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rassegna stampa:Ogm, cosa bolle in pentola al Mipaf
- Subject: rassegna stampa:Ogm, cosa bolle in pentola al Mipaf
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Mon, 22 Sep 2003 19:42:20 +0200
Lunedì incontro tecnico sulle sementi OGM al ministero dell'agricoltura, e l'aria che tira non è delle migliori per la nostre terre e le nostre produzioni agricole. E' possibile che la lobbye del trangenico faccia passare il principio che anche per le sementi bisogna introdurre una soglia di tolleranza! Quello che in questi anni Monsanto, Pioneer e tanti altri leader nel mercato sementiero hanno creato con una politica illegale, ma molto concreta, di inquinamento diffuso delle coltivazioni verrebbe premiato invece che perseguito, consegnando la nostra agricoltura, con quella europea, nelle mani di pochissime multinazionali agroalimentari. Un suicidio che dobbiamo fermare con l'opposizione sociale ma anche individuale. Dal basso ciascuno di noi può inviare, in giornata, al ministro Alemanno un semplice telegramma contenente la richiesta di mantenere per altri anni moratoria comunitaria presente et confermare tolleranza zero OGM. Di seguito un articolo sul problema. a cura di AltrAgricoltura Nord Est ----------------------------------------- tratto da "Il Manifesto" del 19.09.03 La semina Il tavolo dei semi modificati Lunedì incontro tecnico in vista del consiglio agricolo europeo. Menù: la «soglia di tolleranza» nelle sementi Vigilia di scontro all'Ue: si decide il futuro degli ogm in agricoltura LUCA FAZIO-MILANO Il seme, mai. Il principio secondo cui nei semi non ci deve essere alcuna soglia di tolleranza è inviolabile per chi si sta battendo contro gli organismi geneticamente modificati. Il perché lo hanno spiegato gli scienziati: il polline ha ricadute di centinaia di chilometri, gli insetti non conoscono barriere e quindi una presenza minima di ogm nei semi provocherebbe la contaminazione di tutta l'agricoltura. Eppure, a pochi giorni dalla riunione del Consiglio agricolo europeo fissato per il 29 settembre, quello dove verranno discusse le linee guida sulla coesistenza tra colture ogm e ogm-free, alcuni tecnici si ritroveranno a Bruxelles proprio per ipotizzare, per la prima volta, soglie di tolleranza. Lunedì prossimo si discuterà di semi di colza (ipotesi: gm fino allo 0,3%), mais, pomodoro, barbabietola, patata (gm allo 0,5%) e soia (gm allo 0,7%). Una trappola insidiosa soprattutto perché a prendere una decisione cruciale per il futuro dell'agricoltura saranno chiamati semplici funzionari dei ministeri dei paesi europei (sarà il dottor Manzo a fare le veci del ministro Alemanno). E se il colpo dovesse riuscire, sarebbe del tutto inutile parlare di coesistenza tra due sistemi agricoli che sono destinati a respingersi. L'Aiab (Associazione italiana agricoltura biologica) non a caso ha già lanciato l'allarme facendo appello «a tutto il mondo agricolo perché si mobiliti ed eviti questa sciagura». Vigilare è il minimo che si possa fare, visto che lunedì il tavolo dei tecnici potrebbe licenziare un accordo che, grazie a una procedura semplificata, non passa al vaglio del ministero competente ma del primo consiglio dei ministri in agenda. E' così che lo scorso inverno è stato il ministro Moratti (educazione) a ratificare la decisione di avallare l'utilizzo di vite transgenica. «Il burocrate che partecipa ai lavori del comitato sementi - spiega Luca Colombo, del Consiglio diritti genetici - deve ricevere un preciso mandato politico teso a impedire il varo di qualsiasi soglia di tolleranza per gli ogm, e deve aderire rigorosamente a questa indicazione senza indulgere in arbitri interpretativi, come è accaduto in passato su questa materia». Anche l'associazione Verdi Ambiente & Società è sul piede di guerra. «Abbiamo mandato una diffida di natura legale - spiega Ivan Verga, vicepresidente - perché rischiano di mettere mano a un provvedimento che può pregiudicare l'integrità delle sementi convenzionali e biologiche». Stefano Masini, responsabile ambiente di Coldiretti, ribadisce che «se passa la soglia cade tutto il castello della coesistenza». Dal canto suo, afferma col tono di chi già conosce la risposta, Masini spera che «il ministro faccia sapere al suo funzionario come la pensa». Tutti sanno che il nero/verde Alemanno è disposto a far le barricate per mantenere la soglia zero per le sementi. Dribblata la trappola della soglia, a fine mese il campo sarà libero per battersi nel consiglio agricolo europeo. E' lì che i ministri di Italia, Francia e Germania cercheranno un varco per rendere più severe le norme che regoleranno la coesistenza tra colture ogm e ogm free, sancita sulla carta dalle linee guida già approvate dalla commissione. La strada che Alemanno vuole percorrere è quella di poter fare una legge nazionale per bloccare l'avanzata degli ogm. Per Monsanto & soci potrebbe essere una corsa a ostacoli. Aree omogenee per garantire ampi spazi di territorio ogm-free a macchia di leopardo e per togliere terreno alle coltivazioni ogm; norme di sicurezza rigide, e costose, per evitare la contaminazione; norme che favoriscono gli accordi volontari tra contadini non disposti a seminare ogm, in modo da isolare e scoraggiare quei pochi che magari cederanno alle lusinghe delle multinazioanli; e poi, ci sono diverse regioni italiane disposte ad aprire vertenze con l'Unione europea sulla legittimità di seminare ogm nel loro territorio. ---------------------- N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com
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