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Rassegna stampa: riprendono le iniziative degli allevatori del settore lattiero caseario
- Subject: Rassegna stampa: riprendono le iniziative degli allevatori del settore lattiero caseario
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Sun, 28 Sep 2003 21:02:58 +0200
Venerdì si è tenuta una grande assemblea degli allevatori del settore lattiero caseario, vi giriamo 2 articoli usciti sulla stampa quotidiana. a cura di AltrAgricoltura Nord Est ---------------------------- Il Giornale di Vicenza - sabato 27 settembre 2003. Con decreto è stato stabilito che le multe vanno pagate ogni mese prima di aver accertato lo sforamento. Giaretta: «Una follia, è anticostituzionale, vogliono farci chiudere le stalle» I Cospa sono tornati E' di nuovo guerra per le quote latte A Vancimuglio trecento trattori e allevatori infuriati di Sandro Sandoli I Cospa sono tornati. A mezzogiorno sul "sacro" prato di Vancimuglio, dove via Scamozzi va a "morire" a ridosso dell'autostrada, ci sono già trecento trattori e automezzi di servizio. Sul frontale di un furgone c'è un vecchio slogan: «Vince chi munge». Su uno striscione c'è una delle nuove parole d' ordine: «No agli Ogm, fuori dal ciclo produttivo e dall'agricoltura». Qualche attimo prima che cominci l'assemblea, cattura l'attenzione del popolo degli allevatori l'arrivo, accolto da un applauso collettivo, di un carro veronese sul quale troneggia una ghigliottina con penellate di vernice rossa a significare una fresca esecuzione. A cosa allude? Per le anime candide il riferimento è agli stessi allevatori "uccisi" da una folle politica delle quote latte, mentre per i più "scafati" è la rappresentazione onirica del trattamento che gli allevatori vorrebbero riservare al ministro dell'agricoltura Giovanni Alemanno. E sono più arrabbiati di prima. Perché un decreto ministeriale diventato legge il 30 maggio e in vigore dal prossimo 31 ottobre dice che chi produce più latte di quanto consentano le quote («Ma poche e miserabili - precisano gli allevatori - peraltro assegnate sempre con effetto reatroattivo e provvisorio) deve pagare la supermulta mensilmente, anzi i soldi devono essere trattenuti dai primi acquirenti (caseifici, eccetera, cui vengono dati i galloni di sostituto d'imposta) i quali poi li girano allo Stato. Tuona Mauro Giaretta presidente dei Cospa vicentini: «E' una follia, è un provvedimento anticostituzionale perché viene applicata la sanzione prima che venga accertata a fine anno l'infrazione: è come se un vigile urbano mi fermasse e mi appioppasse una contravvenzione perché presume che io girato l 'angolo supererò il limite di velocità. Tra le tante porcherie che nel corso degli anni hanno pensato per danneggiare gli allevatori, questa è una delle più grosse e per il nostro settore ha una carica distruttiva inimmaginabile». In sostanza da questo meccanismo non si scappa: se il primo acquirente non fa il suo dovere e non trattiene i soldi della multa non potrà più acquistare latte, la trattenuta cui viene sottoposto l'allevatore vanifica la possibilità di chiedere a fine anno la sospensione della sanzione. Precisa Wilmare Giacomazzi presidente nazionale dei Cospa: «Certo, è quello che vogliono, perché negli ultimi anni tutti i giudici ordinari ai quali ci siamo rivolti ci hanno dato ragione, perché le due commissioni che hanno indagato sulle quote latte e il generale della guardia di finanza Natalino Lecca lo ha ribadito in un'intervista, hanno detto chiaro e tondo che noi siamo vittime del più colossale imbroglio dell'Italia repubblicana». Ma i venti di guerra che avevano investito di nuovo le stalle dalla scorsa primavera (a maggio il presidio di Vancimuglio era "risorto" per quattordici lunghi giorni) sono diventati bufera nelle ultime settimane, esattamente da quando, con il "logo" del ministero delle politiche agricole e forestali, su tutti i giornali nazionali e locali sono cominciati a comparire comunicati cadenzati, che, con il titolo "Quote latte: uscire dal tunnel -. L'ultima grande occasione per mettersi in regola", invitano gli allevatori a pagare. Un'iniziativa che surriscalda la temperatura già alta dell'affollata assemblea che si tiene sotto lo storico tendone di Vancimuglio e che fa uscire dai gangheri sia Giacomazzi che il flemmatico Giaretta. Entrambi tuonano: «E' un comunicato ambiguo, minaccioso e paternalistico, già costato milioni di euro, naturalmente pagati con i soldi dei contribuenti. Siamo stati e continuiamo ad essere diffamati con il denaro di tutti i cittadini italiani: molti colleghi hanno già risposto individualmente con esposti-denuncia contro Alemanno, noi come Cospa ci rivolgeremo alla corte dei conti per lo spreco di soldi pubblici e alla corte di giustizia dell'Aja per il prelievo preventivo che dovrebbe scattare da ottobre, mentre in questi giorni, ma a spese nostre, cioè autotassandoci, pubblicheremo una lettera aperta al ministro su tutti i quotidiani locali italiani». Insomma è guerra a tutto campo, perché per gli allevatori è questione di vita o di morte. Dal 1986 le 130 mila stalle italiane sono diventate 52 mila, mentre le 4000 del Vicentino sono già finite sotto quota 2000. E da alcune anticipazione sulla lettera che sta per essere pubblica si evince un dato molto allarmante: il fatto che il latte non venga più pagato alla stalla e che chi riesce a farsi pagare dai trasformatori incassi dopo 150 giorni, sta creando code di vacche davanti al macello di Cremonini. Giaretta allarga le braccia: «E' un patrimonio di bovini da latte che sta diventando... hamburger». Poi tuona: «Il bello deve ancora venire. Il ministro ci ha offerto, bontà sua, la rateizzazione delle multe in 14 anni: è logico che io mi dissangui se sono convinto che la multa è ingiusta ovvero che è il frutto di un colossale imbroglio? Di una cosa sola dobbiamo ringraziare il ministro: vessandoci ci ricompatta e ci dà la spinta per organizzarci». -------------------------------- Tratto da "Il Giornale di Vicenza" - Sabato 27 Settembre 2003 Il collante sono i super prelievi (1100 in Puglia). Il problema Ogm La protesta unisce il nord con il sud Si cerca l'aggancio coi consumatori (s. s.) Il nord e il sud vanno insieme alla guerra. Con un unico scopo: sottrarsi all'ingiustizia che devono subire gli allevatori italiani da anni intrappolati dal meccanismo truffaldino dellle quote latte. A Vancimuglio è arrivato anche Cosimo Gallere presidente dei Cospa della Puglia: nella sua regione i supermultati sono 1100 e lui, se accetta di pagare, come "suggerisce" il comunicato del ministero, si troverebbe alleggerito di un miliardo di vecchie lire. Sbotta: «I nostri problemi sono gli stessi che hanno i colleghi del nord, ma nel centro-sud sono anche ingigantiti dalla tragedia della "lingua blu", cioè una malattia che sta distruggendo i nostri allevamenti e che è stata portata nelle nostre stalle da un folle piano vaccinale obbligatorio predisposto dal ministero della sanità: in sostanza è stato iniettato nelle vacche un virus che, importato dal Sud Africa, è "impazzito" e sta decimando il nostro patrimonio zootecnico. Noi avevamo chiesto che la sperimentazione fosse fatta in laboratorio e non in campo, non ci hanno dato ascolto e ora il ministero non ha mai speso una parola sul dramma che stanno vivendo gli allevatori meridionali». Ma al presidio di Vancimuglio si delineano anche strategie per "agganciare alla causa degli allevatori anche i consumatori. Dice Giacomazzi presidente nazionale dei Cospa: «Con la protesta noi coniughiamo anche la proposta. Da oggi comincia un nuovo ciclo di lotte contro l'agricoltura, figlia della cattiva globalizzazione, senza agricoltori, che vorrebbe produrre cibo senza storia, cultura e sicurezza». In sostanza una lotta a trecentosessanta gradi agli Ogm e una battaglia a tutto campo a favore dei consumatori. Precisa Giocomazzi: «Anche sostituendoci a Guardia di finanza e Nas, verificheremo nei supermercati e nei luoghi di produzione se e chi si fa uso di Ogm». Soggiunge Giaretta: «Ci sono colleghi vicentini che un anno e mezzo fa hanno seminato foraggio con sementi senza Ogm e tra poco verrà prodotto il primo grana padano nel quale di organismi geneticamente modificati non ci sarà nemmeno l'ombra». -------------------------------- -------------------- N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com
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