RITIRARE SUBITO IL PROVVEDIMENTO AUTORIZZATIVO



RIGASSIFICATORE: RITIRARE SUBITO IL PROVVEDIMENTO AUTORIZZATIVO PER
FAVORIRE IL "NUOVO CORSO"

Un forte movimento di opinione espressosi con numerose e massicce
manifestazioni, il Comune di Brindisi, l'Amministrazione Provinciale e la
Regione Puglia, quest'ultima con una precisa scelta destinata ad essere
inclusa nel Piano energetico regionale, hanno detto un no deciso e unanime
alla realizzazione del rigassificatore a Brindisi il cui territorio è stato
devastato da politiche che hanno arrecato pesanti danni e seri pericoli
alla salute ed alla incolumità dei cittadini senza produrre un autentico
sviluppo capace di fare arretrare il grave fenomeno della disoccupazione.
Il rifiuto dell'impianto di rigassificazione è stato essenzialmente
motivato dalla scelta di portare avanti un progetto in grado di innovare
profondamente, ma con la necessaria gradualità, gli assetti della economia
locale per favorire uno sviluppo fondato sulla centralità del porto, sul
"destino" mediterraneo della città e sulle vocazioni della nostra terra.
Uno sviluppo finora negatoci da logiche ed indirizzi sbagliati che sono
alla base di crisi, di degenerazioni politiche e di una cronica e sempre
più drammatica mancanza di lavoro.
Nei giorni scorsi si è avuta notizia che il nuovo Governo, e per esso il
Ministro delle Attività Produttive, ha finalmente preso in seria
considerazione e condiviso le nostre ragioni. Ce ne compiacciamo senza
esultanza perché i ritardi di questa scelta hanno già nuociuto alla nostra
comunità ritardando il nuovo corso ed aprendo spazi a quanti vorrebbero
bloccare il cambiamento per tornare indietro. Chiediamo quindi che alla
importante scelta politica seguano, senza ulteriori perdite di tempo, i
necessari atti attivando le prescritte procedure per addivenire, in sede di
autotutela, al ritiro del provvedimento autorizzativo della costruzione
dell'impianto nella forma dell'annullamento e quindi senza indennizzo (per
gli innegabili vizi di legittimità nel procedimento) o, in via del tutto
subordinata, nella forma della revoca (per un'appropriata valutazione
dell'interesse pubblico). L'impegno di protesta e di proposta dovrà intanto
andare avanti senza soste e senza attenuazioni perché è in gioco il futuro
di questo territorio e perché occorre dare forza e contenuti al "nuovo
corso".
Brindisi, 30 giugno 2006

Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti - TerraNostra, Fondazione
"Dott. Antonio Di Giulio", Fondazione "Franco Rubino", Cobas, LAV,
A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica,
Comitato per la Tutela dell'Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato
cittadino "Mo' Basta!", Comitato Porta d'Oriente.