Fabiocchi NEWS 29 Dicembre 2003



Newsletter Eco-Internazionalista www.ecquologia.it 
-Gay/USA: Il Massachussetts dovrebbe garantire eguale accesso al matrimonio
-USA: Bush apre la foresta Tongass alle operazioni di taglio, 120 mila ettari a rischio
-Norvegia: Le Isole Lofoten salve dallo sfruttamento petrolifero
-Global: I disastri naturali sono costati 60 mld di $ nel 2003
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Gay/USA: Il Massachussetts dovrebbe garantire eguale accesso al matrimonio
25 Novembre 2003 - In seguito alla storica sentenza della Corte Suprema del Massachussetts che vieta le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale nel matrimonio civile, il governo del Massachussetts non dovrebbe creare un'istituzione separata ed ineguale come quella delle "unioni civili" per le coppie omosessuali. I legislatori dello stato, dice Human Rights Watch, dovrebbero rispettare la sentenza emendando la legislazione statale sulle licenze di matrimonio per assicurare a tutti eguale accesso al matrimonio civile. La corte ha chiaramente affermato che i partner dello stesso sesso dovrebbero godere del diritto di sposarsi come le coppie eterosessuali. Ogni coppia dovrebbe essere libera di dimostrare il proprio amore e impegno reciproco attraverso il matrimonio. Lo stato non dovrebbe discriminare in quest'area profondamente individuale sulla base dell'identita' sessuale o dell'orientamento sessuale dei due partners. 
Il 18 Novembre 2003, la corte ha ordinato che alle coppie gay e lesbiche siano garantiti pienamente i diritti del matrimonio civile. La corte ha dato al parlamento 6 mesi di tempo per emendare le leggi e conformarle alla sentenza. Da allora, diverse personalita' politiche dello stato - compreso il governatore Mitt Romney - hanno suggerito la creazione delle unioni civili per le coppie omosessuali. Queste unioni garantirebbero alcuni dei diritti del matrimonio, ma creerebbero un sistema separato ed ineguale che non rispetterebbe la sentenza della corte. Secondo HRW, la storia dimostra che separato non e' mai sinonimo di eguale; le unioni civili raramente offrono tutti gli stessi diritti del matrimonio. Esse inoltre stigmatizzano le relazioni omosessuali suggerendo che esse meritano solo un riconoscimento di seconda classe. HRW nota che le unioni civili costituiscono un passo avanti, ma spesso insufficiente. Esse non permettono il riconoscimento dell'unione all'estero come per il matrimonio. Non c'e' garanzia che le unioni civili offriranno eguaglianza in tuttigli aspetti  e i benefici del matrimonio. La soluzione piu' equa e semplice e' allargare lo status di matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso, in modo da cancellare queste diseguaglianze con un colpo di penna. 
Il governatore ha anche ipotizzato di emendare la costituzione statale del Massachussetts per definire il matrimonio come un'unione tra un uomo e una donna. Altri politici, compreso il presidente Bush, hanno avanzato la stessa ipotesi di emendamento per la costituzione federale. Le costituzioni, afferma HRW, dovrebbero proteggere le persone dai pregiudizi, non abbracciare l'ineguaglianza. I giudici del tribunale hanno distinto il matrimonio civile, definito come un'istituzione completamente laica, dalle pratiche matrimoniali o dalle credenze di gruppi religiosi. HRW afferma che le leggi civili sul matrimonio possono essere cambiate per cancellare le discriminazioni senza violare le prerogative delle religioni che possono decidere liberamente se ammettere o no le coppie omosessuali nel loro matrimonio. 
"In quasi tutti i continenti, i governi si stanno muovendo per cancellare le discriminazioni contro le relazioni omosessuali, mentre negli USA alcuni legislatori cercano di incidere il loro pregiudizio nella roccia", ha detto il direttore esecutivo di HRW. Il mancato accesso ai diritti matrimoniali impone discriminazioni dannose alle coppie omosessuali che possono vedersi negati i benefici sanitari e occupazionali; le protezioni contro la violenza domestica; i diritti di successione; il diritto di adozione di bambini; il diritto di prendere decisioni per il partner malato o per il figlio del partner; il diritto di acquisire la cittadinanza nel caso che uno dei partner sia immigrato; e i diritti ai benefici fiscali e alle politiche assicurative. Cancellare le discriminazioni nell'accesso al matrimonio civile e' diventata una questione urgente in molti paesi. Il parlamento Olandese nel 2001 e quello Belga nel 2003 hanno esteso il matrimonio alle coppie dello stesso sesso. I tribunali nelle province Canadesi di Ontario e British Columbia hanno fatto lo stesso nel 2003; e il parlamento Canadese si sta muovendo per fare altrettanto in tutto il territorio del paese. Numerosi altri paesi riconoscono le unioni civili o partnership per omosessuali: Croazia, Danimarca, Finlandia, Germania, Ungheria, Islanda, Norvegia, Portogallo e Svezia. A livello nazionale, le relazioni omosessuali sono riconosciute limitatamente ad alcuni benefici matrimoniali in Brasile, Colombia, Costa Rica, Repubblica Ceca, Israele e Nuova Zelanda, tra gli altri. A livello locale, sono riconosciute in diverse giurisdizioni interne di Argentina, Australia, Brasile, Italia, Spagna, e Svizzera, cosi' come nello stato del Vermont negli USA. Per maggiori info sulla giurisprudenza mondiale riguardante l'orientamento sessuale: http://hrw.org/lgbt/jurisprudence.htm Fonte: Human Rights Watch; traduzione di Fabio Quattrocchi fabiocchi at ecquologia.it www.ecquologia.it 

USA: Bush apre la foresta Tongass alle operazioni di taglio, 120 mila ettari a rischio
24 Dicembre 2003 - L'amministrazione Bush ha annunciato che la Foresta Nazionale Tongass in Alaska sara' esentata dai regolamenti ambientali federali, adottati dall'amministrazione Clinton, che proibiscono la costruzione di strade e vietano gran parte delle attivita' economiche in 25 milioni di ettari di foresta presenti su tutto il territorio degli USA. Bush presenta la decisione come una necessita' per l'economia depressa dell'Alaska sud orientale. La verita' e' un'altra, scrive un editoriale del New York Times. Questo e' essenzialmente un regalo di natale al senatore Stevens (Repubblicano dell'Alaska) e al Governatore dell'Alaska Frank Murkowski, i quali hanno chiesto da tempo di riprendere le operazioni di taglio a raso che in passato hanno gia' distrutto gran parte dell'unica foresta temperata pluviale del paese dove sono presenti alberi centenari. Il Servizio Forestale si e' affrettato a precisare che la decisione permettera' il taglio di alberi in un'area di 120,000 ettari, o circa il 3% dei 3.8 milioni di ettari della foresta che sono protetti dal provvedimento clintoniano. Sebbene cio' sia tecnicamente vero, l'impatto ambientale sarebbe molto piu' grande e coinvolgerebbe 850,000 ettari. Prima di tutto perche' quei 120,000 ettari comprendono molti degli alberi piu' vecchi della foresta e i piu' importanti bacini idrici, oltre ad un'alta concentrazione di biodiversita': non e' esagerato dire che quegli ettari rappresentano il cuore biologico dell'area. E poi perche' questi ettari non sono concentrati in un'area sola, ma sono distribuiti in 50 diversi progetti di taglio, e le strade necessarie a raggiungerli violeranno un'area piu' vasta. Fonte: New York Times; traduzione di Fabio Quattrocchi fabiocchi at ecquologia.it www.ecquologia.it 

Norvegia: Le Isole Lofoten salve dallo sfruttamento petrolifero
15 Dicembre 2003 - Il governo Norvegese ha annunciato che non consentira' lo sviluppo petrolifero nelle acque intorno alle Isole Lofoten nonostante le richieste da parte delle compagnie petrolifere secondo le quali nella zona si troverebbero giacimenti del valore di 1 miliardo di dollari. Le pressioni esercitate da WWF, dai pescatori e dai tour operator negli ultimi 2 mesi, hanno costretto il governo a prendere questa decisione almeno fino al 2005. Il WWF si aspetta che nel 2005 il governo proteggera' le isole. Le acque intorno alle isole ospitano gli stock di merluzzo e aringa piu' grandi del mondo, sono luogo di ritrovo per i capodogli e le orche, le coste ospitano alcune delle piu' grandi colonie di uccelli marini in Europa, come il cormorano e la pulcinella di mare, e vi si trovano le barriere di corallo di acqua fredda piu' estese del pianeta, scoperte solo l'anno scorso. Le comunita' che vivono sulle isole sono quasi interamente dipendenti dalla pesca e dal turismo. Le compagnie petrolifere dovrebbero prendere nota della decisione, secondo il WWF. "Ci sono cose piu' importanti dei profitti petroliferi di breve termine. Non e' piu' accettabile cercare petrolio in aree biologicamente vulnerabili e importanti. Lo abbiamo visto accadere negli USA per il Rifugio Artico e lo vediamo nelle Lofoten" ha detto il direttore del WWF-Artico. Tuttavia il WWF e' deluso dalla decisione di permettere le trivellazioni esplorative a largo del Mar di Barets da parte della compagnia Italiana Agip sul giacimento petrolifero chiamato Goliath. L'area e' molto vicina alle maggiori colonie di uccelli marini e alle aree di riproduzione dei pesci. Il Mar di Barents e' ancora uno degli ultimi ecosistemi vasti, incontaminati e indisturbati rimasti in Europa. 
Il governo Norvegese ha annunciato anche che allarghera' l'area marina protetta attorno alle isole Svalbard. L'area sotto protezione sara' estesa alle acque entro le 12 miglia nautiche dalla costa. Attualmente il parco arriva alle 4 miglia nautiche. Verranno quindi aggiunti alla zona protetta 40,000 km2 di acque, un'area estesa quasi quanto la Danimarca. In totale il parco comprendera' 74,000 km2 nei quali sara' vietata la pesca a strascico, lo sfruttamento petrolifero e minerario, e la caccia a tutti i mammiferi marini. All'inizio del 2003, il governo aveva annunciato la creazione di 5 nuove aree protette sulla terraferma dell'arcipelago, arrivando a coprire l'8 delle isole o 4,450 km2. Fonte: WWF Int.; FoE Int.; traduzione di Fabio Quattrocchi fabiocchi at ecquologia.it www.ecquologia.it 

Global: I disastri naturali sono costati 60 mld di $ nel 2003
10 Dicembre 2003 - I disastri naturali, gran parte dei quali legati alle condizioni metereologiche, nel 2003 sono costati al pianeta 60 miliardi di dollari, 5 miliardi in piu' dell'anno precedente. Le perdite economiche maggiori, afferma un rapporto dell'UNEP (United Nations Environment Programme), fanno parte di un trend preoccupante legato al cambiamento climatico. La forte ondata di caldo, a causa della quale molte piantagioni sono state perse in tutta Europa e 20,000 persone sono morte, e' stato il disastro piu' costoso con le sole perdite agricole stimate intorno ai 10 mld di dollari. Il secondo disastro piu' costoso sono state le inondazioni lungo i fiumi Huai e Yangtze in Cina tra Luglio e Settembre. Circa 650,000 appartamenti sono stati danneggiati con perdite stimate intorno agli 8 mld di dollari. Gli anni 90 e i primi anni del 21° secolo sono stati colpiti da disastri climatici estremi che saranno sempre piu' frequenti in futuro. Secondo il direttore esecutivo dell'UNEP, i paesi sviluppati hanno la responsabilita' di ridurre le loro emissioni e di aiutare i paesi in via di sviluppo ad adattarsi agli impatti del riscaldamento globale. Il protocollo di Kyoto non e' ancora entrato in vigore per le mancate ratifiche. Tuttavia, questo non puo' essere un alibi per non fare nulla e infatti molti paesi, industrie, autorita' locali e ONG stanno lavorando. Ci sono numerosi programmi in Europa, Nord America e Giappone per incoraggiare l'uso di energie rinnovabili, e promuovere l'efficienza energetica nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni. Fonte: UNEP; traduzione di Fabio Quattrocchi fabiocchi at ecquologia.it www.ecquologia.it