I: Salviamo lo stagno di Seregno e la piccola fauna che vi abita



Ricevo e Giro
Simone Bonanomi - LAC
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Per favore inoltrate a parenti ed amici questa petizione.

Aiutaci a salvare una piccola ma importante zona umida della Brianza
inviando al comune di Seregno una mail o un fax con il testo della petizione
che trovate sul sito http://batmania.interfree.it/ dedicato al laghetto di
San Carlo
Grazie
WWF Italia - Sez. Groane

Seregno - Laghetto San Carlo: i motivi di un NO all'interramento

Storia del laghetto, foto della zona umida e della fauna minore osservata,
testo della petizione da inviare al comune cliccando su
http://batmania.interfree.it/
Nelle scorse settimane la stampa locale ha dato notizia della decisione
dell'Amministrazione Comunale di Seregno di procedere all'interramento del
laghetto posto nel parco Falcone e Borsellino, quartiere San Carlo.
La sezione locale del WWF, che già da qualche tempo stava osservando e
studiando quel particolare tipo di ecosistema umido, perfettamente integro
nonostante i continui atti vandalici di cui è fatto oggetto (nelle acque
dello stagno è stato immesso di tutto!) ha immediatamente contattato il
Comune e successivamente scritto una lettera - protocollata in data 19
aprile u.s. - per rappresentare i motivi che, invece, sono alla base della
nostra posizione per la salvaguardia di questo particolare ambiente.
Innanzitutto il laghetto, o meglio stagno voluto e realizzato dalla
precedente amministrazione seregnese, lasciato poi a se stesso nonostante un
ottimo impianto costruttivo, è divenuto nel tempo non già "un incubatoio di
larve di zanzare" come qualcuno, non competente in materia, vorrebbe
sostenere, ma un habitat ideale per diversi esemplari di anfibi quali rospi
smeraldini e rane verdi, di insetti acquatici tra cui alcuni coleotteri e
gerridi, chiocciole, libellule, nonché un luogo di sosta per alcuni aironi
cenerini osservati nelle primissime ore del mattino. E queste presenze già
costituiscono semmai motivo per valorizzare l'ecosistema del laghetto,
collocato in un territorio che ha ormai perso uno degli habitat tipici della
nostra pianura. Inoltre, la Legge Regionale n. 33/77, che tutela la fauna
minore, vieta qualsiasi tipo di intervento soprattutto nel periodo
riproduttivo degli anfibi, quale è per l'appunto questo. Ancora, nel
laghetto sono presenti specie di flora anch'esse tutelate dalle vigenti
normative (es. Tipha sp.) e vi hanno trovato posto anche alcuni animali
esotici tra cui pesci e tartarughe palustri. Il sito rappresenta anche un
luogo ove altri animali selvatici possono trovare di che abbeverarsi per
tutto l'anno: tra gli altri, uccelli e pipistrelli. Questi ultimi
costituiscono degli importanti insettivori diurni e notturni, in particolare
i pipistrelli che, come dovrebbe essere ormai ben noto viste le campagne
informative degli ultimi anni, si cibano con anche più di 3000 zanzare per
notte! La presenza di alcuni pesci e di anfibi nel laghetto costituisce un
motivo per cui le larve di zanzare non riescono a sopravvivere, larve che
per contro trovano ospitalità nei bidoni d'acqua ferma utilizzati per gli
orti o in qualsiasi altro luogo in cui l'acqua ristagni senza pericolo di
presenze fameliche (sottovasi non svuotati, tombini, depositi vari di
rottame ecc.). Durante le ore di osservazione abbiamo anche potuto
constatare come il luogo, pur infestato di rifiuti gettati da persone
incivili, rappresenti un punto importante di sosta per coloro che utilizzano
il parco come momento di svago: in tanti ci hanno dichiarato il loro
dispiacere per lo stato d'incuria in cui versa il laghetto e per gli atti di
vandalismo di cui è fatto oggetto, dichiarandosi disponibili per azioni di
recupero dello stesso.
La nostra Associazione, per tutti i motivi di cui sopra, ha pertanto preso
ufficialmente contatto con l'Amministrazione chiedendo di ritirare la
delibera dell'interramento e, contestualmente, un incontro urgente al fine
di esaminare le modalità concrete per il recupero dell'area interessata.
Un'adeguata sorveglianza del luogo - che costituirebbe anche il segnale di
una reale presenza dell'Amministrazione in una zona periferica della città -
unita agli indispensabili lavori di pulizia (che avrebbero dovuto già essere
svolti periodicamente come lo sono le opere di manutenzione ordinaria del
verde) può portare ad un radicale mutamento dell'attuale situazione del
laghetto, consentendogli di venire ad assumere un ruolo d'importanza oltre
che naturalistica anche didattica: pensiamo infatti alle possibilità per le
varie associazioni del territorio d'utilizzare l'area per momenti educativi,
ricreativi e simili. La nostra Associazione si è dichiarata disponibile ad
una fattiva collaborazione con l'Amministrazione perché non vada perso, per
sola negligenza, un ecosistema inizialmente progettato dall'uomo ma che si è
poi completato naturalmente.
Per aderire all'iniziativa "No all'interramento del laghetto di S. Carlo"
promossa dal WWF, e per rimanere aggiornati sui futuri eventi, inviare una
e-mail all'indirizzo groanewwf at yahoo.it
Per scaricare la petizione da inviare al comune di Seregno cliccare
http://batmania.interfree.it/images/petizione%20laghetto%20SCarlo.pdf