“Tre ragazze del Caucaso si uniscono agli uomini in cammino…” - Massimo Bonfatti descrive il progetto di pace per il Caucaso e Paolo D’Arpini invita tutti nel “Piccolo Caucaso” di Calcata alla Fiera Arti Creative 2009
- Subject: “Tre ragazze del Caucaso si uniscono agli uomini in cammino…” - Massimo Bonfatti descrive il progetto di pace per il Caucaso e Paolo D’Arpini invita tutti nel “Piccolo Caucaso” di Calcata alla Fiera Arti Creative 2009
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- Date: Sun, 1 Feb 2009 14:16:57 +0100 (CET)
Tamara (Ossezia del Nord), laureata in psicologia sta svolgendo il dottorato in psicologia dei conflitti; Liuba (Inguscezia) è laureanda in giurisprudenza ed ha già svolto praticantato per i diritti civili presso la sede Memorial di Nazran; Laura (Cecenia), laureata in campo agronomico, sta studiando da giornalista presso il giornale indipendente Caucasus Times. Per tutte e tre è la prima esperienza all'estero. Durante la permanenza verranno svolti corsi di educazione alla pace con l'apprendimento di metodologie per la gestione dei conflitti interetnici ed interreligiosi; affiancheranno, inoltre, Mondo in Cammino nelle attività 2009 previste per il Caucaso del Nord e tutte tese ad implementare la strategia del "confidence building" in quelle aree conflittuali e non ancora pacificate d'Europa. Fra le attività: l'accoglienza interetnica ed interreligiosa di minori (musulmani e cristiani ortodossi) provenienti dal Distretto del Prigorodni, una delle zone più tese di tutto il Caucaso; la realizzazione della Fabbrica della Pace a Tarskoe, villaggio poco distante da Beslan, abitata dalle due etnie osseta ed inguscia e divise nella stessa comunità; la campagna "generazione senza mine" per i minori ceceni vittime di mina; la realizzazione del progetto editoriale "Caucaso, frammenti di pace", ecc. Al loro ritorno in patria a dicembre 2009, saranno (ognuna nella propria repubblica) inserite in un progetto di crescita locale per la negoziazione ed il dialogo fra le etnie presenti, progetto per il quale Mondo in Cammino si recherà ad aprile direttamente in Caucaso per la creazione delle strutture di gestione. Grazie per l'attenzione! Massimo Bonfatti http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=47.0 TUTTI FIGLI DI NOÉ, a partenza da quel Caucaso, centro del mondo, limite geografico e mistico fra l'Europa e l'Asia. La parola Caucaso ha un notevole rimando evocativo, affascinante e tragico nel contempo. Caucaso, una parola che in russo suona "Kavkaz". In arabo, invece, "Qaf, "Qabh", "Qabk" (la forma più moderna e completa è "Quqaz"). Questo termine deriva dalla radice semitica "qf", che significa "fine", "estremità", "compimento". Già per gli antichi navigatori fenici questo termine indicava l'estremo limite settentrionale delle terre abitate, ed il "Paese di Qaf" era per loro il luogo dove dimorava la divinità più antica, Baal-Qafon. Il "Paese di Qaf" è appunto il Caucaso. Gli Armeni diedero a questo nome la forma "Kafaz". Anche i Persiani ritenevano che il "Paese di Qaf" fosse il limite estremo del mondo, anche se sapevano che al nord di esso c'erano altre terre. Una convenzione quale limite "mitico" e non geografico. Il Caucaso, questa vasta regione montuosa che occupa lo spazio compreso tra il Mar Nero ed il Mar Caspio, è una delle aree culturalmente più antiche e complesse del mondo ed occupa un posto di rilievo nell'immaginario europeo, di derivazione sia biblica che classica. Si pensi all'avventura degli Argonauti in cerca del Vello d'Oro, in Colchide, o ancora al titano Prometeo, incatenato su un'alta vetta del Caucaso per aver osato sfidare la collera degli dèi. Narra una leggenda che Dio, distribuendo a piccole manciate le lingue qua e là sulla terra, inciampò nel Caucaso e ne rovesciò un bel mucchio. Gli arabi chiamavano il Caucaso la Montagna delle Lingue. Plinio era stupito: "Ce n'erano oltre trecento!". "Basta accendere una pipa e puoi attraversare centinaia di mondi diversi", dicevano i viaggiatori russi del Caucaso. Ma il Caucaso è anche il luogo in cui, dice la Bibbia, si fermò l'Arca di Noè. Ciò conferma che il Caucaso è sacro nelle antiche tradizioni perché è il luogo dove è rinata l'Umanità dopo la catastrofe del Diluvio, e dove ha mosso i primi passi verso la civilizzazione (o la ricivilizzazione?) grazie al fuoco donatole da Prometeo. Quando l'Arca si arenò, apparve l'arcobaleno e Noè mandò una colomba per verificare se effettivamente il diluvio fosse finito e ci fosse terra ferma attorno. La colomba tornò con un ramoscello d'olivo nel becco. Allora Noè con i suoi figli scese dall'arca: cominciò a diffondersi la sua stirpe di cui tutti facciamo parte. ------------ Appendice su Calcata, ecovillaggio poliglotta e policentrico caucasico di fatto… Leggendo le caratteristiche del Caucaso e delle sue popolazioni non ho potuto fare a meno di vedervi una similitudine con l'esperimento di commistione culturale e sociale in corso a Calcata. Nell'antichità Calcata era abitata dai Falisci un popolo che parlava in latino ma scriveva in etrusco, poi nel medioevo mantenne la peculiarità di paese isolato con proprie strette tradizioni, oggi Calata è ripopolata da persone di provenienza spuria, nelle sue stradine si sentono parlare tutte le lingue, inoltre funge da ponte culturale fra Roma e la Tuscia. Insomma Calcata è un piccolo Caucaso nel Lazio, persino nel parco del Treja ormai imperano i cinghiali caucasici… Ecco allora, proprio stamattina che le tre ragazze caucasiche giungono in Italia, mi è venuta l'idea di invitare loro e gli "uomini in cammino" di Massimo Bonfatti ad un rendez vous di condivisione socioculturale sul tema della multietnicità e della convivenza pacifica. L'incontro potrà avvenire durante la Fiera Arti Creative che si svolge a Calcata dal 28 marzo al 5 aprile 2009. Questo è il mio invito! Paolo D'Arpini – Coordinatore Fiera Arti Creative di Calcata
Arrivano il 1° febbraio 2009 in Italia tre ragazze dal Caucaso del Nord per un progetto di educazione al volontariato e alla pace. Le ragazze, ventiduenni, sono state invitate da Mondo in Cammino, organizzazione di volontariato accreditatasi come Organizzazione di accoglienza del Servizio Volontario Europeo. Partner del progetto sono il Centro Servizi delle provincia di Vercelli ed il coordinamento per il Caucaso Settentrionale dell'ONG russa Memorial. Lo stage delle ragazze si svolgerà a Vercelli e durerà 10 mesi.
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