comunicato



Dopo il Consiglio comunale di Termoli riunitosi ieri sera (venerdì 2
luglio) un dato positivo e certo è sicuramente registrabile: la grandissima
partecipazione dei cittadini che hanno dimostrato di aver raccolto l'invito
del Coordinamento regionale contro le turbogas. Oltre 500 cittadini hanno
garantito la loro presenza in un luogo non solo lontano dalla città ma che
garantiva solo una insopportabile sauna; per cinque ore abbiamo seguito con
rispetto e attenzione i lavori del Consiglio.

In merito alla mozione votata, il Coordinamento regionale contro le
turbogas esprime le seguenti valutazioni:

a)      la mozione, votata dalla sola maggioranza di centro destra, è
assolutamente insufficiente e non contiene nessuna indicazione reale e
pratica che possa portare alla sospensione cautelativa della costruzione
della centrale di Termoli;

b)      la mozione approvata è la riproduzione di quella votata il 18
maggio dal Consiglio regionale e non tiene in nessun conto né il fatto che
dal 18 maggio ad oggi nulla è accaduto rispetto a quanto votato allora, ma,
soprattutto, le responsabilità che toccano al Sindaco di Termoli restano
totalmente vaghe e vuote;

c)      è chiaro che chi ha portato a termine questa operazione si è solo
illuso di salvare la faccia senza aver prodotto un atto chiaro, preciso,
inequivocabile e con un percorso praticabile. Saremmo ben lieti che così
non fosse e che il nostro giudizio venisse smentito dai fatti.

A questa prima sommaria valutazione non possiamo non affiancare un giudizio
fortemente negativo riguardante il rapporto tra il Coordinamento regionale
è l'intera rappresentanza consiliare. Dopo le (apparenti) aperture delle
scorse settimane si preferito lavorare nell'ombra, si è scelto di giocare
sulle ambiguità e le bugie, ci si è voluti nuovamente nascondere dietro le
accuse di strumentalizzazioni. In questo modo si sono offesi i cittadini
tutti che non hanno e non cercano né padrini né padroni per una battaglia
che appartiene all'intero popolo molisano.

Riteniamo assurdo che TUTTI i capigruppo abbiano firmato una mozione senza
darne, successivamente, nessuna comunicazione al Coordinamento come se si
trattasse di un documento segreto, dimostrando che lo si è tenuto nascosto
solo perché, evidentemente, si aveva la consapevolezza che si trattava di
un atto vuoto ed inutile che non avrebbe potuto trovare il consenso del
Coordinamento.

Riteniamo assurdo che l'opposizione del centro sinistra abbia prima firmato
la suddetta mozione e abbia contribuito a tenerla segreta.

Riteniamo assurdo che l'opposizione solo all'ultimo momento abbia fatto
propri i punti della mozione preparata dal Coordinamento e non sia stata
nemmeno capace di farli mettere in votazione. Punti presentati come
emendamenti alla mozione e liquidati come "non votabili" dal presidente del
Consiglio comunale Oreste Campopiano (è incredibile, la più alta
istituzione democratica di una collettività ha sancito che una mozione non
si può emendare! E i presentatori degli emendamenti invece di abbandonare
una seduta dove le regole democratiche si utilizzano a piacere restano
inermi al loro posto).

Infine, riteniamo assurdo ed inaccettabile quanto dichiarato in aula da
alcuni consiglieri di maggioranza i quali hanno affermato che gli
emendamenti presentati nel corso della seduta erano stati dettati da
esponenti politici "giunti apposta da Campobasso". Questa enorme falsità
offende il lavoro fatto dal Coordinamento e offende la verità. Quegli
emendamenti facevano parte della proposta di delibera fatta dal
Coordinamento. Una proposta che avevamo consegnato al presidente Campopiano
venerdì 25 giugno e che sabato 26 era nelle mani di TUTTI i capigruppo.

Nel ritenere che l'intero Consiglio comunale abbia perso una grande
occasione per essere veramente dalla parte dei cittadini, ribadiamo che la
nostra mobilitazione continua. Nei prossimi giorni attraverso una
iniziativa pubblica chiederemo conto sia al presidente Iorio che al sindaco
Di Giandomenico quali sono i passi intrapresi e i risultati ottenuti.

A non abbassare la guardia ce lo chiedono i cittadini presenti ieri e
l'intera popolazione molisana.
Coordinamento regionale contro le turbogas