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Comunicato Stampa: Crisi Parmalat, cominciamo ad ascoltare le proposte di chi lavora la terra!
- Subject: Comunicato Stampa: Crisi Parmalat, cominciamo ad ascoltare le proposte di chi lavora la terra!
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Mon, 26 Jan 2004 18:14:54 +0100
Content-Type: text/plain X-MIME-Autoconverted: from 8bit to quoted-printable by mailer.iperv.it id OAA21808 a cura di AltrAgricoltura Nord Est ----------------------------------- Le proposte per come uscire dal crisi Parmalat devono venire da chi lavora la terra e non dalle multinazionali. La gravissima crisi della Parmalat e del suo sistema industriale, di cui ovviamente è ancora presto per tracciarne i contorni e intuirne gli sbocchi, non impedisce a noi tutti, di cercare di capire se ci sono delle opportunità per il nostro movimento del COSPA- AltrAgricoltura di fare delle cose utili e buone alla nostra agricoltura e ai cittadini consumatori, nello spirito della nostra visione del cibo e del lavoro. Ormai è chiaro che la centrale del latte di Roma costituisce il pezzo più prezioso dell'intera galassia dei siti produttivi italiani della Parmalat. La centrale di Roma é importante non solo per la quantità di latte utilizzata (circa 5.000 ql al giorno, il 10% dell'intera quantità di latte lavorato dalla Parmalat Italia) ma sopratutto per il sistema logistico e distributivo che la centrale dispone. La chiave di volta nella lettura delle potenzialità della centrale e del suo vero valore, infatti, non è legato certo alle attività di trasformazione ma dalle enormi potenzialità delle politiche di coomarketing e alle sinergie logistiche che ha come patrimonio la centrale di Roma. Una torma di strane figure aziendali si stanno accanendo per trovare il modo di centrare l'obbiettivo di acquisirla per operare in continuità con l'attuale politica di Eurolat, una politica di gestione della centrale che ben lungi da svolgere il suo ruolo etico di impresa di trasformare un bene alimentare primario, espressione di una filiera produttiva di grandissima importanza ambientale e sociale, è finalizzata esclusivamente al finanziario. Aziende senza etica la cui mission del profitto impone di usare la centrale per vendere gelati (vedi progetto ARENA) derivati del latte, prodotti ad alto valore aggiunto da banco (prodotti da forno e caramelle) da distribuire nei punti vendita attualmente serviti dalla centrale. Peggio ancora è da rilevare che le aziende candidate all'acquisizione vogliono usare questa grande realtà per andare in borsa per chiedere soldi ai risparmiatori per continuare la redditizia attività, ben riuscita Cragnoti e a Tanzi, delle speculazioni finanziarie. Il caso più eclatante di questo fenomeno e quello dell'Arena Holding, di proprietà del dott. di Di Dario, di Boiano, che solo 5 anni fa ha rilevato il marchio ARENA dal fallimento e che in un brevissimo tempo, grazie all'emissione di BOND in prossima scadenza nel 2005, ha acquisito decine di aziende alimentari, senza una logica, ma comunque capaci di fare massa finanziaria per raggiungere l'obbiettivo di sbarcare in borsa. In questa ottica ARENA Holding ha acquistato un'anno fa la Roncadin SPA, una azienda decotta, ma quotata in borsa e facendo leva su Roncadin l'ARENA sta operando in borsa. Risulta chiaro che un'operazione di acquisizione della centrale da parte dell'ARENA segnerebbe un colpo prestigioso per il Gruppo e quindi poter operare con maggior determinazione sul mercato azionario e obbligazionario. Facciamo questo esempio dettagliato per capire che è nella logica di queste imprese di continuare a pensare che il cibo è una merce qualsiasi e insita nelle mission delle nostrane aziende agroidustriali italiane. Spetta al MOVIMENTO DEGLI ALLEVATORI “IN PRIMIS” fare un'analisi dalla drammatica crisi della Parmalat, delle sue cause e delle sue radici e aprire come abbiamo fatto la settimana scorsa una discussione capace di far scaturire delle proposte. Oggi il nostro movimento, il Cospa Nazionale per un’AltrAgricoltura, ha gli strumenti per fare questi percorsi, sia di analisi che di proposte, perché questo ha molto a che fare col nostro essere allevatori ed imprenditori e non meno con il nostro stare dentro il movimento dei movimenti, per rivendicare concretamente che il cibo non è merce, che la sicurezza alimentare non e terreno di gioco della speculazione finanziaria. La vicenda della centrale di Roma è una occasione grandissima per proporre la nostra visione del ciclo corto della filiera del cibo FREE OGM, di metodiche di allevamento rispettose del benessere animale e non meno della sua valenza per la tutela del lavoro e della sua funzione ambientale. Crediamo di poter essere promotori di un processo in cui soggetti pubblici e privati (cooperative, consorzi e lavoratori) possono proporre al Commissario Bondi un progetto d’impresa "ALTRO" per la centrale del latte di Roma che ha nelle attenzioni dei metodi di allevamento e in particolare nel FREE OGM, nella esemplificazione del ciclo corto, un grande esempio europeo di sovranità alimentare. Cospa Nazionale - AltrAgricoltura COSPA NAZIONALE Via Mantovana, 127/a - Madonna di Dossobuono (VR) Tel.: 045 8622395 – Fax: 045 8649176 E-mail: cospaverona at virgilio.it AltrAgricoltura Nord Est Via Monte Sabotino, 26 -35100 Padova Tel. 049.8710128 - Fax. 049.8736516 E-mail: altragricoltura at italytrading.com ---------------------------------------------- N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com
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