Scopello salva!



*SCOPELLO SALVA!*

**Dopo una attesa di più di sei mesi, l’assessore Parlavecchio ha finalmente firmato il decreto che rende operativo il PRG di Castellammare, recependo le prescrizioni del Consiglio Regionale di Urbanistica. Il CRU aveva emesso un parere “esemplare”che accettava in pieno tutte le osservazioni del Forum e che l’Assessore ha fatto proprie.

Il villaggio da 1000 abitanti alle spalle di Scopello non si potrà costruire, né il megaparcheggio ivi previsto. L’urbanizzazione intensiva della fascia costiera non sarà possibile perché dichiarata zona agricola di particolare interesse paesaggistico e vincolata in buona parte dalla normativa europea sui siti SIC e ZPS.

L’impegno del Forum che ha coinvolto associazioni ambientaliste e della società civile, soggetti politici e singoli cittadini, ed ha avuto il suo momento culminante nella marcia dei cinquemila del 26 ottobre, è stato premiato: il primo successo è stato il decreto di inedificabilità assoluta che l’Assessore Fabio Granata ha emesso a seguito della marcia, ed ora le severe prescrizioni dell’ARTA al piano regolatore.

Il delirio edificatorio degli amministratori locali è stato respinto a favore di un più corretto riuso del patrimonio edilizio esistente nel centro urbano e nelle campagne circostanti. Anche se purtroppo due imponenti strutture alberghiere, costruite a Scopello con l’avallo della soprintendenza e permesse a motivo del “ritardo” con cui l’Assessore Granata ha posto il vincolo di inedificabilità, ci ricordano che le vie della speculazione sono infinite.

Il Forum esprime soddisfazione per l’impegno dimostrato dagli Assessori Parlavecchio e Granata in questa vicenda che ha coinvolto uno dei luoghi simbolo della Sicilia, ma ritiene altresì che il vincolo di inedificabilità assoluta debba essere riproposto fino all’approvazione del Piano Paesistico Territoriale, approvazione che si attende da più di un anno e che auspichiamo avvenga al più presto per consentire il ritorno alla regolare programmazione urbanistica del territorio nel rispetto delle norme di tutela previste dal Piano. Ciò per evitare che si ripeta quanto avvenuto con la costruzione dei due mega-alberghi a pochi metri dal piccolo borgo medievale.

Palermo 5 luglio 2004

Forum Ambiente Castellammare
(Circolo Metropolis Castellammare, WWF, Legambiente, Italia Nostra, LIPU, INU Sicilia, Ass. Anno Zero C.mare, CAI, Greenpeace, Giona per la terra, FAI Sicilia, Movimento Nonviolento, Ass. Emily, Ass. Mezzocielo, Rangers Italia, LAV, Mirto Verde, Siciliantica, Fondazione Salvare Palermo onlus, Ass. Cult. “G. Impastato” Cinisi, CGIL Medici, FLAI CGIL, FAI CISL, UILA UIL TP, CGIL TP, Verdi, P.R.C. federazione di TP, Primavera Siciliana, DS-Sinistra ecologista , ATTAC Italia e tutte le persone di buon senso e senza etichette che hanno aderito al Forum)

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APPROVATO IL PRG CON LE OSSERVAZIONI DEL CRU*

Dopo una attesa di più di sei mesi, l’assessore Parlavecchio ha finalmente firmato il decreto che rende operativo il PRG di Castellammare. E’ la conclusione di un iter amministrativo durato circa 20 anni e di una dura campagna del Forum contro un piano regolatore ritenuto devastante per i valori ambientali, paesaggistici e storici della zona e connotato da forti tratti di illegittimità.

Pur avendolo formalmente approvato, la Regione ha di fatto stravolto il piano, bocciandone l’impianto generale attraverso prescrizioni molto restrittive per quanto riguarda la possibilità di edificare lungo la costa e intorno a Scopello. In sostanza sono state in buona parte accolte le osservazioni che da due anni il Forum muoveva contro questo PRG.

In particolare, le famigerate *zone E2 *per le quali erano stati previsti indici di edificabilità così alti da consentire la realizzazione di circa 30.000 posti letto lungo tutta la fascia costiera, sono state destinate a verde agricolo (E2 con indice di edificabilità di 0,03 mc/mq), come pure la *zona di espansione urbana C2 intorno all’antico baglio di Scopello*. La Regione ha inoltre accolto le nostre istanze riguardo al rispetto dei siti SIC e ZPS presenti sul territorio e assolutamente ignorati da progettisti e Comune, e imposto forti limitazioni all’edificazione nelle aree ad alto rischio geologico già individuate quali zone E2-ST nella prima redazione del Piano.

E’ la sconfessione di un progetto che, con la scusa dello sviluppo turistico, avrebbe favorito la speculazione, portando alla cementificazione delle parti più pregevoli del nostro territorio e alla distruzione delle risorse, con buona pace di qualunque prospettiva di sviluppo sostenibile.

E adesso ci aspettiamo che venga rispettato l’impegno di favorire il riuso a fini turistici delle costruzioni cittadine e dei bagli oggi non utilizzati, per costruire uno sviluppo diffuso da moderno paese albergo.

Le modifiche apportate al Piano rappresentano un’importante battuta d’arresto per chi aveva programmato l’assalto al territorio ed è un successo cui il Forum è pervenuto attraverso una campagna lunga e complessa che ha coinvolto migliaia di cittadini con la raccolta di firme prima e con la marcia del 26 ottobre poi. Per questo riteniamo che questa vittoria non sia solo nostra , ma anche di tutta le persone senza etichette e di buon senso che hanno condiviso e sostenuto la nostra battaglia.

Ma anche se un importantissimo risultato è stato ottenuto ciò non significa che si possa abbassare la guardia. Due imponenti strutture alberghiere a pochi metri dal centro storico di Scopello, costruite in fretta e furia nelle more dell’apposizione del vincolo di inedificabilità assoluta imposto dall’assessore Granata nel dicembre 2003 e approvate con il benestare di una Soprintendenza dimentica del suo ruolo di tutela, ci ricordano che le vie della speculazione sono infinite e le maglie della legge spesso troppo elastiche.

Perciò siamo preoccupati per quello che potrebbe avvenire nel momento in cui, fra poco più di un mese, il decreto Granata decadrà e il Piano Territoriale Paesistico – come è prevedibile – non sarà stato ancora approvato: la corsa al cemento riprenderà con maggiore vigore di prima e le conferenze di servizio per operare in deroga al PRG torneranno a fioccare. Per questo chiediamo la *reiterazione del vincolo di inedificabilità fino alla definitiva approvazione del Piano Territoriale Paesistico, *approvazione che si attende da più di un anno e che auspichiamo avvenga al più presto per consentire il ritorno alla regolare programmazione urbanistica del territorio nel rispetto delle norme di tutela previste dal Piano.


Palermo 5 luglio ’04
Il Forum Ambiente Castellammare