Inopportuna anticipazione di una polpetta avvelenata?





BRINDISI RIGASSIFICATORE:

Inopportuna anticipazione di una polpetta avvelenata?

Secondo quanto riferisce la stampa locale il senatore Eupreprio Curto, con
una delegazione di AN, avrebbe incontrato il consigliere economico del
Presidente Prodi, Francesco Boccia, il quale avrebbe affermato che il
Ministro per lo Sviluppo Economico Bersani dovrebbe fra qualche giorno
riferire al Presidente della Regione Vendola le decisioni del Governo sulla
questione del rigassificatore a Brindisi. Sempre secondo il senatore Curto
l’on.le Bersani – a detta del dott. Boccia - dovrebbe esprimersi a favore
della Valutazione d’Impatto Ambientale al di fuori della conferenza dei
servizi.

Le notizie informali e le stranezze nella vicenda del rigassificatore non
finiscono mai. Ci sorprende invero per la sua inopportunità l’asserita
anticipazione della decisione governativa il cui contenuto, in caso di
conferma, sarebbe assolutamente inaccettabile. Abbiamo infatti
ripetutamente affermato, e da ultimo con un documento approvato a
conclusione della grande manifestazione popolare del 28 ottobre scorso, che
la strada da seguire è un’altra: il Governo dovrebbe intimare subito alla
British Gas la sospensione dei lavori e mettere la società costruttrice di
fronte alla scelta di concordare con l’Esecutivo e la Regione la “rinuncia”
all’originario progetto anche a fronte di possibili contropartite oppure,
in caso di rifiuto da parte della LNG, di dover prendere atto, a seguito di
un regolare procedimento di “autotutela”, del ritiro dell’autorizzazione
per vizi di legittimità (violazioni di legge a partire dalla mancanza di
VIA) e anche di merito (nuova ed appropriata valutazione dell’interesse
pubblico).

Vorremmo intanto capire quali potrebbero essere, in ipotesi, gli atti
amministrativi che dovrebbero far seguito ad una Valutazione d’Impatto
Ambientale espletata fuori dalla riapertura del procedimento. Di fronte ad
un responso di compatibilità ambientale il Governo confermerebbe
l’autorizzazione a suo tempo concessa non tenendo in alcun conto
l’incompatibilità sociale dell’impianto per come democraticamente ritenuta
dalle Amministrazioni locali e dalla Regione Puglia con atti deliberativi
approvati all’unanimità dai rispettivi Consigli e per come in varie forme
denunciata dalle popolazioni interessate? E di fronte ad una VIA di segno
negativo potrebbe il competente Ministro ritirare il provvedimento
autorizzativo senza percorrere a ritroso la procedura a suo tempo seguita
comprensiva della convocazione della conferenza dei servizi? O questi sono
interrogativi che le competenti sedi non si pongono per intuibili ed amare
ragioni?

Il ricorso ad una Valutazione d’Impatto Ambientale senza neppure la
convocazione della conferenza dei servizi sarebbe invero un assurdo
amministrativo, un provvedimento improprio, un operazione di facciata
destinata a concludersi con le rituali “prescrizioni” e con la sostanziale
conferma del provvedimento autorizzativo. Abbiamo già detto e ribadiamo che
una tale scelta aggiungerebbe al danno le beffe e sarebbe una “polpetta
avvelenata” che respingeremmo con sdegno denunciando all’opinione pubblica
dell’intero Paese l’iniquo trattamento riservato alla nostra comunità in
violazione, peraltro, di precisi impegni assunti da autorevoli esponenti
del centrosinistra durante la recente campagna elettorale.

Brindisi, 01 dicembre 2006

Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti-TerraNostra, Fondazione “Dott.
Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum
ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Comitato per la Tutela
dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato spontaneo cittadino
“Mo’ Basta!”, Cobas, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.