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Inopportuna anticipazione di una polpetta avvelenata?
- Subject: Inopportuna anticipazione di una polpetta avvelenata?
- From: "No al rigassificatore Brindisi" <giancanuto at email.it>
- Date: Sat, 2 Dec 2006 15:43:47 +0100
BRINDISI RIGASSIFICATORE: Inopportuna anticipazione di una polpetta avvelenata? Secondo quanto riferisce la stampa locale il senatore Eupreprio Curto, con una delegazione di AN, avrebbe incontrato il consigliere economico del Presidente Prodi, Francesco Boccia, il quale avrebbe affermato che il Ministro per lo Sviluppo Economico Bersani dovrebbe fra qualche giorno riferire al Presidente della Regione Vendola le decisioni del Governo sulla questione del rigassificatore a Brindisi. Sempre secondo il senatore Curto l’on.le Bersani – a detta del dott. Boccia - dovrebbe esprimersi a favore della Valutazione d’Impatto Ambientale al di fuori della conferenza dei servizi. Le notizie informali e le stranezze nella vicenda del rigassificatore non finiscono mai. Ci sorprende invero per la sua inopportunità l’asserita anticipazione della decisione governativa il cui contenuto, in caso di conferma, sarebbe assolutamente inaccettabile. Abbiamo infatti ripetutamente affermato, e da ultimo con un documento approvato a conclusione della grande manifestazione popolare del 28 ottobre scorso, che la strada da seguire è un’altra: il Governo dovrebbe intimare subito alla British Gas la sospensione dei lavori e mettere la società costruttrice di fronte alla scelta di concordare con l’Esecutivo e la Regione la “rinuncia” all’originario progetto anche a fronte di possibili contropartite oppure, in caso di rifiuto da parte della LNG, di dover prendere atto, a seguito di un regolare procedimento di “autotutela”, del ritiro dell’autorizzazione per vizi di legittimità (violazioni di legge a partire dalla mancanza di VIA) e anche di merito (nuova ed appropriata valutazione dell’interesse pubblico). Vorremmo intanto capire quali potrebbero essere, in ipotesi, gli atti amministrativi che dovrebbero far seguito ad una Valutazione d’Impatto Ambientale espletata fuori dalla riapertura del procedimento. Di fronte ad un responso di compatibilità ambientale il Governo confermerebbe l’autorizzazione a suo tempo concessa non tenendo in alcun conto l’incompatibilità sociale dell’impianto per come democraticamente ritenuta dalle Amministrazioni locali e dalla Regione Puglia con atti deliberativi approvati all’unanimità dai rispettivi Consigli e per come in varie forme denunciata dalle popolazioni interessate? E di fronte ad una VIA di segno negativo potrebbe il competente Ministro ritirare il provvedimento autorizzativo senza percorrere a ritroso la procedura a suo tempo seguita comprensiva della convocazione della conferenza dei servizi? O questi sono interrogativi che le competenti sedi non si pongono per intuibili ed amare ragioni? Il ricorso ad una Valutazione d’Impatto Ambientale senza neppure la convocazione della conferenza dei servizi sarebbe invero un assurdo amministrativo, un provvedimento improprio, un operazione di facciata destinata a concludersi con le rituali “prescrizioni” e con la sostanziale conferma del provvedimento autorizzativo. Abbiamo già detto e ribadiamo che una tale scelta aggiungerebbe al danno le beffe e sarebbe una “polpetta avvelenata” che respingeremmo con sdegno denunciando all’opinione pubblica dell’intero Paese l’iniquo trattamento riservato alla nostra comunità in violazione, peraltro, di precisi impegni assunti da autorevoli esponenti del centrosinistra durante la recente campagna elettorale. Brindisi, 01 dicembre 2006 Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti-TerraNostra, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato spontaneo cittadino “Mo’ Basta!”, Cobas, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.
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