[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Legambiente non dice si' al rigassificatore
- Subject: Legambiente non dice si' al rigassificatore
- From: "Legambiente Taranto" <legambiente.taranto at mail.legambiente.com> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Tue, 25 Apr 2006 02:20:40 +0200
In allegato trasmetto copia del comunicato stampa inviato ai giornali per chiarire la posizione si Legambiente sul rigassificatore fortemente travisata in questi giorni da alcuni mass-media con titoli ad effetto e locandine scandalistiche. Credo che essa sia chiara e non ambigua, nel ribadire tutti i dubbi del Circolo di Taranto sul rigassificatore, ma allo stesso tempo ferma nel richiedere un approccio scientifico e non pregiudiziale sulla questione.
Al di là dell'amarezza per i resoconti a volte fuorvianti di taluni media, il Circolo di Taranto di Legambiente valuta con grande soddisfazione il successo della iniziativa del 20 aprile. Una sala piena di almeno 200 persone, le precise osservazioni poste dal nostro responsabile scientifico nazionale Stefano Ciafani, relazioni scientificamente qualificate, un dibattito in cui tutti hanno potuto intervenire: non sono momenti frequenti in questa città.
Cordiali saluti
Lunetta
Taranto, 22 aprile 2006
Comunicato stampa
LEGAMBIENTE NON DICE SI AL RIGASSIFICATORE
Legambiente non dice si al
rigassificatore, come nei giorni scorsi è apparso in alcuni media locali,
specialmente in alcune titolazioni. LEGAMBIENTE NON DICE SI AL RIGASSIFICATORE
Nell’ ipotesi di riconversione del sistema energetico verso un modello che veda al centro il risparmio energetico e le fonti rinnovabili, abbiamo sempre detto che, nella transizione, si sarebbe dovuto usare sempre più gas (il combustibile fossile meno dannoso relativamente all’aumento dell’effetto serra, nonché il meno inquinante anche su scala locale) e sempre meno olio combustibile e carbone. Prevedendo un aumento di consumo di gas (cosa che si è puntualmente verificata negli ultimi anni), e pensando anche ai benefici effetti che deriverebbero dalla rottura del monopolio Eni in questo campo, Legambiente pensa, a Taranto come a Roma, che in Italia sia necessario costruire tre impianti di rigassificazione.
Il Circolo Legambiente di Taranto, partecipe dell’approccio di ambientalismo scientifico che caratterizza l’associazione, si rifiuta di partecipare al dibattito sulla localizzazione con posizioni aprioristicamente contrarie o favorevoli e ha scelto, da tempo, il metodo di entrare nel merito delle questioni, affrontando i problemi che un impianto di tale genere potrebbe creare nella nostra città.
La nostra posizione ufficiale è stata chiaramente espressa e ufficializzata sia a livello cittadino che regionale, nell’ambito delle osservazioni da noi presentate al Piano Energetico Ambientale Regionale e che allo stato sono il documento ufficiale di Legambiente sull’argomento, consegnato all’assessore regionale Losappio.
In particolare nelle osservazioni del Comitato Regionale pugliese di Legambiente a proposito dell’ipotesi di rigassificatore a Taranto si dice:
- “Per quanto riguarda la
proposta di Taranto, Legambiente già nel maggio 2005 ha fatto richiesta a
Comune e Provincia affinché venisse aperto un tavolo di confronto
pubblico e trasparente con le forze sociali e le associazioni
ambientaliste. Questa richiesta è rimasta finora senza esito. L’augurio
di Legambiente è che gli enti locali si facciano promotori di un civile e
scientifico confronto democratico per fare luce su alcuni aspetti
fondamentali da approfondire in merito alla valutazione di impatto
ambientale (come ad esempio le interazioni della costruzione e
dell’attività del terminal proposto con le attività commerciali e
industriali del porto e con i limitrofi impianti siderurgici e di
raffinazione e con le attività di bonifica del sito di interesse
nazionale da bonificare, la valutazione del rischio di incidente
rilevante e di un eventuale effetto domino, etc.)”
- “Allo stato
attuale, in considerazione della estrema vicinanza ad impianti
industriali ad alto rischio di incidente e/o a rischio di incidente grave
(raffineria, centro siderurgico, ecc.), nonchè delle ripercussioni
negative sul traffico commerciale marittimo causate dalle limitazioni
dovute all'afflusso di navi metaniere, la proposta avanzata dalla
Gas Natural risulta estremamente problematica.
- Anche per l’ altrettanto problematica gestione dei fanghi e dei sedimenti risultanti dal previsto dragaggio dei fondali nell’eventualità, non improbabile vista la vicinanza ad aree fortemente inquinate, che tali materiali risultino almeno in parte rifiuti tossici e nocivi.
- La V.I.A. presentata dalla Gas Natural dà solo parziali risposte ai problemi su enunciati
- -
- Anche per l’ altrettanto problematica gestione dei fanghi e dei sedimenti risultanti dal previsto dragaggio dei fondali nell’eventualità, non improbabile vista la vicinanza ad aree fortemente inquinate, che tali materiali risultino almeno in parte rifiuti tossici e nocivi.
-
-
Non si vede come da queste posizioni, condivise peraltro anche da Legambiente nazionale si possa desumere un nostro parere favorevole, sia pure a condizione, alla localizzazione a Taranto del rigassificatore previsto in Puglia dal PEAR.
Per quel che ci riguarda siamo ancora nella fase dello studio e del confronto e siamo orgogliosi di aver dato il 20 aprile scorso un’occasione di dibattito, con relazioni scientificamente qualificate, in cui tutti hanno potuto esprimere le loro opinioni.
Continuiamo a pensare che sia indispensabile incrementare le occasioni di dibattito e di confronto cittadine sull’argomento, in modo da poter giungere ad una decisione il più possibile condivisa, qualunque essa sia. Noi in questo faremo la nostra parte, pensiamo che anche tutti gli altri “attori” della società tarantina, a partire dalle istituzioni locali, dalle forze sociali e politiche, dal modo dell’associazionismo, dovrebbero fare altrettanto.
Nei prossimi giorni completeremo ed invieremo le nostre osservazioni alla Valutazione di Impatto Ambientale presentata da Gas Natural, rendendole note alla opinione pubblica ed esamineremo con la massima attenzione le risposte che ad esse verranno.
Ci sembra questo il modo giusto di procedere, sicuramente più complesso e scomodo dell’espressione di un no aprioristico che non si confronterebbe con il merito delle questioni in campo.
Lunetta Franco
Coordinatrice Legambiente
Circolo di Taranto
- Prev by Date: Effetto Cernobil
- Next by Date: Iniziativa dei Verdi a Roma sul caso Trisaia-Scanzano_ 20° ANNIVERSARIO DISASTRO DI CERNOBYL n55
- Previous by thread: Effetto Cernobil
- Next by thread: Iniziativa dei Verdi a Roma sul caso Trisaia-Scanzano_ 20° ANNIVERSARIO DISASTRO DI CERNOBYL n55
- Indice: