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Inchiesta nas su carni gonfiate
- Subject: Inchiesta nas su carni gonfiate
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Wed, 18 Feb 2004 00:31:01 +0100
Altra storica giornata per il settore agroalimentare, e ancora una volta si punta solamente allo scoop, ancora una volta si vuole coprire con l'ipocrisia una verità oramai conosciuta da tutti, questi sono i risultati di una pessima globalizzazione, le industrie agroalimentari hanno delocalizzato la produzione nei paesi a sud del mondo e reimpostano nella ricca Europa le carni pregiate a costi molto bassi, la risposta locale è una produzione senza nessuna regola, non viene applicata nessuna legge, l'importante è produrre in poco tempo tanta carne con il tacito consenso di governanti, associazioni di categoria e le tradizionali organizzazioni sindacali. Queste sono le regole dettate, d'altra parte dai colossi transnazionali italiani quali Cirio e Parmalat. I risultati sono ulteriore crollo dei prezzi per il terrorismo medianico e messa in crisi di altre realtà agricole. Ricreare un'etica per il cibo, ricostruire il cerchio della fiducia tra i cittadini consumatori e i cittadini produttori, proporre fino alla nausea che l'unica via d'uscita è il ciclo corto in agricoltura, qui si produce quisi consuma,permette il controllo su tutta la filiera, superare la GDO costruendo ed inventando reti di distribuzione diretta significa produzione di qualità controllata ad prezzi accessibili ai cittadini consumatori e a un dignitoso reddito per i produttori. Continuando su questi binari un augurio a tutti di buon lavoro delegare ai nas o ad altri non cambierà la situazione presente. N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com I Nas: negli animali residui cancerogeni. Sequestrati in una tipografia 2 mila chili di farmaci fuorilegge Polli agli antibiotici, 23 arresti Scoperto traffico di tacchini, conigli e bovini allevati con sostanze proibite Polli e tacchini gonfiati. Ma anche conigli e bovini. Allevati a dosi massicce di antibiotici, ormoni e altri prodotti chimico farmaceutici, somministrati senza controllo veterinario. Animali da reddito, insomma, molti dei quali, secondo i detective, con residui cancerogeni addosso, finiti poi sulla tavola dei cittadini. E' il traffico illecito scoperto dai carabinieri dei Nas (Nucleo antisofisticazioni) di Bologna, in un anno di indagini, smascherando il business milionario con un blitz denominato "Tapiro". I militari dell'Arma sono entrati in azione l'altro giorno all'alba, arrestando 7 persone nella provincia di Milano e 16 in Lombardia. Sempre a Milano è finito nei guai il titolare della tipografia di via Sibari, all'interno della quale i carabinieri hanno sequestrato 2.000 chili di prodotti farmaceutici destinati all'alimentazione animale. Erano in gran parte antibiotici scaduti o in cattivo stato di conservazione e comunque importati clandestinamente. In Lombardia gli investigatori hanno inoltre confiscato a scopo cautelativo sanitario 15 mila conigli considerati pericolosi per la salute pubblica, essendo stati trattati con cloramfenicolo, sostanza cancerogena. I reati contestati vanno dall'associazione per delinquere, all'esercizio abusivo della professione, fino al commercio e alla somministrazione di medicinali guasti, alla ricettazione e alla adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari. In galera sono finiti ex dirigenti di industrie chimiche, impiegati, finti farmacisti, medici veterinari, allevatori, imprenditori agricoli. "Un'organizzazione criminosa - spiega un ufficiale dei Nas - che inizialmente faceva capo a Rimini, ma poi si è sviluppata in tutto il centro e il nord-Italia". Quaranta le sostanze trattate, in particolare il 17Beta-Boldenone e il Boldione, steroidi anabolizzanti usati per trattamenti illeciti soprattutto nei bovini, nei cavalli da corsa e negli atleti per migliorare le prestazioni sportive. Michele Focarete Cronaca di Milano corriere della sera 17 02 04 Martedì, 17 Febbraio 2004 BLITZ ALL'ALBA L'inchiesta partita da Rimini travolge anche alcuni rappresentanti della zootecnia padovana Mangimi "dopati": 4 arresti dei Nas Associazione per delinquere contestata a veterinari e allevatori. Sostanze cancerogene per gli animali I carabinieri del Nas (Nucleo anti sofisticazioni) di Padova sono sono usciti dal comando di via Tommaseo alle tre e mezza di ieri mattina per eseguire nove ordinanze di custodia cautelare e sette perquisizioni in provincia, nel Veronese, e Vicentino altra zona di loro competenza. I capi d'imputazione ruotano tutti attorno al commercio e alla somministrazione di medicinali guasti o adulterati, oltre che all'uso di sostanze pericolose e altamente cancerogene nei mangimi di allevamenti avicoli (polli e tacchini), cunicoli (conigli), ittici, di selvaggina (come quaglie e fagiani) e anche di animali di taglia superiore come bovini e suini. A questi si aggiungono reati come l'esercizio abusivo della professione farmaceutica e la ricettazione.Un lavoraccio per i Nas locali, ai quali si sono aggiunti colleghi provenienti dai nuclei di Ancona, Latina, e Trento, sotto il coordinamento di quelli di Bologna. Gli accusati sono finiti nei guai dopo un anno e mezzo di indagini e di intercettazioni da parte dei carabinieri, intervallate da continui blitz per acquisire i necessari riscontri.Nel Padovano, in particolare, gli ordini di custodia hanno colpito un veterinario ed alcuni allevatori o mediatori di bestiame diDue Carrare,Sant'Urbano,Pernumia e della stessaPadova. L'organizzazione si dava da fare per reperire sul mercato (lecito o clandestino) e commercializzare sostanze medicinali guaste o imperfette che si presentavano pericolose per la salute pubblica. Le sostanze e i farmaci venivano utilizzati dagli allevatori per promuovere la crescita e l'ingrasso degli animali, per curare le eventuali malattie anche come indiscriminata prevenzione dell'insorgenza di epidemie tra le bestie, con un conseguente danno economico. Molto più semplice saltare tutti i controlli e fare da soli, con l'aiuto di veterinari e fornitori compiacenti e soprattutto, molto interessati ad un illecito guadagno. I numeri dell'inchiesta che si snoda tra conigli potenzialmente cancerogeni e tacchini dopati sono emblematici. I carabinieri hanno sequestrato qualcosa come 64.000 conigli, 3.600 tacchini e 1.800 vitelloni. Oltre 10 mila chilogrammi di principi farmacologicamente attivi, per un valore di 220 mila euro. Dall'amoxicillina, un antibiotico delle penicilline per cui sono stati fissati precisi limiti per l'impiego sugli animali, al dimetridazolo, un antibatterico cancerogeno. Poi ossitetracilina, altro antibiotico, sulfadimetossina, eritromicina, cloramfenicolo e molto altro ancora. Provenienti da Spagna, Olanda, Svizzera, San Marino Germania e Cina. Le analisi, spiegano gli investigatori, hanno poi evidenziato la presenza nelle carni di ormoni come l'estradiolo (con effetti sullo sviluppo, immunologici, immunotossici e genotossici), che favorirebbe l'insorgenza di tumori, soprattutto in bambini in età prepuberale. Le cui mamme, magari, davano loro carne bianca "perchè più magra e digeribile". E non è finita. C'è anche il 17Beta-Boldenone, che una direttiva dell'Unione Europea definisce "totalmente cancerogeno". Questo steroide anabolizzante, già sequestrato in Piemonte anni fa, rappresenta una novità in campo europeo per la formulazione rinvenuta in questa indagine. Soprattutto perchè alcuni allevatori, in particolare olandesi, ne sostenevano l'origine naturale, mentre ne sono stati trovati tre litri allo stato puro, del valore di 70mila euro. Angelo Cimarosti gazzettino di rovigo 17 02 04 Da Rimini l'operazione "Tapiro" dei Nas di Bologna: 54 provvedimenti di arresto, sequestrate migliaia di chili di sostanze medicinali Farmaci pericolosi per ingrassare animali Sei arresti nel Bresciano. Ispezioni in allevamenti della Bassa, sequestrati 4mila tacchini Le ispezioni in alcuni allevamenti avicoli Animali da reddito, come bovini e suini, ma soprattutto polli e tacchini, allevati a dosi massicce di antibiotici, ormoni, e altri prodotti chimico-farmaceutici somministrati completamente al di fuori di ogni controllo veterinario. È il traffico illecito scoperto dai carabinieri del Nas di Bologna, che in un'indagine coordinata dalla Procura di Rimini e durata oltre un anno, hanno smascherato un vero e proprio sistema basato sulla somministrazione di prodotti farmaceutici spesso per mantenere alta la produzione delle carni. L'operazione "Tapiro" è scattata dalle primissime ore del mattino, ha portato all'esecuzione di 25 ordini di custodia cautelare in carcere, 29 ordinanze agli arresti domiciliari, 148 perquisizioni, per un totale di 98 indagati: i carabinieri, su delega del Pm di Rimini Marino Cerioni (ordinanze di custodia cautelare firmate dal Gip Lorena Mussoni) sono entrati in azione nelle province di Vercelli, Alessandria, Terni, Reggio Emilia, Rimini, Cremona, Perugia, Modena, Pavia, Livorno, Udine, Padova, Macerata, Asti, Vicenza, Venezia, Varese, Mantova, Piacenza, Bologna, Parma, Cuneo, Novara, Lodi, Treviso, Brescia, Bergamo, Verona, Como, Milano, Lecco. Sei i provvedimenti eseguiti nella nostra provincia: tre arresti con detenzione a Collio e a Desenzano mentre un bresciano residente in città è stato arrestato a Bologna; tre con la concessione dei domiciliari, uno a Bagnolo e due a Pralboino. Sono state eseguite ispezioni in allevamenti a Leno, Bagnolo, Pralboino, Orzinuovi e Cazzago San Martino per prelevare campioni di sostanze che verranno sottoposte ad analisi. Quattromila tacchini sono stati sequestrati in un macello del Bresciano. I reati contestati vanno dall'associazione per delinquere all'esercizio abusivo della professione, fino al commercio e alla somministrazione di medicinali guasti, alla ricettazione e alla adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari. Le indagini hanno inizialmente portato alla scoperta di un'organizzazione che faceva capo inizialmente a Rimini, poi sviluppatasi anche nella Repubblica di San Marino e ramificatasi in tutto il Centro Nord-Italia: un'associazione che - secondo gli investigatori - era dedita al reperimento e al commercio sostanze medicinali guaste o imperfette, idonee tanto per l'uso umano che veterinario, e che si presentavano pericolose per la salute pubblica. Sono state sequestrate 1.100 confezioni di principi attivi e varietà medicinali, per uso umano e veterinario, fatte entrare illegalmente in territorio italiano; oltre 6.700 chilogrammi di principi farmacologicamente attivi destinati ad uso veterinario. L'attività dei carabinieri del Nas ha portato anche al sequestro, a scopo cautelativo sanitario, di 4 mila conigli perché considerati pericolosi per la salute pubblica essendo stati sottoposti a trattamenti con cloramfenicolo; e anche di 1.180 vitelloni maschi, sempre a scopo cautelativo sanitario che sono risultati positivi alla sostanza 17 beta-boldenone. Per quest'ultima sostanza, e per un'altra chiamata boldioni, si tratta del primo sequestro effettuato in un allevamento in Europa: queste sostanze sono infatti steroidi anabolizzanti usati per trattamenti illeciti soprattutto nei bovini, nei cavalli da corsa e nell'uomo per migliorare le prestazioni sportive. Al blitz hanno partecipato oltre 300 carabinieri del Nas, aiutati da oltre 300 militari dei diversi Comandi provinciali dell'Arma, compreso anche quello di Brescia. Nell'ambito dell'operazione, i carabinieri hanno trovato e sequestrato quintali di farmaci e sostanze commerciate illecitamente in cinque siti, fra società di produzione e allevamenti nel Milanese e nel Bresciano. Sotto sequestro sono finiti quattro quintali in un sito, fra i tre e i cinquanta chili in un altro, altri sei quintali in un'altra società. Secondo le indagini dei carabinieri del Nas di Bologna, ordinate dalla Procura di Rimini, le sostanze e i farmaci venivano poi utilizzati dagli allevatori per promuovere la crescita e l'ingrasso degli animali, per curare le eventuali malattie o effettuare trattamenti preventivi indiscriminati. Fra le sostanze sequestrate ci sono amoxicillina, un antibiotico delle penicilline per cui sono stati fissati precisi limiti per l'impiego n egli animali da reddito; il dimetridazolo, un antibatterico ad ampio spettro appartenente alla famiglia dei nitrofuranici e cancerogeno; ossitetracilina, un antibiotico ad ampio spettro di attività di farmacoresistenza; e ancora sulfadimetossina, della famiglia dei sulfamidici, cioè chemioterapici ad attività antibatterica e antiprotozoarica Giornale di Brescia 17 02 04 La reazione della Confederazione italiana agricoltori E il ministro della Sanità si congratula con gli investigatori dei carabinieri Animali da reddito, come bovini e suini, ma soprattutto polli e tacchini, allevati a dosi massicce di antibiotici, ormoni, e altri prodotti chimico-farmaceutici, alcuni dei quali anche ad azione cancerogena, somministrati completamente al di fuori di ogni controllo veterinario. È il traffico illecito scoperto dai carabinieri del Nas di Bologna, che , in un'indagine coordinata dalla Procura di Rimini, hanno smascherato un sistema basato sulla somministrazione di prodotti farmaceutici spesso per mantenere alta la produzione delle carni. E un troncone dell'inchiesta ha portato gli investigatori anche in alcuni allevamenti del Veronese. Il blitz è scattato dalle prime ore del mattino per eseguire 25 ordini di custodia cautelare in carcere, 29 ordinanze agli arresti domiciliari, 148 perquisizioni, per un totale di 98 indagati: i carabinieri sono entrati in azione , oltre che nel Veronese, anche nelle province di Vercelli, Alessandria, Terni, Reggio Emilia, Rimini, Cremona, Perugia, Modena, Pavia, Livorno, Udine, Padova, Macerata, Asti, Vicenza, Venezia, Varese, Mantova, Piacenza, Bologna, Parma, Cuneo, Novara, Lodi, Treviso, Brescia, Bergamo, Como, Milano, Lecco. I militari dell'Arma hanno notificato due provvedimenti restrittivi a Gazzo, uno a Bussolengo, uno a Zevio e uno a Trevenzuolo. I reati contestati nell'inchiesta vanno dall'associazione per delinquere all'esercizio abusivo della professione, fino al commercio e alla somministrazione di medicinali guasti, alla ricettazione e alla adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari. Le indagini hanno inizialmente scoperto un'organizzazione criminale che faceva capo inizialmente a Rimini, ma poi sviluppatasi anche nella Repubblica di San Marino e poi ramificatasi in tutto il centro Nord-Italia: un'associazione criminosa che- secondo gli investigatori- era dedita al reperimento e all'illecita commercializzazione di sostanze medicinali guaste o imperfette, idonee tanto per l'uso umano che veterinario, e che si presentavano pericolose per la salute pubblica. Nell'ambito dell'inchiesta sono stat e sequestrat e anche 1.100 confezioni di principi attivi e varietà medicinali, per uso umano e veterinario, fatte entrare illegalmente in territorio italiano; oltre 6.700 chilogrammi di principi farmacologicamente attivi destinati ad uso veterinario. L'attività dei mil i tari ha portato anche al sequestro, a scopo cautelativo sanitario, di 4.000 conigli perch é considerati pericolosi per la salute pubblica essendo stati sottoposti a illeciti trattamenti con cloramfenicolo; e anche di 1.180 vitelloni maschi, sempre a scopo cautelativo sanitario, poich é in alcune analisi sono risultati positivi alla sostanza 17 beta-boldenone. Per quest'ultima sostanza, e per un'altra chiamata boldioni, si tratta del primo sequestro effettuato in allevamento e costituisce un episodio innovativo, scoperto per la prima volta in Europa: queste sostanze sono infatti steroidi anabolizzanti usati per trattamenti illeciti soprattutto nei bovini, nei cavalli da corsa e nell'uomo per migliorare le prestazioni sportive. Al blitz hanno partecipato oltre 300 carabinieri del Nas, aiutati da oltre 300 militari dei diversi comandi provinciali dell'arma. Giancarlo Lunardi, membro del Consiglio direttivo dell'Associazione veneta avicoltori (Ava) e presidente fino al 2001, commenta: "Da noi è impossibile che vengano usati farmaci non regolari, perché qui la filiera produttiva è integrata con le grandi industrie agroalimentari. E queste non hanno alcun interesse a utilizzare prodotti non a norma di legge, perché verrebbero sanzionate e quindi si metterebbero automaticamente al di fuori del mercato. Fra l'altro, nell'allevamento del tacchino e del pollo, le specie maggiormente diffuse nel Veronese e in Veneto, gli ormoni e gli anabolizzanti non si possono usare perché danneggiano la salute degli animali. Diverso invece il discorso degli antibiotici, che vengono somministrati ai pennuti, anche se ci sono forti controlli sia negli allevamenti sia nei macelli". Lunardi conclude dicendo che "negli allevamenti della filiera integrata con le aziende mai si è saputo dell'esistenza di farmaci come quelli incriminati. E credo che ciò valga per il 90 per cento degli allevamenti del nostro Paese. Purtroppo c'è un 10 per cento di allevatori scorretti che facendone uso nella loro attività creano un danno enorme all'intero settore". (ha collaborato Luca Fiorin) Vivo apprezzamento per l'operazione dei c arabinieri dei Nas (nella foto) nell'ambito della sicurezza alimentare è stato espresso ieri dal ministro della Salute Girolamo Sirchia . "Ancora una volta i Nas "- ha detto in una nota Sirchia- " hanno dato prova di grande professionalità ed efficienza interrompendo questo canale di illeciti nel settore alimentare che continua a preoccupare per le pericolose conseguenze sulla salute dei cittadini. Questi continui episodi- spiega il ministro- suggeriscono che forse le sanzioni attuali non sono sufficienti ad intimorire chi attenta alla salute degli italiani e che la sicurezza alimentare necessita ancora di una attenta vigilanza". Pochi giorni fa i Nas avevano invece concluso un'indagine nell'ambiente delle palestre, soprattutto nel mondo legato al culturismo: dodici le persone arrestate. Alcuni casi di vitelli al boldenone furono già scoperti in Piemonte negli anni scorsi, con conseguenti denunce di allevatori all'autorità giudiziaria. È quanto ricorda in una nota la Cia (Confederazione italiana agricoltori), sottolineando che l'operazione dei carabinieri dei Nas riapre la questione su questo tipo di steroide. "Il boldenone - precisa la Cia - è uno steroide anabolizzante, di struttura simile al testosterone, del quale a partire dal 2000 è stato rilevato un incremento delle positività alle analisi delle urine dei vitelli, con presenza di residui quali l'alfa boldenone ed il beta boldenone. La questione è se il boldenone è uno steroide presente naturalmente nelle urine dei bovini, come ha riconosciuto il laboratorio comunitario di riferimento di Bilthoven, in Olanda, che ha studiato questa problematica, oppure no". Secondo la Cia, "il boldenone da alcuni eminenti studiosi è ritenuto di origine endogena". "Belgio, Germania, Olanda, Portogallo ed Irlanda - aggiunge la Cia - considerano il boldenone un ormone naturale. La posizione delle autorità veterinarie del nostro Paese invece si è distinta rispetto a quella presente nel resto dell'U e . In Italia la presenza di beta boldenone viene considerato indice di trattamenti illeciti, mentre è tollerato l'alfa boldenone fino a 2 ppb". L'Arena di verona 17 02 04 Animali nutriti a farmaci Bovini, suini, polli e tacchini allevati con dosi di antibiotici Lo scandalo Il traffico illecito scoperto dai Nas di Bologna. Sono 98 le persone indagate. L´organizzazione operava in tutto il centro-nord RIMINI - Animali da reddito, come bovini e suini, ma soprattutto polli e tacchini, allevati a dosi massicce di antibiotici, ormoni, e altri prodotti chimico-farmaceutici, alcuni dei quali anche ad azione cancerogena, somministrati completamente al di fuori di ogni controllo veterinario. E´ il traffico illecito scoperto dai carabinieri del Nas di Bologna, che in un´indagine coordinata dalla Procura di Rimini e durata oltre un anno, hanno smascherato un vero e proprio sistema basato sulla somministrazione di prodotti farmaceutici spesso per mantenere alta la produzione delle carni. Il blitz, scattato dalle primissime ore del mattino di ieri, ha portato all´esecuzione di 25 ordini di custodia cautelare in carcere, 29 ordinanze agli arresti domiciliari, 148 perquisizioni, per un totale di 98 indagati: i carabinieri, su delega del Pm di Rimini Marino Cerioni (ordinanze di custodia cautelare firmate dal Gip Lorena Mussoni) sono entrati in azione nelle province di Vercelli, Alessandria, Terni, Reggio Emilia, Rimini, Cremona, Perugia, Modena, Pavia, Livorno, Udine, Padova, Macerata, Asti, Vicenza, Venezia, Varese, Mantova, Piacenza, Bologna, Parma, Cuneo, Novara, Lodi, Treviso, Brescia, Bergamo, Verona, Como, Milano, Lecco. I reati contestati nell´inchiesta vanno dall´associazione per delinquere all´esercizio abusivo della professione, fino al commercio e alla somministrazione di medicinali guasti, alla ricettazione e alla adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari. Le indagini hanno inizialmente scoperto un´organizzazione criminale che faceva capo inizialmente a Rimini, ma poi sviluppatasi anche nella Repubblica di San Marino e poi ramificatasi in tutto il centro nord-Italia: un´associazione criminosa che - secondo gli investigatori - era dedita al reperimento e all´illecita commercializzazione di sostanze medicinali guaste o imperfette, idonee tanto per l´uso umano che veterinario, e che si presentavano pericolose per la salute pubblica. Nell´ambito dell´inchiesta sono stati sequestrati anche 1.100 confezioni di principi attivi e varietà medicinali, per uso umano e veterinario, fatte entrare illegalmente in territorio italiano; oltre 6.700 chilogrammi di principi farmacologicamente attivi destinati ad uso veterinario. L´attività dei miltiari ha portato anche al sequestro, a scopo cautelativo sanitario, di 4.000 conigli perchè considerati pericolosi per la salute pubblica essendo stati sottoposti a illeciti trattamenti con cloramfenicolo; e anche di 1.180 vitelloni maschi, sempre a scopo cautelativo sanitario, poichè in alcune analisi sono risultati positivi alla sostanza 17 beta-boldenone. Per quest´ultima sostanza, e per un´ altra chiamata boldioni, si tratta del primo sequestro effettuato in allevamento e costituisce un episodio innovativo, scoperto per la prima volta in Europa: queste sostanze sono infatti steroidi anabolizzanti usati per trattamenti illeciti soprattutto nei bovini, nei cavalli da corsa e nell´uomo per migliorare le prestazioni sportive. Al blitz hanno partecipato oltre 300 carabinieri del Nas, aiutati da oltre 300 militari dei diversi comandi provinciali dell´arma. 54 arresti fra il Nord e il Centro Italia Bovini, maiali, polli e tacchini gonfiati Imbottiti di antibiotici e farmaci vietati Bologna. Animali da reddito, come bovini e suini, ma soprattutto polli e tacchini, allevati a dosi massicce di antibiotici, ormoni, e altri prodotti chimico-farmaceutici, alcuni dei quali anche ad azione cancerogena, somministrati completamente al di fuori di ogni controllo veterinario. E' il traffico illecito scoperto dai carabinieri del Nas di Bologna, che in un'indagine coordinata dalla Procura di Rimini e durata oltre un anno, hanno smascherato un vero e proprio sistema basato sulla somministrazione di prodotti farmaceutici spesso per mantenere alta la produzione delle carni. Il blitz, scattato dalle primissime ore del mattino di ieri, ha portato all'esecuzione di 25 ordini di custodia cautelare in carcere, 29 ordinanze agli arresti domiciliari, 148 perquisizioni, per un totale di 98 indagati: i carabinieri, su delega del Pm di Rimini Marino Cerioni (ordinanze di custodia cautelare firmate dal Gip Lorena Mussoni) sono entrati in azione nelle province di Vercelli, Alessandria, Terni, Reggio Emilia, Rimini, Cremona, Perugia, Modena, Pavia, Livorno, Udine, Padova, Macerata, Asti, Vicenza, Venezia, Varese, Mantova, Piacenza, Bologna, Parma, Cuneo, Novara, Lodi, Treviso, Brescia, Bergamo, Verona, Como, Milano, Lecco. I reati contestati nell'inchiesta vanno dall'associazione per delinquere all'esercizio abusivo della professione, fino al commercio e alla somministrazione di medicinali guasti, alla ricettazione e alla adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari La sicilia 17 02 04
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