Comunicato Stampa Gemellaggio Valle Sussa- Stretto di Messina
- Subject: Comunicato Stampa Gemellaggio Valle Sussa- Stretto di Messina
- From: "Osvaldo Pieroni" <o.pieroni at unical.it>
- Date: Wed, 18 Jan 2006 22:23:34 +0100
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Grande successo del gemellaggio “No
Ponte-No Tav” a Condove. La delegazione della Rete Noponte e
del nodo meridionale del Nuovo Municipio ha incontrato nel corso di due intense
giornate, il 16 ed il 17 gennaio, i
sindaci, i comitati, le associazioni no tav della Valle di Susa ed insieme si è
convenuto di rafforzare una relazione positiva e propositiva che
mira:
La delegazione meridionale composta
dal consigliere comunale di Reggio Calabria Nuccio Barillà, membro del direttivo
nazionale di Legambiente, dai professori universitari Alberto Ziparo ed Osvaldo
Pieroni, della Rete Meridionale del Nuovo Municipio e del coordinamento “no
ponte”, da Piero Idone e Angelo Raso, della rete noponte di Villa San Giovanni e
da Gianni Vena di Reggio Calabria è stata accolta ed ospitata dal Sindaco di
Condove Barbara Debernardi, dal Sindaco di Borgone Simona Pognant, da Antonio
Ferrentino, presidente della Comunità Montana Bassa Valle di Susa, sindaco di
Sant’Antonino e portavoce del movimento “no tav”. Nel
corso di una partecipatissima conferenza presso il palazzetto dello Sport di
Condove è emerso con chiarezza il
filo che unisce da Susa a
Messina chi vuole opporsi costruttivamente a grandi opere come la Tav in Valle
Susa o nel Brennero, come il ponte sullo Stretto, il Mose, le centrali inutili,
i rigassificatori di Brindisi e Taranto, gli inceneritori, la cementificazione
selvaggia, ecc. per lanciare una sfida in positivo. L’iniziativa, aperta dalla combattiva
e generosa Sindaco di Condove, è stata coordinata da Salvatore Amura,
assessore
alla partecipazione di Pieve Emanuele (MI) e coordinatore della Rete Nazionale
del Nuovo Municipio. Sono intervenuti, con lucidità e passione, Pieroni, Alberto
Magnaghi, Stefano Lenzi del WWF, rappresentanti valsusini della Rete dei Comuni
Solidali, veneti dei comitati contro il Mose, il filosofo “meticcio” Gianni
Vattimo (madre valsusina, padre calabrese), Anna Marsden, Antonio Ferrentino ed
ha concluso Nuccio Barillà, ricordando – tra l’altro – come 20 anni or sono una
lunga lotta che unì tutti i sindaci e le popolazioni della Piana di Gioia Tauro
contro un progetto di centrale a carbone e di porto carbonifero ebbe successo ed
aprì la strada ad una nuova prospettiva per quell’area. All’indomani
dell’importante evento, presso la sala del Consiglio Comunale di Condove, ha
avuto luogo una conferenza stampa che ha ufficializzato il gemellaggio tra le
due realtà di lotta che si battono per la difesa, la sostenibilità e la qualità
della vita nei propri territori.
Lo scambio di esperienze diverrà
permanente ed intende raccogliere altre iniziative analoghe che si sono
sviluppate in Italia. «Non vogliamo unire tutti i ribellismi – è stato detto -
ma lanciare un confronto di idee su che cosa siano oggi la modernità ed il
progresso. Il nostro non è un rifiuto ideologico: è una battaglia propositiva».
La legge obiettivo è fallita perché non si è basata sulle reali priorità del
Paese e il governo che nascerà dalle prossime elezioni dovrà abrogare la legge
obiettivo. Al
contrario una logica di pianificazione dal basso, sostenibile e partecipata,
esito del coordinamento di azioni regionali e locali, può costituire l'approccio
che caratterizza la nuova fase politica e che segna prima di tutto i settori
programmaticamente più problematici, quali energia, smaltimento dei rifiuti,
localizzazione di impianti a rischio, organizzazione funzionale del territorio.
"Dobbiamo
anche ridare un senso estetico – è stato ribadito - a tutta la schifezza che abbiamo
realizzato nell'ultima parte della modernità!" L’attività comune prosegue e prende
forma nella partecipazione delle delegazioni della Valle Susa, sindaci in testa
, che sfileranno con fascia tricolore accanto ai colleghi di Villa San Giovanni
e di Messina, alla manifestazione del 22 gennaio a Messina per la difesa dello
Stretto di Messina. L’appuntamento, dunque, è a Piazza Cairoli, alle ore 10.
La delegazione meridionale ringrazia
tutti i cittadini valsusini che ci hanno accolto con incredibile calore e
trasmesso una emozione che non dimenticheremo. A SARA’
DUUURA… Rete No Ponte – Rete Meridionale del
Nuovo Municipio 18.1.2006 La Stampa
[18.01.06] Insieme contro la legge
obiettivo
Così, nel municipio
di questo comune a due passi dalle montagne che accoglieranno tra 20 giorni i
Giochi olimpici, i No Tav valsusini e i No Ponte siculo-calabresi siglano, con
una stretta di mano, l’inizio di questa battaglia comune. «Una lotta di civiltà
e di democrazia», dicono. Idealmente, però,
questo è qualcosa di più di un gemellaggio finalizzato a una riforma
legislativa. Sono gli opposti che si alleano, la montagna e il mare, il nord e
il sud del Paese che parlano la stessa lingua. E in mezzo c’è tutta l’Italia che
sventola bandiere d’ogni colore, foggia e scritte, si sgola in piazza, prepara
dossier e interpella esperti per contestare un progetto. Sia esso il Mose di
Venezia o il tunnel del Brennero, gli studi per le superferrovie o i piani per
autostrade e gallerie. «A noi, però, non interessa soltanto riunire sotto lo
stesso ombrello i vari movimenti “no qualcosa”. Vogliamo lavorare sui reali
bisogni del territorio, sollecitare chi vincerà le prossime elezioni a ragionare
su questo tema. I governati non possono soltanto far calcoli di cemento, asfalto
e aumentare il numero dei buchi sotto terra», spiega Nuccio Barillà, consigliere
comunale di opposizione a Reggio Calabria. Unico amministratore
pubblico presente in valle, Barillà dialoga con i sindaci della montagna, gli
uomini e le donne che nei giorni della protesta erano in prima fila con la
popolazione e con la fascia tricolore addosso. Dice Barillà: «Siete stati
importanti, presenze simili sono essenziali anche nella battaglia contro il
ponte sullo Stretto». E aggiunge: «Anche a Gioia Tauro, dieci anni fa, quando
lottavano contro il progetto di un porto carbonifero, scesero in strada i
sindaci. Ci sono state tensioni, lotte, ma alla fine il progetto è stato
abbandonato ed è nato il più grande, e funzionale, porto del Mediterraneo». Per
questa ragione domenica, quando No Tav e No Ponte sfileranno a Messina, ci
saranno anche gli amministratori pubblici locali. In prima fila il sindaco di
Messina, accanto a lui Rita Borsellino. Non lo dicono
apertamente i No ponte ma sognano una mobilitazione come quella anti Tav. Con
decine di migliaia di persone e tutti gli occhi d’Italia puntati addosso. «La
Val di Susa ha insegnato che si può lottare e vincere - commenta Wanda Bonardo,
presidente di Legambiente Piemonte - ed è diventata esempio e maestro per tutti
quelli che intendono dire no a qualcosa». Intanto, in valle,
si ragiona di Olimpiadi e visibilità nei giorni dell’evento. Scartate le
iniziative che potrebbero danneggiare i Giochi e l’immagine stessa dei No Tav,
si sta mettendo a punto una tre giorni dedicata allo studio e al dibattito
sull’ambiente. Con la partecipazione di esperti e di rappresentanze di comitati
«No qualcosa» d’Italia. E rilanciare l’idea nata ieri a Condove: cancellare la
legge più criticata degli ultimi cinque anni. Osvaldo Pieroni
Ordinario di Sociologia dell'ambiente Universita' della Calabria tel. 0984 492565 fax 0984 492598 |
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