Re: Ecologia: articolo dal Corriere




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I due approcci dell'ambientalismo
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Essenzialmente, esistono due approcci alla questione ambientale.

Uno, quello che ha avuto il sopravvento, non per bontà del metodo, non per priorità dei suoi scopi, bensì per la posizione presa da chi l'ha portato avanti, tipica di chi si sottomette alle forche caudine di un arcaico e corrotto sistema, e da questo può così venir sospinto, cerca di ficcare, di stipare quanta più umanità sia possibile all'interno di un dato territorio.

L'ambientalismo, comunemente diffuso e conosciuto, dà per scontato che la popolazione possa crescere all'infinito in un territorio finito, ricorrendo, per realizzare questo sogno impossibile, ad una miriade di pratiche tese a ridurre le spettanze di ognuno, e di controproducenti furbizie tecnologiche, in questo avendo dalla propria interi eserciti di scienziati, tecnici, professionisti e mercanti, pronti a tutto pur di assicurarsi un vergognoso reddito.

Si innesca così un triste, tragico processo in cui l'individuo, la singola persona, viene di fatto depauperata, immiserita, svilita, vieppiù il pensiero e l'operato di questo tipo di ambientalismo aumenta.

E' chiaro infatti che a parità di risorse, quanti più individui vi saranno, quante più persone saranno costrette a dividersi il pane delle risorse fondamentali, tanto più la fetta che spetterà ad ognuna si assottiglierà, diverrà di minore consistenza.

Per l'insieme di tali motivi, definiamo "meschino" questo tipo di ambientalismo.


Esiste, per nostra fortuna, un altro tipo di approccio alla questione ambientale, approccio che definiamo subito "prospero", perché rende ognuno felice e soddisfatto: introducendo nuovi concetti come quello della "densità demografica ottimale" o quello dei "patti di autocontenimento alla crescita", suggerendo quindi innanzitutto di limitare le nascite, permette ad ogni individuo di vivere una vita degna, ricca, gioiosa, prospera appunto, una vita che, pur rifuggendo da sprechi irresponsabili, tuttavia non lesina ogni ben di natura alla persona.

Questo tipo di ambientalismo quanto più opera quanto più ricca e felice rende la persona.


L'ambientalismo meschino cerca di far passare l'idea, ed in questo trova fratello il sistema, che una persona abbia bisogno di poco per vivere e, per questo, poco debba essergli concesso. Esso vuol ricoprire il mondo con batterie di anguste gabbie, fisiche e giuridiche, in cui rinchiudere gli umani facendoli vivere come polli d'allevamento.

L'ambientalista prospero sa che nella modestia, nella parsimonia e nella semplicità si trovano le chiavi di ogni felicità umana, ma mai sognerebbe di promuovere politiche tese a limitare il fabbisogno dell'individuo. Esso vuol restituire al mondo la sua natura, regalandoci così sterminati verdi territori dove liberare e far correre il nostro desiderio di vivere.


L'ambientalismo meschino ritiene di non poter far nulla per arrestare la crescita della popolazione in maniera accettabile dalla popolazione stessa, senza una imposizione di regime, per questo nasconde pavidamente i fatti e la testa sotto la sabbia.

L'ambientalismo prospero ritiene invece che, semplicemente dichiarando e facendo conoscere la realtà delle cose, le persone siano da sole in grado di giudicare e cambiare i propri comportamenti, per questo si alza in piedi e dice: ne siamo troppi, che vogliamo fare?


Guardiamo le cose da una prospettiva più ampia.

Pensiamo un momento all'Universo: pensiamo a Coloro che l'hanno realizzato. Pensiamo a quante energie e risorse hanno dovuto sprecare Costoro prima di riuscire ad ottenere un piccolo ma straordinario pianeta come la Terra. Pensiamoci un attimo: chiudiamo gli occhi, rilassiamoci e visualizziamo la Terra nell'immensità del Cosmo, immersa nelle sue fantasmagoriche, infinite, poderose manifestazioni.

Ora chiediamoci:

se avessero avuto
gli ambientalisti meschini
alle calcagna,
cosa avrebbero potuto fare,

quegli Autori,

con poca luce,
poca acqua,
e poca terra?


Coraggio, allora, alziamoci in piedi, e pronunciamo, senza averne paura, queste semplici, fatidiche, melodiose parole:

Stop alla crescita delle popolazioni!

Ritorniamo pian piano alle densità demografiche di qualche decennio fa, e ritroveremo tutti, nessun escluso su questo Pianeta, la felicità perduta.


Danilo D'Antonio

Laboratorio Eudemonìa
Via Fonte Regina, 23
64100 Teramo - Italy


Alla ricerca dei fondamentali
http://fondamentali.hyperlinker.org

Per una densità demografica ottimale
http://densita-demografica-ottimale.hyperlinker.org

Per patti di autocontenimento alla crescita
http://patti-di-autocontenimento.hyperlinker.org



I2A V1.1 - 37/03/19




Addendum :)


Oh,

Lettore,

cortese e paziente,

che arrivato fossi fin qui,

perché non posi, ora,

le stanche tue membra,

e lasci che la mente

si chieda:

chi son io?

un meschino,

od un prospero?


Voglio elargir ricchezze,

od affamar le genti?


Voglio divorar la Terra,

o con essa a lungo

viver felice?


Oh, Lettore dubbioso,

tenera espressione

di magmatica realtà:

non indugiare,

manda i meschini a cag...,

issa il tuo orgoglio

e grida:

Stop Population Growth!