BRINDISI FRA DANNI E DONI



BRINDISI FRA DANNI E DONI
L'Enel afferma che i terreni nei pressi del suo nastro trasportatore non
sono inquinati e si oppone all'ordinanza con la quale il Sindaco di
Brindisi ha vietato la coltivazione nell'aree interessate. Il 12 novembre
si è tenuto presso la prefettura un "tavolo" per l'esame della questione e
per tentare di dare risposte ai coltivatori che a seguito del rilevato
inquinamento dei citati terreni e della conseguente ordinanza del Sindaco
si sono trovati privati del reddito necessario per il mantenimento delle
loro famiglie. C'è stato in questo incontro un intervento dell'Assessore
Regionale alle Risorse agroalimentari Enzo Russo che avrebbe fatto
riferimento ad una non meglio precisata interpretazione del centro ricerche
CRA mettendo in forse le analisi di Sviluppo Italia. Non è chiaro a che
cosa di concreto si sia riferito l'assessore Russo ma è invece per noi
chiarissimo che l'ordinanza del Sindaco è stata emessa sulla base dei
risultati di accertamenti, sicuramente non di parte, che hanno messo in
rilievo contaminazioni di metalli estremamente tossiche. A tale incontro ne
è seguito un altro pare anch'esso  senza scelte risolutive ed adeguate al
caso. S'impone perciò l'esigenza di fare in materia la dovuta chiarezza e
di adottare in ogni caso misure rivolte a restituire sicurezza e serenità
ai lavoratori colpiti e all'intera cittadinanza.
In questo preoccupante contesto si inserisce una sorprendente notizia che
abbiamo appreso in occasione della cerimonia di riapertura della Cattedrale
dopo lunghi lavori di restauro. Durante la cerimonia l'Arcivescovo
monsignor Talucci ha ringraziato l'Enel per avere tale ente, in risposta ad
una sua domanda, fatto dono del finanziamento di alcuni lavori affermando
che alla sua sollecitazione «è corrisposta una pronta, gentile e generosa
risposta, data come segno del rapporto tra l'Enel e la città di Brindisi».
Una notizia che ci induce a porre qualche interrogativo. Perché l'Enel, di
fronte ai danni subiti dagli agricoltori invece di chiudersi in una
pregiudiziale difesa, non si fa carico della grave situazione venutasi a
creare? Perché l'Enel, così sensibile nel favorire i restauri della
cattedrale, non lo è altrettanto nel trarre le doverose conclusioni dalla
motivata ordinanza sindacale? Perché il rapporto dell'Enel con la città,
che l'Arcivescovo sembra considerare positivo, non induce tale ente, nel
caso gravissimo dei lavoratori danneggiati e in generale per la tutela
della salute dei cittadini, a rivedere le sue politiche produttive secondo
le richieste formulate dalle istituzioni locali e da tutte le forze
politiche?
"Timeo danaos et dona ferentes" (temo i greci anche quando portano doni):
un verso virgiliano che torna alla memoria a fronte delle campagne
promozionali dell'Enel e delle sue generose donazioni. Un invito alla
prudenza e ad una approfondita e complessiva valutazione della pesante
situazione di Brindisi e dei comportamenti di quanti svolgono nella nostra
città ruoli di responsabilità politica, economica e produttiva con scelte
che toccano interessi e diritti vitali dei cittadini. Una valutazione che
ci induce, in quanto componenti di questa comunità, a non accettare, per
minimo che possa essere il peso di questo nostro gesto, il dono che l'Enel
avrebbe inteso fare alla città contribuendo ai lavori di restauro della
Cattedrale.
Brindisi, 17 novembre 2007
Michele Di Schiena, Enrico Favuzzi, Doretto Marinazzo, Fabio Protopapa,
Giorgio Sciarra