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rassegna stampa: QUELLA STRANA ALLEANZA ANTI-OGM
- Subject: rassegna stampa: QUELLA STRANA ALLEANZA ANTI-OGM
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Sun, 28 Sep 2003 21:03:11 +0200
Vi giriamo altri due articoli di stampa sulla mobilitazione di venerdì 26 c.m. da parte del Cospa Nazionale e degli allevatori della filiera del latte. a cura di AltrAgricoltura Nord Est -------------------- Tratto da "Il Corriere del Veneto" - 27/09/03 Domani a Verona si costituirà il Comitato Nazionale per la lotta alle sementi geneticamente modificate. QUELLA STRANA ALLEANZA ANTI-OGM Per la prima volta insieme i contadini "leghisti" del Cospa e quelli di sinistra. Verona - Potrebbe significare una svolta, non soltanto nel mondo della produzione agricola ma anche nella politica. Almeno in quella che nasce dal basso. Perchè se domani, durante l'incontro nazionale di Verona, riuscirà davvero a nascere il "Comitato Nazionale per il Coordinamento delle semine Free Ogm", sarà la prima volta nel Nordest che una battaglia (o una pratica di lotta, come la chiamano loro) troverà alleati i contadini leghisti e i Bové antiliberisti. I primi rappresentati dal Cospa, ovvero i comitati spontanei degli allevatori, quelli delle quote latte e della mucca Ercolina per capirci, gli altri capitanati dalle associazioni ambientaliste, dal Foro Contadino e da Altragricoltura. E se il nemico più immediato è il decreto attuativo di agosto che ha fissato la data (il 30 novembre) del superprelievo per le quote latte, il nemico nuovo è il geneticamente modificato !e il liberismo più spietato dei gruppi multinazionali che stanno puntando alla distruzione della biodiversità". A sedersi domani al tavolo di Verona saranno dunque i produttori a cui il Carroccio, dalla fine degli anni '90, strizzava l'occhio, insieme alle associazioni dei consumatori, ai Verdi, ai no global che votano Rifondazione, a Greenpeace e Legambiente. "Ho rischiato la rottura del mio movimento per questo cambiamento radicale di aggregazione fatto di poli opposti -dice treanquillo più che mai il presidente nazionale del Cospa, il veronese Vilmare Giacomazzi, che nel 1996 iniziò le battaglie per le quote latte e si inventò le prime azioni dimostrative-. Ma era insensato restare radicati su posizioni ataviche". Un no global, insomma? "Si se questo significa essere contro le multinazionali che vendono semi Ogm e poi, diciamolo, i primi disobbedienti li ho inventati io con i blocchi delle strade". Giacomazzi ammettte, serafico, che è una svoltra quella di un'aggregazione composta da realtà con un retroterra culturale così diverso, ma "la politica dal basso è questa qui e io credo solo a quella: quello che è sempre interessato a noi era togliere la delega alla politica dei partiti sulla produzione agricola e sulla terra. E ce l'abbiamo fatta". Luciano Mioni, padovano, è il presidente di AltrAgricoltura, l'associazione dei Bové nostrani, viene dai movimenti del '68 e ha sempre fatto politica a sinistra. Anche lui è perfettamente a suo agio con i nuovi compagni di lotte:"Crediamo tutti che l'Ogm sia una minaccia dal punto di vista della qualità dei prodotti e dal punto di vista economico, perchè permette la costruzione di cartelli monopolistici che creano concorrenza sleale agli agricoltori. Lavorare la terra è un lavoro da schiavi e per farlo ci vuole una spinta fortissima d'amore per il territorio". In questi giorni il centro degli Ogm è a Verona anche per un altro motivo: il silo che contiene tutta la granella di mais (14 mila quintali) dei presunti campi veneti seminati a Ogm e sequestrati la scorsa estate si trova ad Angiari, nella Bassa veronese. La raccolta è nterminata, le ASL hanno i loro campioni da analizzare e forse tra non troppo tempo i campi si potranno dissequestrare. E si saprà se e in quale percentuale quei semi erano contaminati. Giorgia Guarienti. ------------------------- Allevatori sul piede di guerra. Quote latte, torna la mobilitazione. Vancimuglio (Vicenza) - Quasi 800 allevatori cin 250 trattori hanno partecipato ieri a Vancimuglio all'assemblea di tutti gli allevatori del nord e delle delegazioni dei comitati del centro e sud Italia aderenti al Cospa, per discutere della continua cadita del prezzo del latte, della crescita dei costi di produzione e delle multe legate alle quote latte. Gli allevatori hanno annunciato l'intenzione di riprendere la mobilitazione, con presidi davanti ai centri della grande distribuzione e agli ipermercati. --------------------------------------------------------- tratto da "Il Gazzettino di Vicenza" - Sabato, 27 Settembre 2003 QUOTE LATTE Lettera aperto al ministero dell’agricoltura. Oltre trecento trattori e delegazioni di allevatori dalla Puglia, Piemonte e Lombardia al presidio di Vancimuglio Cospa: «No alle proposte del ministro Alemanno» Vancimuglio Trecento trattori, delegazioni di allevatori dalla Puglia, dalla Lombardia e dal Piemonte, in postazione ieri a Vancimuglio per l'intera giornata per dire no al ministro Alemanno. No, cioè, alla campagna ministeriale con cui si propone di uscire dal tunnel delle quote latte attraverso l'acquisto di altre quote, anche fuori regione, richiedendo entro il 30 novembre poi la rateizzazione delle multe accumulate nelle precedenti campagne. In cambio gli allevatori dovrebbero rinunciare ai contenziosi aperti proprio su quest'ultimo punto. «Ma è un punto sul quale non ci stiamo e su cui rimandiamo la proposta al mittente - spiega Mauro Giaretta, uno dei leader dei Cospa vicentini - perchè si tratta di una campagna terroristica. Quelle quote poi sono fantomatiche perchè non saranno mai riassegnate. E noi non intendiamo rinunciare ai contenziosi. La magistratura, del resto, finora ci ha dato ragione». Non contenti, però, gli allevatori ieri hanno deciso di inviare una lettera aperta al ministro Alemanno in cui spiegano dettagliatamente le ragioni del loro "no". «Non paghiamo le supermulte - scrivono gli allevatori dei Cospa - perchè non abbiamo i soldi per prima cosa. Perchè le supermulte sono il modo più facile, seppur criminale, per scaricare su di noi allevatori i pasticci, gli imbrogli, le truffe della gestione delle quote nel nostro Paese. Perchè è sempre utile ricordare che su questa vergognosa questione già due commissioni parlamentari hanno indagato dimostrando l'ovvio, ovvero che gli allevatori italiani sono stati vittime di una follia gestionale dell'intera questione da Prima Repubblica». Da qui la richiesta «a tutti gli allevatori di non pagare e di impegnare ogni euro e tutta l'energia nel necessario lavoro di risanamento dell'agricoltura per ridare fertilità e futuro alla nostra zootecnia, in profonda crisi per la cattiva politica agraria». Ma la lettera contiene anche accuse precise. «Nessuna parola viene spesa dal ministero per quei consorzi di tutela delle Dop che trasformano il 25 per cento della produzione italiana come il Grana Padano che continua ad essere diretto da quel gruppo di industriali che continua ad importare e grattuggiare i formaggi duri provenienti dai paesi dell'Est per poi spacciarli in tutta Europa con il marchio della nostra Dop». -------------------- N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com
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