Martedì ore 20,45 Olà Medea ,III° appuntamento LA CITTA' DELL'UOMO-LOVETECH



l'Associazione Culturale T.I.R. TeatroInRivolta presenta
LA CITTA' DELL'UOMO – IV EDIZIONE
LOVETECH l'amore al tempo della tecnologia
progetto e direzione artistica di Lucia Falco

Maison Musique, via Rosta 23, Rivoli (TO)
biglietto unico 10 euro inizio spettacolo ore 20,45

martedì 9 dicembre 2008
 OLA' MEDEA!
Ipotesi di trasformazione e adattamento scenico alla vita, da Euripide

 compagnia g.b.studio
con il patrocinio del Consolato Generale del Brasile a Roma
diretto da Gianluca Bottoni, con Leila Daianis, Silvia Mai e Michele A. Arcaroli

"A questa gente, ho insegnato a parlare (..) a pensare, vedere, comprendere, buttare per aria, amare, escogitare, sospettare del male, considerare tutto (..) perché portavo sulla scena le cose solite, quelle che ci capitano, in mezzo a cui viviamo". Euripide nelle Rane di Aristofane

Medea, protagonista dell'omonima tragedia greca messa in scena da Euripide nel 431 a.C, costituisce uno dei personaggi più celebri del mondo classico, per forza drammatica, complessità e espressività. Medea è un personaggio sui generis nella rappresentazione teatrale ellenica: non ha un antagonista, come nelle altre tragedie, al contrario gli altri personaggi si muovono attorno a lei, che domina la scena. La sua è una mente scissa, contenente due figure contrastanti - quasi che Euripide conoscesse le più recenti indagini psicologiche! – ulteriore caratteristica che la rende uno dei personaggi più moderni della drammaturgia classica. Il carattere di conflittualità dominante in Medea, il tema del doppio e del contrasto hanno stimolato il regista Gianluca Bottoni a rivedere il personaggio adattandolo all'epoca presente. Medea è interpretata su questo palcoscenico da Leila: transessuale piena di vita vissuta e da vivere, venuta dal nordest del mondo in un gioco di affettività familiari mancate. Medea-Leila è una neo-donna forte e pronta ad adattarsi alla sorte, a cambiare rotta, a rifare la valigia per continuare a rinnovarsi e a raccontare la sofferenza, il distacco, l'esilio e la differenza che allenano nella vita di tutti i giorni le donne di tutti i tipi, gli esseri umani di tutti i tipi…tutti i tipi di Medea! La Medea di Bottoni è la vita che rifiuta la violenza, l'esistenza vissuta al di là di una linea che la divide da una società che non la accetta, che non la comprende o che la tollera, facendo finta di niente.

"La diversità è la base del teatro. Oggi è vissuta come una inquietante condizione che non deve farci dimenticare che essa è ciò su cui il teatro ha sempre lavorato. Chi fa del teatro la propria vita deve saper lavorare sulla propria diversità. La deve esplorare, tesserla, trasformandola da divisoria che sembra, in un ricamo prezioso, attraverso il quale gli altri possono guardare, e ciascuno possa scoprire le proprie visioni."
Spesso ripenso a questo postulato di qualche anno fa, letto nei libri di formazione al "mestiere"e che sento molto vicino, per fermarmi sul verbo, "tessere". Sento raccontare Leila, l'attrice transessuale con cui voglio fare Medea, che mi parla del suo paese in Brasile fatto di regole semplici, terrene, basiche e magiche al tempo stesso… poi inizia il viaggio, dovuto alla siccità e si arriva nel nostro mondo liquido, moderno, fatto di tante strade. Leila mi ha confidato che si è sentita due volte straniera: nel proprio corpo prima e nel nostro mondo poi, da esule. Ecco allora la naturalezza di poter/dover fare una Medea, la nostra Medea transessuale, neo donna! E come tutte le creature sensibili Medea è infelice, ferita, ma è anche una donna con mille risorse, con la voglia di ricominciare ogni giorno. La salvezza sta nel conoscersi e nell'accettarsi per percepire che nel mondo esiste un'infinita mutazione naturale di forme che si intrecciano nella vita come in una tessitura."
Gianluca Bottoni






Al termine dello spettacolo si terrà un dibattito dal titolo "Oltre lo specchio", dal nome del progetto del Gruppo Abele che si propone di accogliere e sostenere nel percorso di transizione le persone transessuali, fornendo loro aiuto per l'inserimento sociale e lavorativo. Interverranno Ornella Obert (giurista, responsabile dello Sportello Giuridico Inti e dello Sportello Oltre lo specchio) e l'Avvocato Francesco Zagarese del Foro di Torino (esperto di normativa italiana in materia di rettificazione di attribuzione di sesso)


Info – Prenotazioni TeatroinRivolta
Tel/fax +39 0122 647656 +39 338 3189085
9,30 – 12,30 / 15,30 –18,30
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