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I: Salviamo lo stagno di Seregno e la piccola fauna che vi abita
- Subject: I: Salviamo lo stagno di Seregno e la piccola fauna che vi abita
- From: "Simone Bonanomi" <simone at abolizionecaccia.it>
- Date: Sun, 13 May 2007 23:03:52 +0200
- Importance: Normal
Ricevo e Giro Simone Bonanomi - LAC --------------------- Per favore inoltrate a parenti ed amici questa petizione. Aiutaci a salvare una piccola ma importante zona umida della Brianza inviando al comune di Seregno una mail o un fax con il testo della petizione che trovate sul sito http://batmania.interfree.it/ dedicato al laghetto di San Carlo Grazie WWF Italia - Sez. Groane Seregno - Laghetto San Carlo: i motivi di un NO all'interramento Storia del laghetto, foto della zona umida e della fauna minore osservata, testo della petizione da inviare al comune cliccando su http://batmania.interfree.it/ Nelle scorse settimane la stampa locale ha dato notizia della decisione dell'Amministrazione Comunale di Seregno di procedere all'interramento del laghetto posto nel parco Falcone e Borsellino, quartiere San Carlo. La sezione locale del WWF, che già da qualche tempo stava osservando e studiando quel particolare tipo di ecosistema umido, perfettamente integro nonostante i continui atti vandalici di cui è fatto oggetto (nelle acque dello stagno è stato immesso di tutto!) ha immediatamente contattato il Comune e successivamente scritto una lettera - protocollata in data 19 aprile u.s. - per rappresentare i motivi che, invece, sono alla base della nostra posizione per la salvaguardia di questo particolare ambiente. Innanzitutto il laghetto, o meglio stagno voluto e realizzato dalla precedente amministrazione seregnese, lasciato poi a se stesso nonostante un ottimo impianto costruttivo, è divenuto nel tempo non già "un incubatoio di larve di zanzare" come qualcuno, non competente in materia, vorrebbe sostenere, ma un habitat ideale per diversi esemplari di anfibi quali rospi smeraldini e rane verdi, di insetti acquatici tra cui alcuni coleotteri e gerridi, chiocciole, libellule, nonché un luogo di sosta per alcuni aironi cenerini osservati nelle primissime ore del mattino. E queste presenze già costituiscono semmai motivo per valorizzare l'ecosistema del laghetto, collocato in un territorio che ha ormai perso uno degli habitat tipici della nostra pianura. Inoltre, la Legge Regionale n. 33/77, che tutela la fauna minore, vieta qualsiasi tipo di intervento soprattutto nel periodo riproduttivo degli anfibi, quale è per l'appunto questo. Ancora, nel laghetto sono presenti specie di flora anch'esse tutelate dalle vigenti normative (es. Tipha sp.) e vi hanno trovato posto anche alcuni animali esotici tra cui pesci e tartarughe palustri. Il sito rappresenta anche un luogo ove altri animali selvatici possono trovare di che abbeverarsi per tutto l'anno: tra gli altri, uccelli e pipistrelli. Questi ultimi costituiscono degli importanti insettivori diurni e notturni, in particolare i pipistrelli che, come dovrebbe essere ormai ben noto viste le campagne informative degli ultimi anni, si cibano con anche più di 3000 zanzare per notte! La presenza di alcuni pesci e di anfibi nel laghetto costituisce un motivo per cui le larve di zanzare non riescono a sopravvivere, larve che per contro trovano ospitalità nei bidoni d'acqua ferma utilizzati per gli orti o in qualsiasi altro luogo in cui l'acqua ristagni senza pericolo di presenze fameliche (sottovasi non svuotati, tombini, depositi vari di rottame ecc.). Durante le ore di osservazione abbiamo anche potuto constatare come il luogo, pur infestato di rifiuti gettati da persone incivili, rappresenti un punto importante di sosta per coloro che utilizzano il parco come momento di svago: in tanti ci hanno dichiarato il loro dispiacere per lo stato d'incuria in cui versa il laghetto e per gli atti di vandalismo di cui è fatto oggetto, dichiarandosi disponibili per azioni di recupero dello stesso. La nostra Associazione, per tutti i motivi di cui sopra, ha pertanto preso ufficialmente contatto con l'Amministrazione chiedendo di ritirare la delibera dell'interramento e, contestualmente, un incontro urgente al fine di esaminare le modalità concrete per il recupero dell'area interessata. Un'adeguata sorveglianza del luogo - che costituirebbe anche il segnale di una reale presenza dell'Amministrazione in una zona periferica della città - unita agli indispensabili lavori di pulizia (che avrebbero dovuto già essere svolti periodicamente come lo sono le opere di manutenzione ordinaria del verde) può portare ad un radicale mutamento dell'attuale situazione del laghetto, consentendogli di venire ad assumere un ruolo d'importanza oltre che naturalistica anche didattica: pensiamo infatti alle possibilità per le varie associazioni del territorio d'utilizzare l'area per momenti educativi, ricreativi e simili. La nostra Associazione si è dichiarata disponibile ad una fattiva collaborazione con l'Amministrazione perché non vada perso, per sola negligenza, un ecosistema inizialmente progettato dall'uomo ma che si è poi completato naturalmente. Per aderire all'iniziativa "No all'interramento del laghetto di S. Carlo" promossa dal WWF, e per rimanere aggiornati sui futuri eventi, inviare una e-mail all'indirizzo groanewwf at yahoo.it Per scaricare la petizione da inviare al comune di Seregno cliccare http://batmania.interfree.it/images/petizione%20laghetto%20SCarlo.pdf
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