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RISULTATI DEL GRUPPO VERDI/ALE AL PARLAMENTO EUROPEO
- Subject: RISULTATI DEL GRUPPO VERDI/ALE AL PARLAMENTO EUROPEO
- From: "F A B I O C C H I::" <eco_fabiocchi at tin.it>
- Date: Mon, 26 Apr 2004 16:30:28 +0200
RISULTATI DEL GRUPPO VERDI/ALLEANZA LIBERA EUROPEA AL PARLAMENTO EUROPEO www.verdi-ale.org www.ecquologia.it www.monicafrassoni.it Aree di Intervento: -Ambiente e salute -Sicurezza Alimentare -Organismi Geneticamente Modificati -Agricoltura -Pesca -Energia -Politica Regionale e Trasporti -Convenzione Europea -Allargamento -Politica Economica e Sociale -Liberta' Pubblica e Giustizia -Politica per lo Sviluppo -Industria -Budget e Controllo sul Budget -Cultura -Affari Esteri, Relazioni Internazionali e Diritti Umani -Commercio Estero e WTO -Diritti delle Donne -Accesso ai Documenti e alle Petizioni Fonte: Irish Green Party / http://greenparty.ie/Pressroom/achieveeu.htm Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi http://ecquologia.it/sito/pag89.map *************** Se volete ricevere queste news, mandate una email vuota a mailto:econotizie-subscribe at yahoogroups.com e replicate al messaggio di conferma che vi viene inviato *************** Ambiente e Salute · Nell'ambito dell'implementazione del protocollo di Kyoto, e' stato decisivo il contributo del gruppo Verdi/ALE per l'adozione della Direttiva sullo scambio di emissioni di CO2. Questo sistema che copre il 50% delle emissioni in Europa non permette scappatoie e impone che le quote di CO2 commerciabili tra industrie siano compatibili con gli impegni accordati a livello europeo. · Al fine di incoraggiare i produttori di attrezzature elettriche ed elettroniche a preoccuparsi dell'eco-design nei loro prodotti, i Verdi sono riusciti a stabilire un sistema di responsabilita' individuale del produttore per il finanziamento del trattamento delle attrezzature alla fine del loro ciclo di vita. · Riguardo alla qualita' dell'acqua, i Verdi sono riusciti ad inserire nella Direttiva quadro sull'acqua l'obiettivo di eliminare le emissioni, gli scarichi e le perdite di sostanze pericolose entro 20 anni · Nel processo di revisione del quadro legislativo sui prodotti farmaceutici, il gruppo Verdi/ALE e' riuscito a cancellare le proposte per la pubblicita' da parte dell'industria farmaceutica. Il gruppo ha ottenuto maggiore trasparenza nelle procedure di autorizzazione per le medicine migliorando l'accesso pubblico alle informazioni. Infine il gruppo ha ottenuto la riduzione della durata della protezione dei dati per le medicine al fine di accelerare l'accesso al mercato per i farmaci generici. · Per quanto riguarda le sostanze chimiche, i Verdi sono riusciti a rendere piu' severe diverse direttive. Tra le altre cose, i Verdi hanno attenuto: il divieto di usare sostanze cancerogene, mutageniche o tossiche per la salute riproduttiva nei prodotti cosmetici; il divieto di usare certi metalli pesanti e alcuni ritardatori bromurati di incendio nelle attrezzature elettriche ed elettroniche; la neutralizzazione del cromo VI nel cemento per eliminare la causa primaria di dermatiti allergiche; e l'eliminazione delle batterie con nickel-cadmio quando sono disponibili alternative meno dannose. · Il gruppo Verdi/ALE ha ottenuto l'appoggio del PE per una revisione rafforzata dell'intera legislazione sulle sostanze chimiche (rapporto Schorling, Verdi-Svezia). · Al fine di ottenere una qualita' migliore dell'aria, specie in termini di SO2, i Verdi hanno lavorato diversi anni per il miglioramento della qualita' del carburante sia nelle automobili che nelle navi. Sicurezza Alimentare · Oltre ad aver ottenuto il divieto di uso delle farine animali, i Verdi hanno contribuito allo sviluppo di nuove regole sulla gestione e sulla lavorazione dei prodotti di scarto animali. · Gli unici antibiotici rimasti ancora utilizzati nell'alimentazione animale per scopi di profilassi e accelerazione della crescita saranno proibiti dal 2006. Il divieto di questi antibiotici sulla base del principio di precauzione rimane un successo politico importante del gruppo nonostante qualche esenzione nell'industria del pollame. · I rapporti di Paul Lannoye (Verdi-Belgio) e Van Brempt (PSE) sui pesticidi sono stati un successo per i Verdi. Entrambi includono punti essenziali, compresa la richiesta per la creazione di un passaporto europeo legalmente vincolante per i pesticidi. In questo passaporto, il produttore dovra' indicare l'uso di tutti i pesticidi in agricoltura per facilitare i controlli e l'etichettatura sugli alimenti. · Al fine di garantire maggiore trasparenza e rendere possibile il controllo parlamentare, il gruppo Verdi/ALE ha ottenuto la pubblicazione su internet si un rapido sistema di allarme che avverte dei rischi connessi ai residui negli alimenti Europei. · Il gruppo e' riuscito a formare una maggioranza per l'adozione del rapporto Hiltrud Breyer (Verdi-Germania) sull'irradiazione del cibo. Il rapporto appoggia un approccio prudente verso questa tecnologia che potrebbe mascherare le mancanze di igiene nella produzione e nella lavorazione. · Il Consiglio e la Commissione finalmente hanno accettato la dichiarazione esplicita dei composti alimentari, appoggiata dai Verdi. La dichiarazione finalmente permette agli allevatori di sapere esattamente cosa stanno dando da mangiare ai loro animali. (rapporto Friedrich-Wilhelm Graefe zu Baringdorf) Organismi Geneticamente Modificati · Il gruppo Verdi/ALE ha avuto un ruolo chiave nell'adozione della legislazione Europea esistente sull'autorizzazione, la tracciabilita' e l'etichettatura degli OGM. Dal 2003, tutti gli alimenti GM devono superare una procedura di autorizzazione che assicuri che non ci siano impatti negativi sull'ambiente e la salute umana/animale. · Grazie a questa iniziativa Verde, e contro la volonta' della Commissione Europea, l'UE ha adottato nel 2003 regole sulle esportazioni di OGM a stati non-membri. Queste regole vanno ben oltre gli obblighi dell'UE secondo la legge internazionale. · Sulla base di una iniziativa Verde le nuove regole richiedono che gli stati membri prevengano movimenti trans-frontalieri indesiderati di OGM verso altri paesi. · Nel Luglio 2003 diverse iniziative politiche e legislative Verdi hanno dato vita a un emendamento alla legislazione sugli alimenti che permette agli stati membri di prendere misure anti-inquinamento per assicurare la coesistenza tra l'agricoltura convenzionale, biologica e biotecnologica. · La continuazione della moratoria (dall'Ottobre 1998), che impedisce l'emissione di licenze per la commercializzazione di nuovi OGM, e' stato uno dei maggiori successi del gruppo Verdi/ALE. · I Verdi hanno contribuito fortemente all'adozione di un emendamento alla Direttiva sul rilascio deliberato che richiede l'elencazione di tutti i siti in cui si coltivano OGM in un registro pubblico. Come recentemente riconosciuto dalla raccomandazione della Commissione sulle linee guida per la coesistenza, questa registrazione e' assolutamente cruciale per implementare qualsiasi misura di coesistenza. · Su nostra iniziativa, e' stata adottata dal PE a grande maggioranza una risoluzione legata alla coesistenza tra agricoltura biotech e non-biotech. Questa risoluzione richiede che la Commissione Europea fissi sbarramenti affidabili e tecnicamente misurabili per gli alimenti che contengono tracce di OGM al minor livello scientificamente possibile. Questa risoluzione considera che la legislazione Comunitaria sulla coesistenza debba dare agli stati membri la possibilita' di vietare completamente gli OGM in aree geograficamente limitate per garantire la coesistenza. · Infine, la risoluzione richiede alla Commissione Europea di avanzare una proposta per la responsabilita' civile a livello comunitario e l'assicurazione contro le perdite finanziarie dovute alla coesistenza. Agricoltura · Molti anni di lavoro hanno portato il gruppo Verdi/ALE ad ottenere l'introduzione nella Convenzione della procedura di co-decisione (tra europarlamento e commissione) nelle politiche comuni agricoltura e pesca legate alle leggi quadro che stabiliscono un'organizzazione comune dei mercati. Il gruppo Verdi/ALE ha ottenuto l'introduzione di un programma Europeo per la conservazione e l'utilizzazione delle varieta' di piante e razze animali tradizionali e adattati alle condizioni regionali. Il PE ha costretto la Commissione a creare una base legislativa per questo programma in favore della conservazione di biodiversita' in agricoltura. Al fine di fermare la perdita di biodiversita' entro il 2010 il gruppo Verdi/ALE ha ottenuto l'appoggio del Parlamento Europeo per domandare ripetutamente la creazione di un indicatore di biodiversita' nelle analisi annuali sull'evoluzione dello sviluppo sostenibile. · Il gruppo Verdi/ALE ha contribuito significativamente alla creazione di un compromesso costruttivo al Parlamento Europeo e a livello di Consiglio sulla revisione della Politica Agricola Comune (PAC). Questo compromesso ha introdotto il principio di disaccoppiamento dalla produzione, ma ha anche permesso agli stati membri di modellare la riforma secondo i loro bisogni regionali, e di distribuire i diritti di produzione e i pagamenti singoli tra regioni e produttori. · Nel quadro del WTO, e in relazione alla riforma PAC, i Verdi sono riusciti ad includere il concetto di "protezione esterna qualificata" in una risoluzione del PE sui negoziati agricoli. Per le importazioni nell'UE cio' significa l'introduzione di condizioni socio-economiche e ecologiche che controllano e prevengano il dumping. La protezione esterna qualificata permette di appoggiare lo sviluppo rurale integrato nei Paesi in Via di Sviluppo (PVS) basato su un fondo che usa il denaro generato dalle imposte anti-dumping. · I Verdi hanno lanciato campagne e creato diversi network sulla biodiversita' e lo sviluppo rurale, specialmente con i paesi dell'Europa centro-orientale · I Verdi hanno rafforzato sostanzialmente la legislazione Europea sull'agricoltura biologica, sia a livello di budget che a livello di controlli e certificazioni. · Il programma di azione Europea per l'agricoltura biologica recentemente lanciato dalla Commissione Europea e' anche il risultato di intense pressioni da parte dei Verdi. Pesca · I Verdi hanno ridotto l'appoggio dell'UE ai pirati della pesca fermando i sussidi per le esportazioni di navi da pesca verso paesi dove non si applica nessuna regola ("flag of convenience" countries). Il gruppo dei Verdi ha chiesto alla Commissione di adottare un piano di azione contro la pesca pirata, e ha provocato una spaccatura all'interno dell'industria ittica Europea. · In collaborazione con i ministri Verdi Europei, il gruppo Verdi/ALE ha aumentato la consapevolezza politica del danno causato dalle flotte ittiche Europee nei PVS e ha fatto pressioni sull'UE per migliorare gli accordi di pesca. E' visibile una spaccatura tra paesi che vogliono la pesca a tutti i costi e paesi che cercano di migliorare la conservazione degli stock ittici. Energia · I Verdi hanno fatto la differenza nella Direttiva sull'energia da fonti rinnovabili. Possiamo citare due passi in avanti: gli stati membri devono definire obiettivi nazionali indicativi in un modo tale che si sia sicuri che nell'anno 2010 l'UE generi il 22% della sua elettricita' da fonti rinnovabili (contro il 14% stabilito nel 1997); gli stati membri possono scegliere i loro schemi di sostegno per le rinnovabili. Questa e' una vittoria sulla Commissione Europea che voleva imporre un meccanismo di sostegno unico e uniforme nella forma di "certificati verdi". · I Verdi hanno avuto il merito di lanciare il dibattito sul futuro dell'Euratom e sull'energia nucleare in Europa. Al meeting finale della Convenzione, e' stata adottata una proposta Verde che mirava all'abolizione e all'esclusione del trattato Euratom dalla Costituzione. L'Euratom e' stato dotato di una personalita' giuridica separata ("la proposta adottata garantisce agli stati membri il diritto di ritirarsi dall'Euratom senza alcuna conseguenza sulla loro appartenenza all'UE..."). · Tuttavia, rimane lo status quo nel trattato Euratom. I Verdi hanno chiesto una conferenza per la revisione del trattato con la visione di eliminare le sue previsioni obsolete, in particolare quelle riguardanti la promozione dell'energia nucleare, e la carenza di procedure decisionali democratiche. · Con il rapporto Turmes (Verdi-Lussemburgo) sulla liberalizzazione del mercato dell'elettricita', i Verdi hanno contribuito all'introduzione di diversi aspetti nella Direttiva: -che le bollette e altri materiali promozionali forniti dai produttori di elettricita' debbano almeno specificare il mix di energia (la proporzione di energia da carbone, nucleare, gas e rinnovabili) usato dal fornitore in questione nell'anno precedente. Inoltre, i consumatori, sia industriali che privati, possono controllare la qualita' di CO2 e rifiuti nucleari che i fornitori producono sui loro siti web. In un mercato liberalizzato, la volonta' del cliente ha il diritto di decidere il fornitore e di conseguenza ridurre l'impatto ambientale se lo desidera. -i Verdi hanno sottolineato la questione dell'accesso ai fondi di "decommissioning" nucleare e l'uso conseguentemente possibile di questi fondi per finanziarie operazioni di mercato. In alcuni stati membri, gli operatori nucleari tengono il controllo dei fondi che devono mettere da parte per la gestione dei rifiuti e per il decommissioning, mentre in altri, i fondi sono gestiti da entita' separate. Quindi, i fondi di decommissioning possono essere usati per fare investimenti di mercato - il che costituisce una chiara distorsione del mercato. -Infine, grazie ai Verdi, le 3 istituzioni Europee hanno sottolineato congiuntamente la necessita' per gli stati membri di assicurare l'erogazione di adeguate risorse finanziarie per il decommissioning e per la gestione dei rifiuti da usare esclusivamente a questo fine; inoltre hanno chiesto che tali fondi siano gestiti con trasparenza, cosi' da evitare di ostacolare l'equa competizione nel mercato dell'energia. -In un comunicato rivolto al PE, la Commissione Europea ha riconosciuto finalmente che la gestione dei fondi di decommissioning debba ricadere nella legislazione comunitaria, in altre parole devono rispettare le regole di libera competizione dei trattati comunitari. Politica Regionale e Trasporti · I Verdi hanno ottenuto la creazione di una commissione temporanea di indagine sull'incidente della petroliera Prestige · L'applicazione della direttiva quadro sull'acqua e le sue implicazione sui Fondi Strutturali in relazione al Piano Idrico Spagnolo (del governo Aznar) dimostra un approccio Verde significativo e coerente all'uso delle risorse idriche, e dimostra come aggiustare lo sviluppo economico in favore dell'uso sostenibile delle risorse naturali. Un risultato concreto dei Verdi e' stato quello di bloccare le risorse finanziarie per il piano idrico Spagnolo. · I Verdi hanno ottenuto dalla Commissione un controllo piu' rigoroso per il rispetto di Natura 2000 nelle operazioni di distribuzione dei fondi strutturali. · In seguito alla conferenza Verde su Natura 2000 (nel Dicembre 2002), i Verdi hanno ottenuto l'appoggio della Commissione Europea per la creazione dell'Osservatorio Europeo sulla conservazione della natura, e la creazione del Network Natura 2000, che sta per essere lanciato. · Riguardo al sesto programma sulla ricerca e lo sviluppo, il gruppo Verdi/ALE ha formulato il testo base per la sezione sul trasporto sostenibile con un budget di 610 milioni di euro. Al momento, questo testo e' usato per diversi progetti sulla inter-operabilita', intermodalita', sicurezza e sostenibilita' nel trasporto e nella mobilita'. · In materia di trasporto aere e l'ambiente, il gruppo Verdi/ALE ha scritto di sua iniziativa un rapporto incentrato sulla politica aeroportuale e gli effetti, come il rumore. Le proposte del gruppo riguardanti gli impatti di questo tipo di trasporto e il principio dei costi reali per il trasporto aereo sono state adottate. La Commissione Europea ha tuttavia continuato a ritardare la sua azione a questo riguardo. · I Verdi hanno scritto anche un rapporto su trasporti e salute, e come risultato il PE ha adottato 2 strumenti: "la valutazione delle decisioni sul trasporto/gli impatti dei progetti sulla salute" e "la promozione della bicicletta e del camminare favorevoli alla salute." · Grazie al gruppo Verdi/ALE, il PE ha respinto in terza lettura la direttiva sulla liberalizzazione dei servizi nei porti. Questo e' stato un successo eccezionale. · Considerando la revisione delle linee guida per le Reti di Trasporto Trans-europee (TEN), i Verdi hanno ottenuto l'applicazione delle valutazioni strategiche di impatto ambientale per tutte le grandi infrastrutture. Poi, in prima lettura, i Verdi sono riusciti a guadagnare l'approvazione di un emendamento che elimina il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina (nonostante sia stato reinserito in seconda lettura). · I Verdi sono riusciti ad ottenere il principio dei costi ambientali e sociali esterni anche per Eurovignette - la tassa sui tir per l'uso delle infrastrutture. · Riguardo alla gestione della mobilita' nel Parlamento Europeo, i Verdi - con l'appoggio del gruppo ELDR (Liberal Democratici) - hanno ottenuto la formulazione di un piano di trasporti per gli eurodeputati, lo staff e i visitatori del PE. Questo piano deve essere migliorato e i Verdi stanno considerando nuove iniziative. Convenzione Europea · Gli ultimi 5 anni sono stati caratterizzati dal tentativo di riformare genuinamente l'UE sia a livello istituzionale che a livello politico. Queste riforme sono state preparate da 2 Convenzioni seguite da 2 Conferenze Intergovernative. Il contributo dei Verdi nel processo e' stato fondamentale. · Riguardo alla democratizzazione dell'Unione, la visione Verde ha fatto spesso da guida. I Verdi sono stati la prima forza politica ad usare l'espressione democrazia Europea, e questo ben prima che diventasse lo slogan della Convenzione sul futuro dell'Europa · Riguardo alla riforma dei Trattati, la battaglia essenziale dei Verdi mira a una rottura chiara con il metodo intergovernativo adottato a Nizza. Tra le prove dei successi iniziali c'e' quella che e' stata una Convenzione a preparare la riforma costituzionale. Ma i Verdi continueranno a lottare per l'abolizione dell'unanimita' cioe' contro il diritto di veto. · Grazie alle richieste instancabili dei Verdi al PE e alla Convenzione, la bozza di costituzione gia' mostra il progresso istituzionale a livello di democrazia e di separazioni di poteri. Alcuni esempi sono: la volonta' dei cittadini come base per l'integrazione Europea, una personalita' giuridica dell'Unione, gerarchia delle norme, nessun potere legislativo al Consiglio Europeo, un Consiglio legislativo, la natura pubblica della legislazione Europea e l'inserimento della Carta dei Diritti Fondamentali nella bozza di costituzione. · Riguardo alla Convenzione, i Verdi sono intervenuti con successo a questi livelli: Euratom (vedi l'argomento Energia), creazione di un gruppo di lavoro sociale (vedi l'argomento Politica Economica e Sociale), l'introduzione del concetto dei corpi civili di pace e della prevenzione dei conflitti (vedi l'argomento: Affari Esteri, Relazioni Internazionali e Diritti Umani), l'adozione del diritto di co-decisione nel settore dell'agricoltura (vedi l'argomento Agricoltura), e la perentoria integrazione dello sviluppo sostenibile nei testi della Convenzione. Allargamento I maggiori risultati ottenuti dai Verdi sono: -il riconoscimento dei diritti umani e delle minoranze - in particolare i Rom e i Sinti - come questione Europea. -l'integrazione della dimensione sociale nei rapporti di monitoraggio del PE (non sufficientemente presa in considerazione all'inizio della legislatura). -la difesa dei diritti delle donne e le pari opportunita' e' stata presa in maggiore considerazione grazie alla perseveranza dei Verdi. (La sottorappresentazione delle donne in politica, la loro sovrarappresentazione nella disoccupazione, l'estrema poverta' specialmente tra le minoranze, la liberta' di scelta sulla pianificazione familiare, etc). -la necessita' di sviluppare una politica Europea di asilo piu' umana e meno repressiva, basata sul principio di solidarieta' tra i nuovi e i vecchi stati membri. - la necessita' per gli stati aderenti di rispettare la legislazione ambientale prima dell'accesso all'Unione ha portato i Verdi ad avanzare le questioni ambientali in tutte le fasi dei negoziati e con particolare attenzione alla legislazione sulla protezione della natura. -il rispetto dai nuovi stati membri degli impegni in materia di sicurezza e dismissione nucleare come sottolineato dal Trattato di Accesso. Le battaglie piu' importanti riguardano Ignalina (Lituania), Bihunice (Slovacchia), Kosloduy (Bulgaria) e gli accordi di Melk legati all'impianto nucleare di Temelin nella Rep. Ceca (accordi tra Austria e Rep. Ceca). I Verdi hanno insistito sul fatto che il PE deve essere informato pienamente dalla Commissione Europea sul seguito di questo accordo. Politica Economica e Sociale · Sulla base del rapporto Labert (Verdi-UK) sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, il Consiglio ha accettato le richieste dei Verdi. Le nuove regole significheranno che piu' persone potranno reclamare i pagamenti di sicurezza sociale e ricevere trattamenti sanitari in paesi terzi membri dell'UE. Sara' piu' facile per i disoccupati chiedere i benefici di disoccupazione negli altri stati dell'UE, e sara' permesso ai cittadini Europei aventi diritto all'assistenza sanitaria nel loro paese di beneficiare di trattamenti, dove necessario, mentre stanno temporaneamente in un altro stato membro. · Nel quadro della Convenzione, un gruppo di lavoro speciale sulla politica sociale e' stato creato di nostra iniziativa. · Per diversi anni i Verdi hanno insistito per la piena occupazione e qualita' del lavoro. La loro richiesta e' stata finalmente ascoltata e presa in considerazione nella Strategia di Lisbona. I Verdi sono riusciti anche a: · Chiedere tramite il PE un aumento delle soglie minime Europee per le tasse sul diesel nel trasporto, oltre che una revisione delle esenzioni fiscali ingiustificate. (rapporto Jonckheer, Verdi-Belgio, sulla tassazione dei prodotti energetici). · Lanciare il primo rapporto in assoluto sulla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e richiedere piu' trasparenza di questa istituzione e maggiore controllo politico sui suoi progetti (rapporto Lipietz, Verdi-Francia, sulla BEI). · Convincere il PE a lanciare una politica coordinata per gli investimenti sulle tecnologie ambientali, comprese le energie rinnovabili, nel quadro dell'iniziativa di crescita cominciata dalla Presidenza nel 2003. (rapporto Randzio-Plath) · Raggiungere maggioranze per approvare gli emendamenti dei Verdi/ALE che miravano a escludere il settore idrico dalle strategie Europee di liberalizzazione, e a rafforzare il ruolo delle autorita' locali e regionali riguardo la gestione dei servizi di interesse generale (rapporto Herzog). · Includere criteri sociali e ambientali nel quadro legale sugli approvvigionamenti pubblici con la visione di assicurare una bilancia migliore tra le politiche ambientali e il principio di mercato interno (rapporto Zappala) Liberta' Pubblica e Giustizia · Il PE ha adottato un rapporto sulla riunificazione familiare e la libera circolazione di cittadini di paesi terzi che, da un lato, appoggia la proposta della Commissione, e dall'altro lato, intende allargare i suoi scopi (per esempio sulla definizione della famiglia e il miglioramento dello statuto sui membri della famiglia - specialmente della donna.) · Purtroppo, il Consiglio non ha seguito la posizione del PE e ha limitato la riunificazione familiare ai bambini (fino all'eta' di 12 anni). Riguardo a tale limitazione, i Verdi hanno presentato appello alla Corte Europea di Giustizia. Il PE ha seguito questa iniziativa contro la decisione del Consiglio e la procedura non si e' ancora conclusa. · Inoltre, per la prima volta nella storia Europea, e grazie all'intervento dei Verdi, gli immigrati che hanno risieduto piu' di 5 anni nell'UE hanno gli stessi diritti e liberta' dei cittadini dell'Unione. Questo diritto di residenza permette loro di circolare liberamente nell'UE. In passato, quando i migranti che risiedevano nell'UE viaggiavano verso un altro paese dell'UE questi viaggi erano trattati come movimenti dai loro paesi di origine. · Uno dei rapporti del PE piu' importanti copre lo statuto dei Rifugiati nell'Unione. Questa Direttiva stabilisce la base di una politica comune per i rifugiati in UE. Grazie al rapporto Lambert (Verdi-UK), i Verdi sono riusciti ad assicurare che il PE adotti una posizione che superi la proposta della Commissione allargando gli scopi della direttiva ai rifugiati non tutelati dalla convenzione di Ginevra del 1951. (Per es. includendo la protezione temporanea per i rifugiati). Questa direttiva e' in discussione al Consiglio. · Grazie agli sforzi del gruppo Verdi/ALE e al rapporto Buitenweg (Verdi-Olanda), il PE ha adottato a grande maggioranza una posizione contro il razzismo e la discriminazione. · Dopo essere stati inizialmente isolati nella battaglia per un controllo democratico dell'Europol, ai Verdi si sono gradualmente aggiunti altri attori politici. La Commissione Europea ha pubblicato un green paper sullo scrutinio democratico dell'Europol e il Consiglio sta ufficialmente studiando questo aspetto. Inoltre, la Convenzione sul futuro dell'Europea sta consigliando la 'comunitarizzazione' dell'Europol. In altre parole, significa conferire al PE e alla Corte di Giustizia i poteri di scrutinio. · Sin da quando e' iniziato il processo di creazione dell'area giudiziaria Europea, i Verdi hanno chiesto - gli unici a farlo fin dall'inizio - che l'integrazione giudiziaria Europea dovrebbe andare fianco a fianco con il riconoscimento di una serie di garanzie procedurali comuni, in particolare sul diritto di difesa. Le nostre richieste stanno crescendo in importanza sin dall'entrata in vigore del mandato di arresto Europeo (1.1.04) · Questa campagna sta cominciando a mostrare risultati positivi con la pubblicazione da parte della Commissione del green paper che mira a creare uno strumento legislativo Europeo che dia un livello comune di garanzie procedurali. · Il gruppo Verdi/ALE ha combattuto per ottenere un livello di protezione dei dati personali sotto il terzo pilastro dell'UE (polizia e cooperazione giudiziaria) almeno equivalente a quello in vigore per il primo pilastro (mercato interno). · Questo lavoro sembra finalmente esser stato proficuo e questo puo' essere attribuito a diverse ragioni: i numerosi tentativi di ridurre le garanzie sono stati fermati; la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha recentemente presentato una proposta sull'armonizzazione del livello di protezione tra il terzo e il primo pilastro. · La Convenzione consiglia o di eliminare interamente il terzo pilastro o di integrarlo nel primo. · Grazie a una iniziativa Verde nel 2000, e' stata creata una commissione temporanea del PE sul sistema Echelon (un sistema di sorveglianza globale, gestito dagli USA con l'assistenza del Regno Unito, tra gli altri). La commissione ha confermato i timori sull'esistenza di questo sistema. I Verdi hanno votato nonostante tutto contro le conclusioni della commissione perche mentre essa confermava l'esistenza di Echelon, si rifiutava di trarre le necessarie conclusioni politiche, in particolare con riguardo a alla violazione della legislazione Europea sulla privacy. Politica per lo Sviluppo · In materia di accesso alla medicine per i PVS, i Verdi hanno ottenuto una prima vittoria nell'Ottobre 2000 all'assemblea Parlamentare ACP-UE (paesi Africani Caraibici e del Pacifico - UE). Una seconda vittoria seguita nel Marzo 2001 con il voto del rapporto Gemelli (licenze gratuite per permettere ai PVS di fabbricare e commerciare medicine in situazioni di emergenza.) · La denuncia presentata da 39 compagnie farmaceutiche (Europee e Americane) contro una legge del Sud Africa del 1997 sulle importazioni economiche di medicine generiche destinate alle vittime dell'AIDS ha ricevuto una grande attenzione dai media. Il PE, nel Marzo 2001, ha adottato una risoluzione urgente che condanna il processo e afferma il diritto di avere accesso alle medicine. Di fronte all'opposizione internazionale, le 39 compagnie hanno ritirato la denuncia. Ma la battaglia a livello di WTO non e' ancora vinta. · Riguardo l'accesso all'acqua nei PVS, il rapporto Lannoye (Verdi-Belgio) chiede che l'accesso all'acqua sia riconosciuto come diritto umano fondamentale. Tale diritto, recentemente inserito nel Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali, e' contrario alla privatizzazione che penalizza le popolazioni piu' povere. · Il rapporto precisa che in gran parte dei paesi UE la distribuzione idrica e' responsabilita' delle autorita' pubbliche, e afferma la richiesta di ritirare l'ipotesi di privatizzazione dell'acqua nei PVS dai negoziati del GATS (General Agreement on Trade Service). (Dei 6 mld di persone, quasi 1.7 mld - compresa il 60% della popolazione Africana - non hanno accesso ad acqua potabile. La situazione e' resa peggiore dall'agricoltura intensiva, la costruzione di grandi dighe, l'inquinamento industriale, la deforestazione etc). · In merito agli aiuti alimentari con OGM come soluzione alla fame e alla malnutrizione nei PVS, i Verdi sono uno degli unici due partiti politici contrari all'esportazione di OGM. Industria · I Verdi hanno introdotto regolarmente e con successo emendamenti in favore del software libero, sia nel budget dell'UE sia nei programmi di ricerca. Il Gruppo Verdi/ALE ha anche richiesto che il PE passi a software liberi. · Con diverse organizzazioni della comunita' del software libero e numerose piccole imprese, i Verdi sono stati all'avanguardia nella battaglia contro i brevetti sul software. Il gruppo Verdi/ALE ha vinto il primo round della battaglia contro la bozza di direttiva che mira a legalizzazione i brevetti sui software nell'UE. · Preoccupati dagli effetti delle onde elettromagnetiche sulla salute pubblica, i Verdi hanno ottenuto l'inclusione del principio di precauzione in diversi testi. · Il gruppo Verdi/ALE ha iniziato il dibattito sulle nanotecnologie - consistenti nella manipolazione della materia su scala nanometrica (un miliardesimo di metro), che e' su scala molecolare o atomica. Budget e Controllo sul Budget · E' grazie a una iniziativa verde che il fondo per i rifugiati e' stato salvaguardato e d'ora in poi sara' anche piu' importante (responsabilita' condivise per gli stati membri al fine di migliorare le condizioni dell'accoglienza dei rifugiati). · Negli anni, i commenti introdotti nel budget UE dai Verdi hanno concretamente portato a miglioramenti significativi in considerazione dei diritti umani e della prevenzione dei conflitti. · E' anche grazie ai Verdi che e' stata creata una linea di budget per il decommissioning dei reattori nucleari. · Il gruppo Verdi/ALE e' praticamente l'unico gruppo politico ad aver avanzato emendamenti legati alle questioni ambientali e agli impatti ecologici e sociali delle attivita' di budget dell'UE. Per gli elettori che vedono nelle istituzioni un disastro finanziario, votare Verde e' la giusta opzione in quanto chiediamo un'analisi degli impatti dei fondi usati. Infatti, i Verdi sono riusciti a convincere il Cocobu (La Commissione di controllo di bilancio del Parlamento europeo) a fare uno studio esteso sul controllo ecologico e sociale. Il contratto per questo studio e' in fase di attribuzione. Lo studio potrebbe essere una delle aree di sviluppo nell'efficienza della spesa pubblica maggiormente interessanti. · Riguardo alla nuova legislazione finanziaria, i Verdi hanno avanzato diversi emendamenti che miravano a migliorare la trasparenza e ad aumentare le possibilita' per le istituzioni di prendere in considerazione gli aspetti ambientali quando si fa l'approvvigionamento pubblico (successo parziale per i Verdi). Cultura · I Verdi sono stati il gruppo piu' attivo nel difendere l'Industria Cinematografica Europea. Infatti, grazie ai rapporti Vander Taelen (Verdi-Belgio) su una migliore circolazione dei film Europei nel mercato interno e nei paesi candidati, i Verdi hanno incoraggiato la difesa e la promozione dell'Industria del settore. · I Verdi hanno anche promosso la revisione della Direttiva Televisione senza Frontiere al fine di stabilire una chiara definizione dei concetti di 'lavoro Europeo' e 'produttore indipendente', e includere la difesa del pluralismo nei media. · Riguardo ai diritti degli artisti: il gruppo Verdi/ALE ha preso l'iniziativa di una risoluzione sui diritti degli artisti audio-visivi che ha avuto successo. La risoluzione richiedeva in particolare una piu' chiara protezione da parte della legislazione sulla proprieta' intellettuale a livello internazionale. · I Verdi hanno vigilato sui diritti degli artisti in altri rapporti avanzando emendamenti con rispetto alle loro condizioni di lavoro e alle implicazioni delle arti in altri settori economici. · Il gruppo Verdi/ALE ha combattuto per il rispetto e la promozione delle lingue minoritarie e la diversita' linguistica. · In diversi rapporti, i Verdi hanno insistito sulla differenza tra le merci e i servizi culturali e gli altri servizi e merci. Hanno anche difeso la protezione della diversita' culturale e hanno combattuto contro la liberalizzazione delle merci culturali presso il WTO, in particolare tramite interrogazioni orali sulla materia. Affari Esteri, Relazioni Internazionali e Diritti Umani · Il concetto di Corpi Civili di Pace Europei e' stato lanciato al PE dal gruppo Verdi/ALE, che costantemente lo ha portato all'attenzione (raccomandazione Per Gahrton e emendamenti a diversi rapporti). · E' anche grazie ai Verdi che i Corpi Civili di Pace Europei sono citati nel progetto finale della Costituzione Europea anche se ristretti a incarichi umanitari. Grazie a questo concetto Verde, il Consiglio, la Commissione e gli stati membri hanno ampiamente accettato il principio di usare attori della societa' civile nelle operazioni di prevenzione dei conflitti e nella loro gestione. · I Verdi hanno chiesto, piu' di altri, lo sviluppo di una politica efficace e consistente per la prevenzione dei conflitti (rapporto Lagendijk, Verdi-Olanda). Oggi la prevenzione dei conflitti e' uno degli obiettivi della Politica Estera dell'Unione menzionata nella bozza di Costituzione. · I Verdi hanno continuato a sollevare un lungo dibattito sull'implementazione della clausola sui diritti umani. Hanno ripetutamente invocato il Consiglio e la Commissione a definire un chiaro meccanismo con cui la clausola puo' essere usata. · L'idea di un Tribunale Internazionale per i Crimini di Guerra per l'ex Yugoslavia e' stata inizialmente avanzata dai Verdi, cioe' da Alexander Langer. Questo concetto e' stato poi usato per la creazione del Tribunale Penale Internazionale. I Verdi sono stati una forza guida sul TPI (promotori di tutte le risoluzioni in quest'ambito), e sono i maggiori sponsorizzatori dell'intergruppo parlamentare al PE "Amici del TPI". · I Verdi sono stati i primi a richiedere e ottenere dichiarazioni plenarie dal Consiglio e dalla Commissione sull'abolizione della pena di morte e la tortura (comprese ferme risoluzioni su queste questioni). · La proposta del Patto di Stabilita' per l'Europa Sud-Orientale e' stata avanzata dai Verdi originariamente. La proposta per un inviato speciale nel Caucaso meridionale e' stata fatta dai Verdi a inizio legislatura ed e' stata inclusa nel rapporto Gahrton (Verdi-Svezia). Il Consiglio ha infine accettato questa idea e ha nominato un inviato per la regione. · Riguardo alla Cecenia, e' grazie ai Verdi che il PE ha chiesto il coinvolgimento di tutte le parti della societa' Cecena nel processo di pace, compreso l'ultimo Presidente eletto Aslam Maskadow. In conseguenza di cio' che sta avvenendo in Cecenia, il gruppo Verdi/ALE e' riuscito a sospendere temporaneamente la firma dell'accordo di Cooperazione Scientifica e Tecnologica con la Russia. · Il ruolo dei Verdi e' stato decisivo rispetto alla situazione dei rifiuti nucleari scaricati nel Mar di Barents. · Nel campo delle testate nucleari (uranio impoverito) e delle armi a grappolo, i Verdi hanno convinto il PE ad adottare una risoluzione per chiedere la moratoria su questo tipo di armi. · Nel campo dei rifiuti nucleari, i Verdi hanno ottenuto una dichiarazione del Consiglio e della Commissione per assicurare la preparazione minuziosa della conferenza per la revisione del terzo Trattato di Proliferazione Nucleare che si terra' nella primavera 2004. · Sulla questione del Tibet, i Verdi sono stati fondamentali per l'approvazione del PE della proposta di un inviato speciale Europeo nella regione. · Nurit Peled-Elhanan e Izzat Ghazzawi, vincitori del premio Sakharov (un premio conferito dal PE), sono stati proposti dai Verdi con l'intento di attirare l'attenzione non sulle parti belligeranti, ma sulle parti che si sforzano pacificamente per la pace e la riconciliazione nel Medio Oriente. · Nel 2000, i Verdi sono stati i primi a chiedere un tribunale di guerra per giudicare il regime di Saddam HUssein. · Grazie ai Verdi, l'UE assicura una preparazione e un monitoraggio annuali a completi della sessione della Commissione ONU per i Diritti Umani. · I Verdi hanno contribuito fortemente al successo del Codice di Condotta dell'UE sulle esportazioni di Armi. · Riguardo alla situazione in Iraq, grazie all'adozione di diversi emendamenti dei Verdi e del PSE, il Parlamento Europeo ha preso una posizione chiara contro la guerra il 30 Gennaio 2003, esprimendo l'opposizione a qualsiasi azione militare unilaterale e agli attacchi preventivi. · Sulla base di un'iniziativa Verde, 454 europarlamentari e tutti i parlamenti nazionali dell'Europa hanno firmato un appello contro la guerra. Nel quadro di questa iniziativa, una delegazione di 31 membri dal nostro gruppo al PE sono andati a Baghdad, New York e Washington per lanciare un ultimo appello contro la guerra. · Per lungo tempo, i Verdi sono stati la forza politica principale a chiedere la revisione della politica Europea sulla Korea del Nord. Abbiamo chiesto di fermare l'appoggio Europeo al KEDO (Organizzazione della penisola Koreana per lo Sviluppo Energetico) e hanno chiesto lo sviluppo di programmi per lo sviluppo di energie alternative in Korea del Nord. Il 30 Gen 2003, il PE ha finalmente adottato una risoluzione vicina alla posizione dei Verdi in materia di energia. · Nel Dicembre 2003, il gruppo Verdi/ALE ha ottenuto una dichiarazione del Consiglio e della Commissione sulla proposta di diversi paesi UE di ritirare l'embargo sulle esportazioni di armi in Cina. Grazie a questa iniziativa Verde il PE ha adottato una risoluzione che chiede fermamente il mantenimento dell'embargo. Commercio Estero e WTO · Il gruppo Verdi/ALE e' l'unica forza politica a respingere l'espressione 'libero commercio' e a sostituirla con 'commercio equo' e sviluppo sostenibile. I Verdi hanno sempre sottolineato il fatto che il commercio deve servire agli obiettivi sociali e ambientali e non il contrario. · In questo contesto, i contributi dei Verdi a Seattle (WTO), a Porto Alegre (World Social Forum e World Parliamentary Forum) sono serviti alla diffusione del messaggio Verde e alla creazione di nuove dinamiche. · Il gruppo Verdi/ALE e' stato co-iniziatore del World Parliamentary Forum (WPF) con 4 incontri tenuti in contemporanea del World Social Forum a Porto Alegre e Mumbai, e un incontro del braccio Europeo del WPF. I Verdi sono anche co-organizzatori del Network Parlamentare Internazionale di cui condividono la responsabilita' per il segretariato. · Sin dal Summit di Gothenburg, i Verdi hanno appoggiato fermamente l'implementazione della VIS (Valutazione dell'Impatto sulla Sostenibilita') per tutte le maggiori attivita' esterne. E' un fatto accettato oggi. · Il rapporto Lucas (Verdi-UK) sull'accordo UE-Messico comprende la partecipazione formale della societa' civile e dei parlamenti interessati nella valutazione degli accordi internazionali. Diritti delle Donne · Il relatore Verde Patsy Sorensen ha scritto il primo rapporto Parlamentare sul traffico di esseri umani e questo ha aperto la strada per un'intera serie di iniziative della Commissione e del Consiglio. Tra queste: una definizione comune di traffico nel codice penale degli Stati Membri, sanzioni piu' alte, e una nuova direttiva sulla protezione delle vittime del traffico - specialmente per quelle sfruttate sessualmente. I Verdi hanno lavorato per sollevare la consapevolezza degli stati aderenti di questa questione e all'inserimento di essa nei rapporti di monitoraggio. · Con la revisione della Direttiva sul trattamento paritario delle donne e degli uomini riguardo all'accesso al lavoro, i Verdi sono riusciti a integrare protezioni ottimali per le donne contro la discriminazione, compresa, per es., una restrizione sulle domande riguardanti la famiglia durante il colloquio di lavoro. I Verdi sono anche riusciti a includere nella direttiva, una maggiore protezione contro le violenze sessuali in senso lato; il diritto di riavere lo stesso lavoro dopo l'esonero per la maternita'; e diritti retroattivi per la promozione e altri benefici durante l'esonero per la maternita'. · Il rapporto Hautala (Verdi-Finlandia) ha creato un'organizzazione nazionale per il controllo dell'implementazione della direttiva sui diritti delle donne nel posto di lavoro. Il rapporto ha anche organizzato la ricezione di denunce individuali e collettive. · I Verdi hanno promosso la massima protezione per il vittime delle violenze sessuali, e anche per i testimoni. Inoltre, in conseguenza delle pressioni del gruppo Verde, tutte le compagnie Europee dovranno presentare un piano di azione contro le violenze sessuali e incoraggiare i programmi sull'eguaglianza a livello aziendale. Questa direttiva entrera' in vigore nel 2005. · Il 10 Marzo 2004, su iniziativa dei Verdi, il PE ha adottato una risoluzione al fine di designare una donna come prossimo Presidente della Commissione Europea. Accesso ai Documenti e alle Petizioni · E' grazie ai Verdi che e' stato evitato un blocco totale dell'accesso dei cittadini alle informazioni nei campi della sicurezza e della politica di difesa, e in generale nel campo degli Affari Esteri. · I Verdi hanno fortemente influenzato il Regolamento sull'accesso pubblico dei documenti delle Istituzioni Europee. (Al momento, anche i documenti interni della Commissione, del PE e del Consiglio, cosi' anche le comunicazioni degli stati membri nelle Istituzioni Europee, sono inclusi nel regolamento). · I Verdi hanno costantemente appoggiato le petizioni contro il Piano Idrico Spagnolo (del governo Aznar). Grazie a diversi incontri, il pubblico e' stato informato della questione. I Verdi hanno anche appoggiato le petizioni su Sellafield e L'Aja - entrambe riguardanti il riprocessamento dei rifiuti nucleari e/o la produzione di MOX (un composto di ossidi di plutonio e uranio). Il rapporto STOA, iniziato su iniziativa dei Verdi, ha permesso l'organizzazione di diversi incontri pubblici sul riprocessamento dei rifiuti nucleari alla Commissione delle Petizioni. · Una petizione introdotta dei Verdi contro lo sviluppo di un progetto al Crystal Palace Park, Gran Bretagna, ha spinto la Commissione Europea a portare la GB davanti alla Corte Europea di Giustizia per non aver fatto una adeguata valutazione di impatto ambientale sul progetto. · Nonostante l'opposizione parlamentare iniziale, i Verdi sono riusciti a ottenere che una delegazione del PE in Finlandia esaminasse un progetto di ponte costruito su un sito di Natura 2000.
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