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Economia, Ecologia (Lo Sviluppo Sostenibile)
- Subject: Economia, Ecologia (Lo Sviluppo Sostenibile)
- From: "a\.ceresa2002" <a.ceresa2002 at libero.it>
- Date: Sun, 9 Jan 2005 18:26:21 +0100
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LO SVILUPPO SOSTENIBILE. Ho letto un saggio trasmesso da Andrea Agostini sulle riflessioni di Mathis Wackernagel e William Rees apparse su Impronta Ecologica a cura di Gianfranco Bologna e Paolo Lombardi. Contrariamente al pensiero di molti economisti ed ecologisti d' oltre oceano i quali definiscono l' argomento in modo molto semplicistico ed a proprio tornaconto, timorosi che l' Estremo Occidente possa perdere quel livello di benessere e di libertà d' inquinamento raggiunto e goduto per lungo tempo a discapito di altri esseri del pianeta. Lo sviluppo industriale e sociale dell' India e della Cina, due nazioni che appartengono ad una sezione molto popolata del mondo, circa 3 miliardi di esseri, se dovessero inquinare come l' Occidente, desterebbero serie preoccupazioni per il nostro pianeta già abbondantemente martoriato e soprattutto per coloro che sino ad oggi hanno goduto approfittando delle sofferenze altrui, intese come appropriazione dei benefici del sottosviluppo di altre nazioni meno fortunate. Lo sviluppo sostenibile detto in parole chiare, è un misuratore, un termometro, un campanello di allarme che controlla in modo particolareggiato ogni funzione dello sviluppo interno di una nazione: dalle necessità della vita relativa alla domanda interna dei cittadini, le disponibilità scientifiche e tecnologiche produttive, finanziarie, bilanciandole con la disponibilità delle risorse naturali, il rispetto per l' ambiente e la salute pubblica. Esso si applica a tutte le funzioni, ripeto tutte le funzioni della vita di una nazione, dalle più elementari necessità in generale ed oltre, alla politica, all' economia, al pensiero, alla produzione, alla salute, al rispetto per la natura e l' ambiente, ecc., coadiuvate dalle politiche programmate dai Governi in riferimento alle risorse produttive possibili, alle risorse naturali disponibili, ai capitali disponibili per far fronte ad una programmazione stabile per una sana qualità della vita di tutti i cittadini di una nazione. Lo Sviluppo sostenibile si divide raggruppandosi in tre principali settori di cui: 1) Economia: ossia le necessità primarie e secondarie di una nazione, l' istruzione, la ricerca e sviluppo, i capitali necessari per lo sviluppo. 2) Materie Prime e Risorse Naturali della Nazione. 3) Ecologica: ossia la protezione della natura, l' ambiente e le norme che regolano e tutelano la protezione della salute. Definendo una scala di valori da 0 a 100, otterremo un risultato di lettura paragonabile alle realtà di ogni singola funzione, di ogni singolo settore, di ogni singola nazione, rapportato alla domanda dei consumi interni, alle disponibilità delle risorse produttive, delle risorse naturali, finanziarie, tutela dell' ambiente, per uno sviluppo sostenibile per il bene del paese. Lo sviluppo sostenibile non è una nuova concezione scoperta ieri o l' altro ieri. Essa è esistita in natura sin dai tempi più remoti. I nostri avi avevano più rispetto per la natura e l' ambiente, ed avevano eletto un Dio per tutte le forze della natura, altrimenti avremmo ereditato un mondo peggiore di quello che noi lasceremo ai nostri discendenti. In quel tempo, la programmazione delle risorse della natura erano più marcate specialmente per far fronte ai periodi invernali molto più freddi di quelli attuali, ai periodi di carestia o di guerre, dove era necessario programmare la ripartizione delle risorse disponibili per affrontare i lunghi periodi non produttivi per tutti i cittadini a casa o in guerra. Esistono numerosi scritti relativi allo sviluppo sostenibile e programmabile, ma riguardano soprattutto come testo di apprendimento per i politici ai quali spetta programmare la qualità della vita della nazione. In questi ultimi cinquantanni, con la scoperta della disinformazione, della bugia e della pubblicità mediatica con il fine di confondere l' opinione pubblica, si sono favoriti maggiormente i clientelismi di interessi pubblici e privati allo scopo di produrre reddito e convogliarlo verso non ben chiare destinazioni, trascurando altri fattori molto più importanti per la nazione come ad esempio la programmazione: la procreazione programmata per mantenere un costante numero delle nascite, un costante costo della spesa pubblica proteggere la natura e l' ambiente una costante produzione industriale per uso interno del paese assicurare una degna abitazione alle famiglie migliorare i costi della vita assicurare le famiglie con una adeguata copertura medica e medicinali migliorare la giustizia ridurre i costi dell' energia eliminare gli sfratti promuovere il lavoro mettere fine alle speculazioni istituzionali bloccare o regolamentare l' inflazione definire un tetto per gli interessi dei capitali e prestiti riconoscere il lavoro delle casalinghe regolamentare gli affitti secondo i valori originali degli appartamenti ecc., Sembrerebbe che sino ad oggi abbiamo avuto tantissimi Governi del paese ma senza programmazioni, senza politiche economiche per assicurare la qualità della vita dei cittadini. Il paese va di male in peggio mentre i politici si avvicendano nelle posizioni chiave del paese senza futuro. L' errato eccesso produttivo esercitato da numerose ditte che operano anche per esportazione, e di riflesso ottengono momentanei maggiori introiti i quali richiedono anche maggiori investimenti iniziali, maggiori danni all' ambiente, maggiori consumi energetici, riducendo le risorse industriali e lavorative ai danni dei paesi importatori e fra l' altro devono sopportare maggiori spese generali con la perdita dell' esportazione o lievi flessioni di mercato. In Cina, l'efficienza di piccole ditte quasi artigianali sono paragonabili alle nostre industrie con bassa efficienza, dove l' incentivo alla produzione viene annullato perchè assorbito dalle trattenute. La Fiat, L' Alfa Romeo, la Lancia, la Cirio, la Parmalat, l' Alitalia, l' Enel, ecc., sono esempi dai quali bisogna trarre serie valutazioni nelle capacità delle politiche economiche clientelari le quali distruggono l' economia di una nazione. Queste ditte non si sono svegliate un mattino ed improvvisamente si sono accorte che andavano male, esse sono state protette da un giro vizioso che ha nascosto la realtà per lunghi anni. Lo sviluppo sostenibile concatena un insieme di funzioni e settori sia produttivi che di salvaguardia dell' ambiente e della salute pubblica, con riferimento ad una giusta programmazione dei consumi interni ed alle disponibilità delle risorse naturali di una Nazione. E' superfluo confermare che il successo nei programmi dello sviluppo sostenibile, riguardano in prima persona le capacità programmatiche dello Stato ed in modo più lieve le industrie nazionali. L' Italia non sembra per nulla preoccupata della grave situazione ecologica nella quale si trovano molte città. I nostri governanti hanno risolto il problema, fermando le autovetture del tutto o a giorni alterni, permettendo ai grandi inquinatori, ossia le centrali elettriche, il gas, e gli aerei, di procedere liberamente e riconoscendo una rimunerazione maggiore ai componenti del Governo, di modo che possano andare a prendere una boccata d' aria pura ogni fine settimana all' estero nei luoghi del piacere, mentre il resto del paese è soggetto a gravi speculazioni sulla salute. Con l' occasione trasmetto una frase copiata tale quale da un articolo rilasciato dal Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo, relativo al grave danno ecologico del Sud Est Asiatico con numerose vite umane stroncate: < Se, invece della sicurezza militare, il nostro paradigma principale fosse stato la sicurezza umana, è probabile che non avremmo assistito a nulla di simile a questo grado di morte e di distruzione >. Abbiamo notato il lassismo internazionale dei Governi per quanto riguarda i diritti dei cittadini. Bisognerebbe creare una Organizzazione Mondiale per tutelare i Diritti dei Cittadini in sostituzione dell' attuale ONU che non serve a nessuno tranne sopportare i costi e i clientelismi internazionali fra Governi. In Italia i nostri Governanti ci darebbero da bere il petrolio in sostituzione dell' acqua per garantirsi maggiori introiti speculativi sui prezzi del greggio e sui prezzi dei medicinali a causa del grave inquinamento che ci affligge. Vi sono importanti progetti energetici che sfruttano l' Energia Gravitazionale che è illimitata, purissima e gratuita, e viene ostacolata per continuare a sfruttare gli Impianti Nucleari, gli Impianti a Carbone e gli Impianti a Gas. Grazie Italia. Vorrei ricordare che il grave problema ecologico che offende la natura e il genere umano, non può garantire la assoluta sicurezza come i fatti accaduti nel Sud Est Asiatico < le famose sberle della natura > le quali possono accadere anche da noi, nonostante i grandi esperti in materia di catastrofi. Cordiali saluti Anthony Ceresa. ____________________________________________________________ Libero ADSL: 3 mesi gratis e navighi a 1.2 Mega. E poi hai l'Adsl senza limiti a meno di 1 euro al giorno. Abbonati subito senza costi di attivazione su http://www.libero.it
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