forte

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Riccardo ricordi il vecchio detto “chi si ritira dalla lotta…”?  – Meglio ancora, ti ricordi il coro dei negri sulla spiaggia che invocano “Riccà nun ce lassà, Riccà nun ce lassà” nel mitico film con Manfredi e Sordi “Riusciranno i nostri eroi a trovare il loro amico misteriosamente scomparso in Africa?”- Ti invito a restare nella mailing list di European Consumers  perché se vai via tu allora me ne debbo andare anch’io, mica posso stare solo con i talebani vegetariani…

C’è una storia in India  sulla capacità del cigno (Hamsa), che è il veicolo simbolico del Creatore,  di bere il latte nell’oceano primordiale scansando l’acqua, fai altrettanto pure tu… perché andarsene quando puoi scegliere, perché andarsene quando puoi ribattere, in questa lista di European Consumers c’è libertà d’opinione, esprimi anche tu la tua, come hai sin’ora fatto con saggezza e moderazione, mica è necessario che si formi una cricca uniforme… i liberi pensatori hanno il coraggio di stare in mezzo ad altri liberi pensatori, che la pensano diversamente da loro. Se vai da quelli che la pensano come te e basta allora hai fatto l’ennesimo partitino.  Riccardo, Riccardo….. guarda cosa mi scrive un’amica che si definisce “onnivora”:
Ciao, Paolo D’Arpini

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In questi giorni mi sta venendo una certa intolleranza all'uso del pc. Penso che farò delle pause........

Interessante e molto (non del tutto) vera la lettera dello scrittore anonimo:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/05/03/ancora-sul-vegetarismo-sugli-animali-e-sulla-dieta-naturale-dell%e2%80%99uomo%e2%80%a6-e-sul-diritto-di-esprimere-le-proprie-opinioni/

Mi piacerebbe sapere da dove prendono le loro informazioni queste persone che parlano come se tutti gli allevatori fossero dei delinquenti che non pensano altro che al profitto senza vergognarsi di avvelenare l'umanità. Ci sono delle normative molto precise che riguardano l'allevamento degli animali in termini di benessere, alimentazione, uso di farmaci e altre sostanze, ecc. e in questo settore ci può essere chi non le rispetta,  come in tutti i settori lavorativi (vedi problemi sicurezza sul luogo di lavoro). Ma, lasciamo perdere..... quello che vorrei ribadire è che il mondo va come va e non sta a me giudicare, perché l'uomo pensa prima di tutto al "suo" benessere e la scelta vegetariana può essere si, sintomo di sensibilità per le problematiche ambientali, ma tutto sommato è abbastanza comoda e ne so qualcosa io che ho avuto una figlia vegetariana per tre anni e quindi per non perdere troppo tempo in cucina lo sono stata anch'io..... vai al supermercato o al mercato e invece di fermarti al banco della macelleria o dei salumi, ti fermi a quello dell'ortofrutta o dei prodotti confezionati (ci sono tutte quelle bellissime zuppe già mescolate con cereali e legumi....) ed è anche più gustosa.

È  più difficile fare di ogni scelta che ha risvolti commerciali una scelta consapevole sui risvolti ecologici, etici, sociali, ecc. che comporta. Esempio: una volta ho visto nella vetrina di negozio una giacca che mi piaceva, di una marca tra l'altro straconosciuta e famosa per la robustezza ad un prezzo ragionevole, la provo e non mi stava un gran che, ma già che c'ero ho guardato l'etichetta...... made in vietnam...Se mi fosse stata bene non so se l'avrei lasciata lì perché era stata fabbricata sicuramente da persone che lavorano in condizioni di sfruttamento. Ho fatto notare la cosa alla titolare del negozio che ha alzato le spalle dicendo: cosa vuole, è così per tutto! e le scarpe? non ne parliamo neanche, forse è meglio comprare delle scarpe in cuoio, fatte da pelli di bovine allevate e macellate nel rispetto delle normative sul benessere dell'allevamento, del trasporto e della macellazione, anche se le concerie (di cui non so nulla) credo siano tra le industrie più inquinanti.

Mi fermo qui  anche se di esempi ce ne sarebbero a tonnellate.
Insomma credo che tutti dovremmo guardare  un po' di più alle implicazioni che i nostri comportamenti sottendono.... senza che il nostro ego ne abbia a gonfiarsi troppo........ non si può avere rispetto della vita animale e non avere rispetto per le scelte degli altri essere umani (quando sono "scelte" e quando non sono scelte si può e si deve solo tollerare l'inconsapevolezza), facendo in modo di diffondere quelle che secondo noi sono idee giuste e sperando che ci sia nel tempo il maggior numero possibile di persone a condividerle. e poi, come riporta giustamente l'anonimo: per cambiare il mondo, bisogna cambiare se stessi....
Saluti onnivori....

Caterina Regazzi


http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/05/05/riccardo-forte-si-defila%e2%80%a6-dalla-lista-di-european-consumers-ma-lo-invito-a-ripensarci-%e2%80%9cnon-dargliela-vinta-ai-talebani-vegetariani-%e2%80%9d/
Allegato Rimosso