I: N° 4 - Cronache , commenti, testimonianze ufficiali.... sul Circolo Vegetariano di Calcata, con chicche storiche su Francesco Rutelli e Michele Serra



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Siamo giunti al 1991, con la fondazione del Comitato per Calcata Viva, del Punto Verde, sezione Lega per l'Ambiente, etc. (vedi precedente rassegna e articoli sull'archivio storico del Corriere della Sera: archiviostorico.corriere.it/1992/maggio/04/articoli_del_04_maggio_1992.html - 163k - ed anche: archiviostorico.corriere.it/1992/gennaio/08/articoli_del_08_gennaio_1992.html - 171k - ) cominciammo a lavorare seriamente alla vivibilità di Calcata.

Nel frattempo giunse anche la proposta per la valorizzazione dell'area falisca che prese la forma di un importante convegno da noi organizzato, tenutosi il 16 marzo 1991 presso la Sala Consiliare del Comune Calcata, con la partecipazione di Fulco Pratesi, Paolo Portoghesi, Francesco Rutelli.

A parte le riprese televisive puntate sui relatori famosi, tutto il materiale culturale confluì in un numero speciale del nostro Bullettin (vedi nota della Biblioteca di Civita Castellana: bibliotecacomunalecivitacastellana.blogspot.com/2008/11/vuoto-14.html - 56k -), con le relazioni degli intervenuti.

Quasi contemporaneamente veniva organizzato un mercatino dei prodotti naturali locali, proprio davanti alla sede del Circolo, al quale parteciparono numerosi produttori agricoli di Calcata, Faleria e Mazzano. Molto divertimento, belle foto e grandi bevute all' aperto. Ecco cosa diceva il Corriere di Viterbo a questo proposito.

Un mercatino dal sapore antico per i frutti della Valle del Treja -
Il Circolo Vegetariano, di concerto con le associazioni ambientaliste dell'area falisca, organizza un mercatino dei prodotti naturali della valle del Treja. In segno di buon auspicio la manifestazione si terrà in prima apertura al centro storico di Calcata, l'1 aprile 1991, e si sposterà negli altri paesi della valle con un calendario a rotazione. L'idea è quello di creare un mercato itinerante con i prodotti ricavati dall'agricoltura pulita. Il primo appuntamento, come dicevamo, è fissato a Calcata che è un modesto paesino dal punto di vista di popolazione e struttura urbana, ma è un grande centro culturale e di valorizzazione ambientale dal punto di vista delle iniziative. Il Circolo Vegetariano, che già da sette anni si occupa di agricoltura biologica ed allevamento di bestiame con sistemi naturali, promuove questa manifestazione per far sapere quanto sarebbe bello se la nostra terra tornasse ad essere trattata con amore e dedizione. Una foglia di insalata pulita vale molto di più di un cespo irrorato da sostanze chimiche. 22.3.91 - Il Corriere di Viterbo.

 

Vorrei qui inserire alcune dichiarazioni fatte a quel tempo dall'on. Francesco Rutelli, quando era ancora un "verde", riportate da Francesco Zozi.

"E' importante la proposta dell'estensione del parco che sempre più può diventare una politica globale come valore e come atteggiamento culturale. Non si deve guardare al parco con la sola visione di sviluppo locale. C'è bisogno, in un hinterland come quello di Roma, di un esteso polmone ambientale e di un dato di confronto per un indirizzo di sviluppo proprio sui valori naturali. Occorre una integrazione dei bisogni che porti a ricostruire la vita secondo i ritmi naturali. Perciò lo sviluppo agricolo va inteso in questo senso e così lo slancio culturale e turistico. Dobbiamo ricevere da Roma non più sconfitte. Ma dare alla città la reale dimensione  della vita in tutte le sue componenti".  Aprile 1991 - La Gazzetta della Flaminia

A parte il politichese... Peccato che tali buoni propositi non siano stati realizzati, dal buon Francesco, nel suo duplice mandato come sindaco di Roma e come parlamentare e ministro e leader PD. Mentre invece sono state da lui avvalorate diverse attività finte ecologiche, artistiche costruite (vedi opera boschetto...), che non hanno nulla a che vedere con la naturalezza e con la tutela dell'habitat. Grazie comunque a Francesco Zozi abbiamo almeno una rara testimonianza di come a volte si passa dalle parole ai fatti.

Ora, per una comprensione allegorica, riporto un breve estratto di una 'terza pagina' di Alberto Vaccaro che parla dei Falisci e della loro storia con Roma.

Alla riscoperta dell'antica civiltà dei Falisci A pochi chilometri da Roma, su un territorio di circa 400 kmq, compreso fra i monti Cimini ed il Tevere, si nasconde un inestimabile tesoro archeologico costruito da visibili tracce dell'antico popolo dei Falisci, che diede origine tra il quinto ed il terzo secolo a.C. ad una particolare quanto poca conosciuta civiltà. Questo gruppo etnico infatti pur schiacciato dall'influenza culturale e sociale degli Etruschi e dei Romani, riuscì a mantenere per oltre tre secoli caratteri propri, differenziandosi per lingua e tradizione. La leggenda narra che quando nel 241 a.C. i Romani assediarono il caposaldo dei Falisci, Faleri Veteres, i cui resti si possono ammirare nei pressi di Civita Castellana, un maestro condusse fuori dalle mura di cinta i suoi allievi per offrirli in ostaggio a Camillo, il quale spregiando quel vile lo fece trascinare legato nella sua città dagli stessi innocenti fanciulli. I Falisci presi d'ammirazione per quel gesto, decisero di versare un'annata di paga all'esercito romano ottenendo in cambio la libertà ed il permesso di ricostruire un nuovo centro, lontano dal primo, spostato verso la pianura, che prese il nome di Faleri Novi.  23 aprile 1991 - Il Giornale d'Italia

Si fa presto a capire la verità, basti pensare al riscatto pagato ed alla 'permissione' di costruire una nuova città (abbandonando la vecchia capitale arroccata sul tufo e difendibilissima) in mezzo ad una pianura, senza mura poderose, sulla quale passava l'importante arteria -ormai romana- della Via Amerina. Di argomenti simili a questo, sulla storia dei Falisci e sull'analisi del loro habitat, durante tutto l'anno se ne parlò molto, grazie anche ad una nuova pubblicazione "Tuscia Press" diretta da Antonio Mannino, alla quale io collaborai coscienziosamente assieme ad un altro amico di Ronciglione, Ennio La Malfa. In questo periodo cominciarono a diventare frequenti anche le menzioni e gli interventi su Cuore di Michele Serra.

 

Non mangiateveli  - Il circolo vegetariano VV.TT. (che sta per Vivi Vegetariano, Tornerai Trappista ?) di Calcata, splendido paesino sospeso nel vuoto in provincia di Viterbo, gestisce un servizio di pensione estiva per animali erbivori che non possono essere lasciati soli durante le vacanze: oche, papere, conigli, colombelle e gallinnacci. Chi sta in zona, dunque, invece di metterli al forno con le patate, prima di partire, può portarli dagli amici del VV.TT. che li custodiranno assolutamente gratis e soprattutto, essendo vegetariani (e trappisti), danno garanzie di non mangiarseli.   29.4.91 – Cuore

In verità venne una signora, molto per bene, da Modena o Bologna per consegnarci una papera che non poteva più stare nel suo giardino. Purtroppo la nobiltà del pennuto, in questo caso, non la salvò dalla prima volpe che capitò da queste parti. Peccato. Oltre alle papere ci siamo ripetutamente interessati del salvataggio di beni archeologici di Calcata e dei centri vicini organizzando una serie di incontri, dibattiti, conferenze sulla salvaguardia dei centri storici dell'agro falisco e sul come riabitarli in modo vivo...

A la prochaine... Vostro affezionato, Paolo D'Arpini
www.circolovegetarianocalcata.it