070427_Brindisi non può più aspettare



RIGASSIFICATORE: LA CITTA' NON PUO' PIU' ATTENDERE
Brindisi non può più aspettare. Una città sconvolta dagli scandali messi a
nudo da inchieste giudiziarie che dimostrano come la vicenda del
rigassificatore ed altri tortuosi affari (legati anche  al traffico del
carbone per le centrali) affondino le loro radici nelle corruzioni e nel
malaffare. Una città che sulla spinta di un forte movimento d'opinione ha
ritrovato se stessa e la sua dignità; una città che con l'intero territorio
provinciale si è finalmente avviata sulla strada di progetti in grado di
farla uscire dalla crisi alla quale era stata condannata da politiche
fallimentari; questa città non può essere ancora lasciata nel limbo di
interventi riparatori prima negati (dal governo Berlusconi) e poi
ripetutamente annunciati (dal governo Prodi) ma che contro ogni buon senso
tardano a prendere corpo.
Nella Conferenza dei Servizi del 22/03/07 è stata unanimemente riconosciuta
la illegittimità dell'autorizzazione alla costruzione del rigassificatore
ed è stata chiesta l'apertura del procedimento di autotutela per
l'annullamento dell'autorizzazione medesima previa la convocazione di una
Conferenza decisoria dei Servizi. Ma a distanza di oltre un mese da tale
incontro dobbiamo constatare gli stessi ritardi registrati nelle fasi
precedenti. Dobbiamo quindi rilevare che tutto è fermo contro ogni buon
senso mentre la Brindisi LNG (alias British Gas) annuncia che la
costruzione del rigassificatore sta subendo solo un rallentamento e sarà
ultimata entro il 2010. Un atteggiamento questo irrispettoso e provocatorio
a fronte dell'esito della citata Conferenza dei Servizi, degli sconcertanti
sviluppi dell'inchiesta giudiziaria con conseguenti arresti e sequestro del
cantiere, delle inosservate prescrizioni del Ministero dell'Ambiente e
della Regione Puglia per la bonifica dell'area e della recente sentenza del
TAR di Lecce che ha definito inutile e sostanzialmente inesistente il
provvedimento autorizzativo precisando che nessun indennizzo sarebbe dovuto
alla Brindisi LNG per il ritiro di tale provvedimento.
Siamo di fronte ad una situazione intollerabile che arreca ulteriori danni
alla nostra comunità bloccandone la ripresa ed il rilancio. Chiediamo
perciò ancora una volta un immediato provvedimento di sospensione
amministrativa dei lavori e, a seguito della prescritta procedura di
autotutela, l'annullamento dell'autorizzazione a suo tempo concessa dal
momento che a questo punto una Valutazione d'Impatto Ambientale postuma non
potrebbe in alcun caso emendare l'autorizzazione medesima dagli altri vizi
di illegittimità (mancata preventiva consultazione delle popolazioni
interessate) e di eccesso di potere (falsa rappresentazione dei presupposti
sulla base dei quali è stato emesso il provvedimento contestato).
Brindisi, 27 aprile 2007

Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti-TerraNostra, Fondazione "Dott.
Antonio Di Giulio", Fondazione "Prof. Franco Rubino", A.I.C.S., ARCI,
Circolo ACLI Brindisi, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina
Democratica, Comitato per la Tutela dell'Ambiente e della Salute del
Cittadino, Comitato cittadino "Mo' Basta!", Comitato Brindisi Porta
d'Oriente.