TEATRI DIVERSI ATTORI IDENTICI



TEATRI DIVERSI ATTORI IDENTICI

Nella giornata di ieri il Consiglio regionale si è nuovamente trovato a
discutere di centrali turbogas, in particolare quella di
Termoli. Nella circostanza era presente in Consiglio una folta delegazione
di quanti si oppongono a questa installazione. Il

risultato della lunghissima giornata è stato lo stesso vissuto in occasione
dell'incontro nei giorni scorsi con il sindaco di Termoli
Remo Di Giandomenico. Il Presidente Iorio, trasformatosi in ventriloquo, ha
ripetuto che:

a) a partire da domani (28 gennaio) e in "piena tranquillità" vuole
verificare se realmente esistono pericoli per simili insediamenti;
b) nel caso vi siano fatti nuovi che mettano a repentaglio la salute dei
cittadini lui assumerà tutte le iniziative possibili;
c) resta inteso che è volontà di questo governo realizzare uno sviluppo
sostenibile.

Purtroppo ancora una volta abbiamo dovuto prendere atto che le
rappresentanze istituzionali non solo trattano con sufficienza
la volontà dei cittadini, ma giocano con carte (ancora una volta) truccate.
Non solo, mentre pensano, chiedono e discutono, i
lavori sul sito individuato per la costruzione della centrale proseguono a
ritmi accelerati. È chiaro che con questi atteggiamenti si
cerca di sfinire i cittadini, di indebolire la protesta, di alimentare
sfiducia e rassegnazione, si cerca di far passare tempo per
metterci di fronte a fatti compiuti.

Ai cittadini venuti a chiedere il rispetto della delibera approvata
all'unanimità dal Consiglio regionale e che con disprezzo delle
istituzioni, delle regole democratiche e della stessa legalità è stata
disattesa; ai cittadini che continuano ad aspettarsi
quantomeno una sospensione dei lavori, la risposta delle istituzioni è
vuota, sprezzante se non addirittura provocatoria.

Giovedì prossimo, alla riunione indetta dai comitati sarà il caso che ai
percorsi istituzionali vengano riproposte iniziative
militanti capaci di coinvolgere sempre più cittadini e di dare forti
segnali a chi fa solo finta di ascoltarci.