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rassegna stampa: Proteste e nuove quote latte
- Subject: rassegna stampa: Proteste e nuove quote latte
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Thu, 23 Oct 2003 15:26:34 +0200
------------------------- Tratto da "Il corriere della Sera" 23/10/03 Proteste e nuove quote LA SPERANZA DI BRUXELLES Il latte torna al centro di una serie di polemiche che riguardano non solo il tradizionale contenzioso sulle quote, ma anche il problema del prezzo: gli allevatori non sono ancora riusciti a trovare un accordo con la controparte industriale. Il problema è complicato. I Cobas sono tornati a farsi sentire. Essere riusciti a far passare a Bruxelles la rateizzazione senza interessi del pagamento delle multe arretrate è stato un successo, ma non ha risolto il problema. La ragione è chiara: l'allevatore/cobas che non ha rispettato la quota e deve pagare una multa, magari salata, accetta la rateizzazione a patto che possa continuare a fare l'allevatore. Se non ci sono nuove quote che garantiscano il proseguimento dell’attività, per i grandi splafonatori non c’è alternativa alla chiusura della stalla. Dunque il problema esiste e, anche se limitato ad una minoranza che non ha rispettato le regole (ne è testimonianza l'ampia adesione all'appello del ministro Alemanno a pagare le multe con oltre il 75% degli allevatori multati che ha già pagato il super prelievo per la campagna 2002/03), potrà creare disordini e soprattutto distogliere l'attenzione dai problemi veri della filiera che non sono pochi. Dispiace ricordare che nell'aprile del 2000 eravamo davvero ad un passo dalla soluzione definitiva del problema quote. La conclusione del negoziato di Agenda 2000 che attribuì all'Italia 600 mila tonnellate di quote latte in più creò le premesse per la linea del rigore: l'allevatore che voleva mettersi in regola lo poteva fare perché c'era lo spazio, anche per il grande splafonatore, per poter continuare a produrre. Purtroppo proprio quella delicata fase coincise con il radicale cambiamento di linea al ministero dell'Agricoltura che preferì rimettere tutto in discussione dando un segnale esattamente contrario al rigore e la determinazione necessaria a far rispettare le regole. Ora il rigore è tornato, ma per chiudere definitivamente il contenzioso sono necessarie nuove quote per poter compensare la produzione di latte che nel frattempo è cresciuta assorbendo abbondantemente le 600 mila tonnellate ottenute con Agenda 2000. Avere nuove quote da Bruxelles non sarà facile. Solo un impegno forte e deciso della presidenza del Consiglio - che è anche presidenza dell'Unione Europea - potrebbe riuscirci. Sul contenzioso del prezzo del latte il problema è riuscire a convincere le parti ad uscire dalla contingenza di quest'anno dove la radicalizzazione del confronto non consente più di chiudere un accordo che possa soddisfare allevatori e trasformatori e concentrarsi sulla ricerca di una soluzione strutturale al problema della definizione del prezzo. La soluzione sta nell'abbandonare il vecchio sistema del prezzo unico nazionale e/o regionale e passare decisamente ad un più moderno metodo di determinazione, che avvicini le parti, tenendo conto nel prezzo delle caratteristiche qualitative del latte. di Paolo De Castro - Università di Bologna. Ex ministro dell’Agricoltura ---------------- N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com
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