I: [ml_ForumAmbientalista] non un albero, ma l'incompetenza mette in ginocchio l'Italia




-----Messaggio originale-----
Da: antonio_bruno2002 [mailto:bruno at aleph.it]
Inviato: martedì 30 settembre 2003 14.56
A: forumambientalista at yahoogroups.com
Oggetto: [ml_ForumAmbientalista] non un albero, ma l'incompetenza mette
in ginocchio l'Italia


IL BLACK OUT VISTO DA UN INGEGNERE ELETTRICO E LE MISTIFICAZIONI
DELLA TV

Con questa lettera voglio esprimere la mia indignazione, come tecnico
e come cittadina italiana, per la pessima qualità dell'informazione
sul black-out diffusa dalla televisione domenica scorsa.
Sono ingegnere elettrico, con tesi di laurea sul ripristino delle
reti dopo i black-out ed esperienza di cinque anni nel settore
energia.
Posso dire che nessun sistema elettrico, di qualsivoglia dimensione,
è progettato per soccombere a un primo guasto, e tantomeno la nostra
rete.
La perdita di una delle linee che ci collegano all'estero non
dovrebbe provocare l'interruzione di tutte le altre a catena nè  il
collasso della rete nazionale: infatti se non si può far fronte
all'eccesso di richiesta di potenza,  si risponde in tempi rapidi con
il cosiddetto "distacco carico" per evitare che la rete,
sovraccaricata, diventi instabile. Detto in altre parole, in casi
estremi si mette al buio qualcuno, per evitare che vadano al buio
tutti e che il sistema vada alla deriva.
La prima cosa che ho pensato domenica mattina è perciò che siano
fallite le procedure che i centri di controllo eseguono in questi
casi, o che non siano state eseguite.
Durante tutto il giorno, però, sulle reti televisive nazionali ho
visto solo gente fare a gara a gridare più forte che in Italia
mancano le centrali (anche quelle nucleari), con lunghi intermezzi
sui surgelati andati a male. Nessuno ha menzionato la gestione della
rete. Come al solito molti slogan e tanta confusione per il
telespettatore medio.
Veramente penosa poi la trasmissione di Raiuno alle 22:15, dove le
dichiarazioni del presidente di GRTN, che attribuiva tutta la
responsabilità del disastro alla nostra dipendenza energetica
dall'estero, non sono state nè supportate nè contestate da alcun
tecnico del settore o persona informata sui fatti.
Sono convinta che la nostra rete, i nostri centri di controllo e la
nostra capacità produttiva diversificata potevano evitare un tale
macroscopico danno.
Quello che voglio sapere è: le procedure di emergenza (e in
particolare quelle citate dall'Ing. Marconato  su Repubblica di
oggi30/09) sono state applicate? La riserva "calda" domenica notte
era in funzione? Il contratto che abbiamo con Francia e Svizzera ci
obbliga a comprare tanta energia anche di notte così da non usare la
nostra che di notte avremmo? Rafforzare la nostra rete è meno costoso
che costruire nuove centrali?
Un albero caduto su una linea non mette in ginocchio l'Italia.
L'incompetenza, invece, sì.


Ing. Gaia Valdenazzi





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